da: http://www.bibliolab.it/scuola/cronoscuola.htm
La scuola nel regno di Sardegna | ||
Fino alla metà del XVIII secolo | ||
L’insegnamento elementare e medio è legato alla precettistica privata, non ad una istituzione pubblica | MA | |
lentamente si va affermando un nuovo principio: l’educazione non è da affidarsi a un precettore; la formazione deve diventare un affare della comunità e dello stato | ||
Infatti | dalla seconda metà del Settecento l’illuminismo, la rivoluzione francese pensano ad … | una scuola pubblica (anche a livello popolare) |
I liberali sostengono che il problema scolastico popolare è lotta politica ed economica, carta vincente per cambiare la società | dal concetto di citoyen: il popolo è parte attiva per il mantenimento di una nazione | |
Ma vincente sarà il surrogato di tale ideologia che sceglierà la classe moderata egemone. La scuola serve a formare un suddito attivo collaboratore per la nuova società (imprenditoriale e interclassista) | suddito collaboratore | |
Tuttavia | le classi popolari continuano principalmente ad essere assillate da problemi di sopravvivenza | |
In quest’ottica di statizzazione e centralizzazione della gestione della scuola: | ||
Settecento | Regno di Sardegna | |
1) | Scuole popolari tenute dal parroco: si insegnano con il catechismo e le preghiere i primi elementi del leggere, scrivere e far di conto | “turba di sudici ragazzi” (delibera consiglio comunale di Carmagnola) |
2) | Pubbliche scuole (1772): scuole elementari, corso d’abbecedario, appendice propedeutica ai più alti gradi di studio. Grammatica e sintassi latina (Cicerone, Cornelio, Fedro, Virgilio, Della Casa); trascurate storia, aritmetica, italiano | ma scarsa considerazione e scarsi finanziamenti |
3) | 1772 Regie Costituzioni e Regolamenti per l’Università di Torino, ma il corpo docente è costituito in gran parte da religiosi (concordato 1727). Il magistrato della riforma usa metodi polizieschi e contro la libertà di insegnamento | a difesa della Corona e della religione |
Periodo napoleonico | Napoleone, governo occupazione francese | |
riforma scolastica | ordini primario e secondario a carico dei comuni | maestri nominati dai comuni assunti per concorso |
licei e scuole speciali a carico dello stato | borse di studio per giovani meritevoli | |
didattica: il metodo “normale” di Soave | ||
1812: istruzione primaria obbligatoria e gratuita | MA | |
non vi furono sensibili miglioramenti | ||
Dopo la restaurazione | Stato sabaudo | |
All’inizio si torna al 1772 e agli ordini religiosi | ||
1822 | Regie Patenti di Carlo Felice | |
Scuola elementare non basata sul latino: lettura, scrittura, aritmetica, catechismo. Scuole comunali di due anni, sei ore al giorno con il metodo “normale” | ||
Maestri nominati e pagati dal comune con certificato rilasciato dal vescovo | spesso propositi disattesi per la povertà dei municipi | |
La religione cattolica pervade ogni aspetto della scuola (orazioni, catechismo) | l’intenzione era quella di fabbricare sudditi fedeli e obbedienti alla Chiesa e allo Stato | |
dal 1831 al 1848 | Carlo Alberto | |
Molti fermenti: nascono gli asili, si stampano riviste educative, si istituisce una scuola di preparazione per i maestri (1844) | ||
Istruzioni ai maestri del 1840, scuola pedagogica di Vincenzo Troya: attenzione agli alunni culturalmente più svantaggiati | eredità per il Regolamento del 1853 del Cibrario e poi per Boncompagni e Casati | |
MA | continuano grandi carenze: i tre quinti della popolazione è analfabeta | |
1848 | Buoncompagni | |
Si crea il Ministero della Pubblica Istruzione, sotto il sistema dello stato la pubblica istruzione | ||
Elementari (2 inferiori, 2 superiori) | ||
Secondaria (3: grammatica; 2: retorica e lingue antiche; 2: filosofia) | ||
Università; scuole tecniche | ||
lo stato sabaudo sa colmare il vuoto della scuola primaria, creandone una che è frutto di maggiore consapevolezza politica del suo ruolo (controllo dello stato e non iniziativa privata) | anche se è un sistema centralistico che ben presto rivela problemi di burocratizzazione | |
POI | si arriverà alla Casati, punto di riferimento per la classe liberale che guiderà il nuovo regno | |
