Test eseguiti violando ogni regola etica. Su malati poveri e privi di garanzie. Per bruciare la concorrenza, e mettere a punto nuove terapie che solo i ricchi potranno comprare.
L’incredibile storia di uno scandalo internazionale (di Luca Carra )
La giovane avvocatessa Tessa Quayle viene assassinata in Kenya in circostanze misteriose.
Due detective di Scotland Yard scoprono che la donna stava indagando sul medicinale antitubercolare Dypraxa, oggetto di una sperimentazione non etica su pazienti africani.
Di proprietà della multinazionale Kvh, il farmaco dovrebbe venir provato in Africa per un paio di anni, in attesa che la tubercolosi torni a essere un’emergenza sanitaria anche in Occidente. Ma nelle sperimentazioni cliniche, condotte senza andare troppo per il sottile, vengono registrati e occultati gravi danni sulle povere cavie africane: epatiti fulminanti, cecità, emorragie… Tessa ha le prove, che pagherà con la vita.
Dove è accaduto ciò ?
Nell’ultimo romanzo di John Le Carré, “The Constant Gardener” (Hodder and Stoughton, 508 pagine, 16,99 sterline). Potrebbe essere la realtà ? Sì, il maestro delle spy story sembra averci visto giusto ancora una volta. Dopo accurate ricerche e consulenze, che onestamente dichiara nel libro, Le Carré è riuscito a mettere le mani su un filone molto promettente: le sperimentazioni farmaceutiche nei paesi del Terzo mondo. In quei paesi dove abbondano persone malate e senza diritti da sottoporre a prove improponibili in Italia o negli Stati Uniti. E l’Africa sembra proprio essere la nuova frontiera della vergogna se anche una testata come il “British Medical Journal” le dedica il primo numero del millennio.
Si moltiplicano infatti le testimonianze su test clinici che non rispettano i diritti umani più elementari pur di arrivare a tempo di record alla commercializzazione di una nuova molecola. Un cronista del “Washington Post” si è imbattuto in una storia degna di Le Carré all’ospedale di Kano, in Nigeria, una delle tante.
E. arrivato sul luogo solo a cose fatte, ma grazie alla collaborazione dei medici di Médecins sans Frontièrce lavoravano nello stesso ospedale, ha potuto ricostruire l’accaduto. Siamo nel 1996 e gli analisti di Wall Street valutano il nuovo antibiotico della Pfizer, il Trovan, un miliardo di dollari l’anno. Lo si vuole sperimentare anche contro la meningite.
Il caso vuole che, non trovando abbastanza candidati negli Usa, in Nigeria sia in corso un’epidemia che falcerà 15.800 vite. Con un controllo pressoché nullo da parte della Food and Drug Administration, l’ente che dà il via libera ai farmaci ma che ha poca voce in capitolo sugli esperimenti fuori confine, i ricercatori della Pfizer organizzano l’esperimento a Kano.
Così mentre nella corsia a fianco i medici di Msf curano i disperati con un antibiotico rodato e a buon mercato (il cloramfenicolo), i ricercatori della multinazionale assoldano 200 bambini per provare il nuovo prodotto.
I sospetti nascono subito a causa della rapidità della sperimentazione: sei settimane, contro l’anno circa richiesto dalle autorità Usa. Desta interrogativi anche il fatto che non venga richiesto un consenso scritto, ma solo verbale, adducendo i costumi del luogo. E sconcerta che la terapia a base di questo antibiotico venga mantenuta anche molti giorni dopo che i piccoli pazienti non rispondono. Undici bambini muoiono. Difficile dire quanti per la malattia e quanti per il mancato intervento. Sta di fatto che anche grazie a questa sperimentazione le autorità americane permetteranno l’uso del farmaco solo agli adulti a causa dei frequenti danni al fegato e alle morti osservate anche in Occidente. In Europa la medicina verrà tolta dal commercio.
Che cosa insegna il caso Trovan ? Primo: per ragioni di costi, di concorrenza e di materiale umano, i big del farmaco stanno sempre più spostando la ricerca nei paesi dell’Africa, dell’Est europeo e dell’America latina. Secondo: questo spostamento porta con sé molto spesso soprusi, scorrettezze e cattiva qualità degli studi. I dati sono impressionanti: l’anno scorso un terzo delle nuove richieste di approvazione di farmaci presentate alla Fda riportavano test condotti all’estero. Tre volte di più rispetto al 1995. Secondo la Eli Lilly, nel 1994 sono stati 590 i pazienti sottoposti a esperimenti in Africa ed Europa dell’Est per i suoi prodotti. Nell’anno appena concluso sono stati 7.309.