In conclusione | Lo stato sabaudo è un piccolo stato di frontiera, ma fin dal 1848si attrezza per il grande balzo espansionistico | |
MA | rivela le ambiguità e le contraddizioni della classe liberale: il popolo è una classe subalterna cui non si vuol dare una solida istruzione di base, ma solo una infarinatura dei primi rudimenti culturali, performare sudditi fedeli al re a alla patria | il surrogato del citoyen |
E | a questo scopo ben si allea il sentimento religioso, inculcato nelle scuole secondo la forma tramandata dalla Chiesa. | nonostante i contrasti |
La legge Casati | ||
il dibattito sulla scolarizzazione si connette al problema del controllo sociale. | 2 tesi : | |
1: controllo sociale attraverso l’ignoranza:Se anche si diffondesse la cultura a minute proporzioni, avverrebbe sempre che il popolo perderebbe la sua primitiva ingenuità e semplicità, e si allontanerebbe dalle tradizioni, non amerebbe più l’autorità; l’insegnare a leggere e a scrivere al popolo è cosa di poca utilità e che può portare a funesti effetti | Il vero amico del popolo, periodico pontificio, 1853 | |
2: il controllo sociale attraverso l’alfabetizzazione:Dove vi è più istruzione della massa, il Popolo è più costumato e tranquillo: rispetta i Magistrati, eseguisce le leggi, apprezzandone i vantaggi e riconoscendo la necessità del vincolo, che la società covile costituisce e conserva | Memoria sull’istruzione elementare diretta al granduca di Toscana, 1838 | |
1859 | legge Casati | regio decreto n.3725 del 13/11/1859 |
il testo della legge è innovativo, in via di principio, rispetto ad Europa = obbligatorietà, gratuità ed unicità del grado elementare di istruzione ma l’Italia si trova in una condizione di analfabetismo peggiore rispetto agli altri paesi europei, determinata da arretratezza economicala legge approvata è coerente con l’arretratezza economica dell’Italia e con i limiti alla partecipazione politica che risultano evidenti dalla legge elettorale (= diritto di voto a cittadini dai 25 anni, alfabeti, che pagassero almeno 40 lire di imposte annue) | ||
principi di riferimento della legge: | diritto-dovere dello stato a sostituirsi alla Chiesa nell’organizzazione delle strutture educative (ma affiiancandosi più che sostituendosi realmente)obbligatorietà del primo biennio elementare (mai fornita di dispositivi legislativi di attuazione)la gratuità e unicità dell’istruzione elementare (ma non è considerata scuola di base ma scuola preparatoria a gradi superiori di istruzione)introduzione di scuole normali per la preparazione dei maestriamministrazione scolastica centralizzata sotto la guida del Ministro della Pubblica Istruzione | |
amministrazione scolastica = struttura piramidale: | ministroconsiglio superiore di 21 membri di nomina regia3 ispettorati generali (studi superiori, secondari classici, tutti gli altri)rettore (università) regio provveditore (scuole secondarie) ispettore (scuole primarie –> nel 1867 e riassorbito da provveditore) per ogni capoluogoConsiglio provinciale scolastico (provveditore, ispettore, presidi liceo, direttori ginnasio, direttori scuole e istituti tecnici, e rappresentanti di deputazione provinciale e di capoluogo) | |
istruzione secondaria classica = per la riproduzione elite | ginnasio = 5 anni (in tutti i capoluoghi di provincia a carico dei comuni)liceo = 3 anni (uno per ogni provincia, a carico dello stato eccetto i locali e il materiale non scientifico) | |
istruzione secondaria tecnica = per impieghi pubblici, industria, commercio | scuole tecniche = 3 anni (gratuite, a carico dei comuni, ma lo stato contribuisce per metà delle spese per stipendi, se comune assolve a compiti di istruzione primaria e classica)istituti tecnici = 3 anni, distinti in sezioni (a carico di stato eccetto i locali e il materiale non scientifico) | |
istruzione elementare (a carico di comuni con possibili integrazioni statali) dai 6 anni, distinti tra maschi e femmine | biennio inferiore (obbligatorio e gratuito, a carico di comuni, ma attivabile in proporzione alle loro facoltà e ai bisogni degli abitanti [art.137] + stipendi di insegnanti subordinati a distinzione tra urbane e rurali e ad agiatezza di comune)biennio superiore (nei comuni sede di istituti secondari e con popolazione superiore a 4.000 abitanti) | |
formazione maestri | istituzione di 9 scuole normali per preparazione di maestri, triennali, con accesso a 15 anni (femmine) e 16 (maschi) | |
carenze della legge | resta fuori istruzione tecnico-professionale e infantile (di fatto affidata al clero con funzioni di controllo sociale; la scuola materna pubblica compare solo nel 1968)lo stato investe pochissimo nell’istruzione, affidando ai comuni grandi oneri: negli anni ’70 ci sono in Italia 8789 comuni, di cui 7807 sotto i 5000 abitanti e con scarse risorse finanziarie | |
1877 | 1141 comuni provvisti di locali idonei / 7160 di locali non idonei + 5175 scuole con locali buoni, 12.500 con locali mediocri, 19.967 con locali insufficienti + solo dal 1895 il banco a due posti è regolato in base all’altezza | Giorgio Canestri120 anni di storia della scuola 1861/1983Torino, Loescher, 1983 |
condizione dei maestri | figura dequalificata e poco istruita, subordinata e ricattata dai comuni = manca la tutela giuridica + forte ventaglio retributivo | |
1872 | Pasquale Villari = descrizione delle misere condizioni dei maestri | La scuola e la quistione sociale in Italia. Nuova Antologia, XXI, novembre 1872 |
La scuola della Sinistra storica | ||
1877 = Sinistra al potere | Legge Coppino = norme attuative della Casati e sua estensione a tutto il territorio nazionale –> già attuata dal 1861 ma in modo insufficiente | |
obbligo fino a 9 anni –> ma accetta la povertà come impedimento legittimo | ||
livelli di alfabetizzazione negli anni ’801883 | ancora 1.300.000 potenziali studenti non hanno scuole nei loro comuni | |
1882 | nuova legge elettorale = elettivi i sindaci dei comuni con più di 10000 abitanti vota il 6.9% della popolazione = maschi dai 21 anni con il primo biennio elementare e/o pagare almeno 19,80 lire di imposte = allargamento a piccola borghesia e piccoli proprietari –> crescita di interesse da parte dei partiti per l’istruzione | |
crisi economica di fine ‘800 | rallentamento nella crescita degli alfabetizzati = necessità di lavoro minorile anche per sostituire genitori emigrati | |
1886 | Legge sul lavoro minorile = vietato ai minori di 9 anni | |
1888 | istituzione di patronati scolastici –> ma facoltativi | |
1902 | divieto di lavoro minorile elevato a 12 anni | |
1911 | Legge Daneo-Credaro = patronati obbligatori + avocazione di scuole elementari a stato –> ma parziale = esclude comuni capoluogo e comuni che adempiono per 5 anni a prescrizioni legislative e con analfabeti non superiori a 25% | |
condizione maestri con la sinistra al potere | progressivo lento miglioramento | |
1876 | aumenti stipendi minimi | |
1878 | istituzione monte pensioni | |
1885 | limiti a discrezionalità di assunzioni da parte dei comuni | |
1886 | rivalutazione salari minimi ma restano 24 livelli retributivi e distinzione tra scuole urbane e rurali | |
formazione maestri | progressivo miglioramento | |
1896 | nuova legge che abolisce distinzione tra scuola normale inferiore e superiore | legge n.293 del 12/7/1896 |
ma =/= tra maschi e femmine (–> non ammesse a ginnasio ma preparate in apposita scuola preparatoria) | ||
aggiornamento affidato a conferenze pedagogiche | ||
istruzione secondaria | classe dirigente le attribuisce importanza per formazione classe dirigente (classico), per ceto piccolo-borghese (tecniche) e per lavoratori (professionale) | |
istruzione tecnica | molte variazioni nei programmi | |
1860 | regolamento Mamiani = 4 sezioni: commerciale-industriale, agronomica, chimica, fisico-matematica | |
1865 | 9 sezioni = chimiche, meccaniche, marina mercantile, mineralogia e metallurgia, ragioneria –> ma molte non vengono neanche attivate | |
1871 e 1876 | da 3 a 4 anni 5 sezioni: fisico-matematica, agronomica, commerciale, di ragioneria, industriale primo biennio comune con prevalenza di cultura generale | |
1877 | tornano sotto il Ministero della pubblica istruzione, dopo essere stati, dal ’61 al ’76, sotto il ministero di industria, agricoltura e commercio –> resta fuori ancora l’istruzione professionale | |
industriali e movimento operaio e cattolico (1892: Rerum Novarum di Leone XIII) premono per opposte ragione per una maggiore attenzione all’istruzione tecnica –> ma gli iscritti ai tecnici superano gli iscritti al classico solo dal 1906 | ||
università 1862 | 15 statali e 4 libere –> ma ipotesi di ridurle a 6 nelle quali fosse possibile laurearsi –> obiettivo = rigido controllo centralizzato di istruzione superiore –> fallisce ma riesce ad ostacolare l’autonomia degli atenei | |
gli iscritti raddoppiano tra il 1881 e il 190118711881190112.4461248126.613 | ||
ma insufficienti per le necessità della formazione scientifica –> nascono scuole speciali di ingegneria e di agraria ma è lungo il cammino verso l’equiparazione | ||
dati statistici | gli analfabeti passano, tra il 1871 e il 1921, dal 68,8% al 27,3% | |
ma le differenze rimangono forti tra Nord, Centro, Sud e Isole | ||
la crescita modesta sconta due opposte tendenza che caratterizzano l’Italia di fine ‘800:l’aumento di reddito derivante dall’industrializzazione facilità l’accesso alla scuolal’industrializzazione con la richiesta di lavoro dequalificato aperto a donne e bambini facilita l’evasione dell’obbligo scolastico | ||
1901 | nasce l’UMN = Unione magistrale nazionale | |
1902 | nasce la FNISM = Federazione nazionale insegnanti scuola media | |
1903 | approvazione dello stato giuridico degli insegnanti elementari | |
1904 | estensione dell’obbligo a 12 anni + elementari ridotte a 4 anni per chi continua gli studi con aggiunta di V e VI per chi non continua + scuole serali e festive per il recupero dei semianalfabeti | Legge Orlando, 8 luglio 1904, n.407 |
1911 | comparsa del Liceo Moderno –> poi Scientifico con la Riforma Gentile | |
1906 | approvazione dello stato giuridico degli insegnanti medi | |
1906 | legge che abolisce le limitazioni per i Comuni rispetto all’istituzione di scuole elementari | |
1910 | per il lavoro minorile diventa obbligatoria, nel libretto di lavoro, la notazione sull’adempimento dell’obbligo scolastico | |
1910 | Camillo Corradini, direttore generale di istruzione primaria pubblica L’istruzione primaria e popolare in Italia, inchiesta in 4 volumiprecedenti: – inchiesta del consiglio superiore nel 1864 – inchiesta Buonazia nel 1887 | |
1918 sgg | molti progetti ma nessuna legge fino al 23prime discussioni su laicità della scuola e su esami di stato |
Da Gentile a Bottai | ||
1923 | Riforma Gentile | |
gerarchia | carattere fortemente gerarchico = ministro, sottosegretari, provveditori regionali, capi d’istituto + nomina regia di rettori e di istituti superiori con autonomia amministrativa + nomina regia di consiglio superiore e consigli provinciali e regionali subordinati a provveditori | |
docenti | prof. sottomessi a controllo di preside con note informative per verificare dedizione anche extrascolastica | |
ordini di scuole | elementarimedie = ginnasio 3 anni + 3 liceo tecniche inferiori 4 anni + 4 di superiori magistrali 4 anni + 3 di superiori medie 4 anni + 4 di liceo moderno medie 4 anni + 3 di liceo femminileistruzione complementare = 3 anni dopo le elementari, senza sbocchi | |
istituzione dell’esame di stato | ||
modello di cultura | Unico ad avere sbocchi universitari a tutto campo è il classico = stratificazione gerarchica con il vertice nel classicismo umanista = cultura disinteressata di classi dirigentiin altri tipi di scuole miscele diverse di cultura classica | |
Lucio Lombardo Radice = programmi per le elementari | ||
critiche | da socialisti x impianto classista da imprenditori x impianto classicista –> Italia afflitta da disoccupazione intellettuale = specchio di arretratezza culturale ed economica rispecchiate nella legge | |
condizione insegnanti | peggioramento e divisione in caste con quelli del classico al vertice –> per i maestri la sensazione di una scuola dequalificata e poco formativa | |
popolazione studentesca | calo di iscritti alle medie inferiori e superiori + forte calo di iscritti a scuola complementare + calo di iscritti a università in discipline scientifiche + spostamento nominale di obbligo a 14 anni | |
ritocchi | ||
1923-27 | corsi integrativi da scuola complementare a istituto tecnico e liceo scientifico –> 1932 –> trasformata in scuola di avviamento professionale | |
1924 | I congresso della Corporazione della scuola –> 1926 sciolte associazioni di insegnanti + Pietro Fedele ministro pubblica istruzione | |
1926 | Opera Nazionale Balilla = nata per il controllo dell’educazione fisica –> 1929 sotto il controllo del Ministero dell’educazione nazionale | legge 3/4/1926 |
1929 | libro unico di stato = 5 milioni e mezzo di copie da Poligrafico di Stato | legge 7/1/1929, n.5 |
1929 | Concordato | |
1931 | obbligo del giuramento al re e al fascismo per gli insegnanti universitari + obbligo tessera PNF per tutti gli insegnanti | |
1933 | scuole elementari sotto gestione diretta di Stato | rd 1/7/1933, n.786 |
1934 | cultura militare obbligatoria per medie inferiori, superiori e università | legge 31/12/1934 n.2132 |
1935 | ritorno dei provveditorati agli studi in ambito provinciale –> controllo più capillare di fascistizzazione (riti della scuola, calendari fascisti, conferenze, discorsi ecc) | RDL 9/3/1935, n.400 |
1936 | Bottai ministro | |
crisi economica degli anni ’30 = aumento di scolarizzazione e di disoccupazione –> 1936-37 = alfabetizzati =74,3% | ||
1938 | politiche razziali = via insegnanti e studenti ebrei da scuola di stato + epurazione di libri di testo e nuove discipline universitarie (demografia, antropometria, statistica comparata delle razze) | |
1939 | carta della scuola = documento programmatico in 29 dichiarazioni | |
scuola fortemente gerarchica e ristrutturata =scuola media unica che raggruppa i corsi inferiori delle secondarie + scuole artigiane in campagna (maestri) e scuole professionali in città (prof) seguite da biennio tecnico –> rispecchia società corporativa a scarsa mobilità interna + istituto magistrale 5 anni con un anno di tirocinio + corso triennale per donne + importanza del lavoro manuale | ||
1940 | legge applicativa –> riguarda solo la media unica |
Dalla Liberazione alla scuola media unica | ||
1943-45 | 3 realtà = Sud + USA + Nord | |
SUD | 2 governi Badoglio + 2 governi Bonomiministri: Severi, Omodeo, De Ruggiero, Arangio Ruiz = ritorno a prefascismo ma problemi:necessità di epurazione fascistirinnovamento programmi –> Nuovi programmi elementari: insegnamento= vocazione + formazione specifica & educazione religiosa pervasiva & educazione come strumento di rinascita civilepubblicazione nuovi testi –> espunti ma non sostituiti | |
USA | Washburne, pedagogista, affianca governi di SUD –> punta su: democrazia + esigenze chiesa + anticomunismo | |
NORD | RSI = solo ordinanze e circolari con scarsa fiducia nella loro applicazioneRESISTENZA = impegno politico per la trasformazione della società, ma difficoltà:insegnanti libri e programmi fascistidivergenze tra partiti:DC = difesa scuole private e confessionaliLiberali = selettività della scuolaRepubblicani = importanza ad educazione del cittadinoP. d’Azione = laicità e autonomiaSocialisti/Comunisti =obbligo a 14 anniscuola media unicaassistenza a non abbienti ma idea si corso di studi riservato a capaci e meritevoliabolizione scuole parificatenuovo stato economico per prof. | |
1945-46 | ministro Gonella = Commissione d’inchiesta | |
COSTITUZIONE | diversi articoli su scuolaart.3 = rimuovere gli ostacoli all’uguaglianza dei cittadiniart.7 = riconoscimento Patti Lateranensiart.33 – 34 =scuole private senza oneri per lo statoesami di statoautonomia dell’universitàobbligo di 8 anniaiuti a capaci e meritevoliart.35 = importanza della formazione professionale per i lavoratoriart.117 = affidamento alle regioni dell’istruzione professionale e artigiana | |
dal 1948 al 1963 | ||
Gonella 1946-51 | elabora un disegno di legge mai discusso –> 4 tipi di scuole medie: classico, tecnico, professionale, normale | |
1947 | istituzione di corsi di cultura popolare contro analfabetismo –> anche strategia per ovviare ad esubero maestri | |
1950 | nascita istituti professionali (simili alle scuole tecniche) gestite da vari enti e ad elevata parcellizzazione professionale | |
1951 | istituzione di Centri didattici (Bottai) –> moderati e confessionali | |
1955 Ermini | istituzione della post-elementare (progetto di Gonella) –> mitiga esubero maestri e assicura educazione confessionale (assicurata dalla potenza dell’Associazione maestri cattolici – AIMC) | |
1955 Ermini | nuovi programmi per la scuola elementare = dottrina cattolica come fondamento e coronamento dell’istruzione a fanciulli tutti “intuizione, fantasia, sentimento” | |
1956 Rossi | istituzione dell’istituto tecnico femminile | |
Moro 1957-59 | introduzione dell’educazione civica –> 1960 programmi di storia portati dal 1918 alla Costituzione | |
1958 | presentazione del piano decennale della scuola –> discusso nel 1960 (Medici ministro) e approvato alla Camera –> stralciato nella finanziaria del 1962 –> produce solo una Commissione di indagine fondata sulle previsioni della SVIMEZ (inchiesta sulla miseria e sulla disoccupazione svolta tra il 1952 e il 1954 da una Commissione parlamentare) = 85% della forza lavoro è sprovvista di istruzione o solo elementare + solo1/8 di ragazzi arrivava a scuola media + solo 1/16 alle superiori + solo il 16% si diplomava + solo il 4% si laureava La SVIMEZ prevede tassi di sviluppo che sono assunti acriticamente e che non tengono conto dei limiti dello sviluppo stesso (tasso del 4,5% con proiezione quindicennale) –> calcola il fabbisogno per i diversi lavori/titoli di studio in modo inverosimile | |
1959 gennaio | opposizione presenta proposta di scuola media unica (Donini – Luporini) = scuola media unica da correlare con le elementari (scuola di base) con un asse storico scientifico (umanesimo senza latino) | |
1959 giugno | proposta Medici (ministro) = 4 tipi di medie (umanistica. tecnica, artistica, normale) + post elementare | |
1960 | proposta Medici 2 = media unica con latino opzionale + postelementare per 10 anni | |
1962 Gui | legge sulla media unica = rudimenti di latino in seconda + latino, musica e applicazioni tecniche (maschili e femminili) opzionali | |
1963 | programmi + differenza tra adempimento e proscioglimento dall’obbligo + permanenza di classi differenziali | |
1963 | pubblicati i risultati della commissione d’indagine con ipotesi di riforma = nessuna innovazione significativa rispetto allo statu quo (scuola magistrale per materne, magistrali a 5 anni, 3 livelli di formazione universitaria, assistenza imperniata su assegno di studio per capaci e meritevoli, decentramento regionale ed autonomia amministrativa di scuole superiori) | |
opposizione 1948-63 | alla media unica si arriva anche per un vasto movimento (prima di difesa poi di proposta) di opinione dei partiti laici e di opposizione che si raccolgono in diverse associazioni e che ottengono poi il consenso dell’opinione pubblica e degli imprenditori quando il boom comincia a far sentire i suoi effetti economico-sociali. Coinvolge anche gli insegnanti | |
associazione per la difesa della scuola nazionale = liberali democratici + socialcomunisti = no a privati, sì a scuola di massa | ||
federazione nazionale insegnanti medi = accento su laicità della scuola | ||
1947 | congresso PCI –> edilizia scolastica + assistenza + rispetto dell’obbligo + stipendi docenti | |
1949 | congresso CGIL –> edilizia, obbligo, occupazione | |
1954 | scioperi docenti per stipendio ed immissione in ruolo dei precari | |
1955 | congresso PCI –> scuola media unica senza latino e con scienze | |
1955 | nasce la rivista riforma della scuola | |
da 1948 | fine unità sindacale –> nascono sindacati autonomi della scuolaSNSM = sindacato nazionale scuola media diviso in 4 correnti (DC, laici, destra, socialcomunisti)SASMI = sindacato autonomo scuola italiana (vicino ad area di governo)SPPR = sindacato presidi e professori di ruolo (vicino ad area di governo)SINASCEL = sindacato maestri elementari (vicino a DC e a AIMC)SNASE = sindacato maestri (laico) |
Dalla media unica ai decreti delegati | ||
1963 – 74 | ||
1963 | assegno universitario | |
1968 | materna statale (dopo lunghe lotte e fortissima resistenza DC) | |
1965-72 | fallisce la riforma universitaria | |
1967 | Lettera a una professoressa –> critica a cl | |
1968-69 | contestazione –> da scuola a politica generale | |
1969 | provvedimentiriforma esami di maturitàprolungamento quinquennale di professionaliliberalizzazione accessi università e piani di studio –> ma problemi dalla mancanza di vere riforme | |
1971 | provvedimentielementari a tempo pienocorsi abilitanti | |
1974 | decreti delegati |