Nei paesi poveri ci sono più malati, quindi più cavie. Ci vogliono circa 4.000 persone per sperimentare un farmaco prima di metterlo in commercio. Ogni giorno di ritardo costa, negli Stati Uniti, 1,3 milioni di dollari di vendite andate in fumo. Ecco perché la fretta, ed ecco perché l’Africa o l’Europa dell’Est: secondo fonti industriali, un esperimento complesso costa all’azienda circa 10 mila dollari per paziente in Europa occidentale, 3.000 dollari in Russia. Meno della metà in Africa.
Parallelamente ai flagelli della malaria e della tubercolosi, l’Aids sta preparando l’Africa a essere il laboratorio ideale per sperimentazioni selvagge.
E non è un caso se proprio nel continente nero John Le Carré ha ambientato il suo romanzo. Infatti sotto il Sahara vive il 90 per cento dei sieropositivi, gente che certo non può permettersi terapie che costano quasi un milione di lire al mese. Così in paesi come il Botswana e lo Zimbabwe un terzo della popolazione è destinato a morire entro due o tre anni dall’esordio dell’infezione.
Un esercito di malati di queste dimensioni presenta alcuni vantaggi: senza i lacci e i laccioli dei comitati etici si possono condurre sperimentazioni cliniche in cui, per esempio, pazienti in terapia con farmaci antiretrovirali vengono confrontati a gruppi placebo, trattati cioè con finti medicinali. Una pratica che le convenzioni internazionali consentono solo nel caso non esistano ancora farmaci di provata efficacia; non è dunque il caso dell’Aids, per il quale esistono ormai medicine in grado di trasformare in cronica una malattia fino a pochissimi anni fa quasi sempre letale. Il ragionamento che consente lo svolgersi di sperimentazioni con placebo nei paesi in via di sviluppo suona così: «Poiché questi disgraziati non possono permettersi i farmaci, nulla vieta di fornirli ad alcune persone estratte a sorte (solo per il tempo della sperimentazione) e non ad altre, trattate con placebo».
All’ultima Conferenza mondiale sull’Aids, svoltasi a Durban (Sudafrica), più voci si sono levate per interrompere questi “trial della vergogna”. Tanto che l’Associazione medica mondiale ha dovuto riformulare in senso più restrittivo la Dichiarazione di Helsinki, che dal 1964 dovrebbe regolamentare gli esperimenti clinici sull’uomo. Nella nuova versione, approvata l’8 ottobre scorso a Edimburgo, si insiste sul fatto che le regole morali e le procedure dovrebbero essere le stesse in qualunque paese. E che non è ammesso assoldare soggetti in paesi poveri, contando sul maggiore lassismo delle leggi. In particolare, si deve sempre richiedere un consenso esplicito e informato alla sperimentazione, e ai partecipanti devono essere garantite le cure migliori disponibili a livello internazionale sia durante sia dopo l’esperimento. In Africa, una volta finito lo studio, le medicine spariscono insieme ai ricercatori.
Per molti di noi partecipare a un esperimento clinico è l’unico modo di avere le medicine, quindi di sopravvivere almeno un po’, racconta Ozeel, il malato sudafricano che da due anni si cura partecipando a uno studio che confronta una terapia con un placebo. Come fa a sapere di non essere capitato nel gruppo placebo? «Semplice: sono vivo e sto bene. Segno che le medicine che mi danno sono vere». Ozeel ha perso la prima figlia, stroncata quasi subito dal virus. Il secondo figlio non si è infettato anche se la moglie è positiva come lui. Si preoccupano per il dopo: quando i dottori voleranno via insieme alle medicine. Basterà la nuova Dichiarazione di Helsinki a fare arrivare a Ozeel i farmaci che lo tengono in vita? Lui pensa di no. Per questo si tiene informato sui nuovi esperimenti-lotteria. L’importante è partecipare.
Anche perché i costi dei farmaci rimangono proibitivi per la gente come Ozeel. Lo scorso maggio, cinque aziende farmaceutiche (Merck, Hoffmann-La Roche, Bristol-Myers Squibb, Glaxo Wellcome e Boerhinger Ingelheim) avevano promesso consistenti riduzioni di prezzo dei farmaci anti Aids per i paesi in via di sviluppo. Per ora solo la Glaxo-Wellcome ha annunciato gli sconti. La Bristol-Myers ha devoluto 44 milioni di dollari in programmi sanitari in Africa meridionale. Ma i critici fanno notare che due terzi dei soldi sono finiti a organizzazioni non governative e istituti di ricerca di origine Usa.
La Pfizer, invece, lo scorso marzo ha annunciato di voler donare al Sudafrica grosse scorte del medicinale antifungino diflucan.
L’accordo con il governo è stato stilato, ma per ora, secondo le verifiche fatte dal “Washington Post”, nemmeno una confezione pare essere arrivata a destinazione.
L’Espresso (25.01.2001)
http://www.progettoterra.it/report/dove_031203.htm
IL VIRUS SPECIALE
(Estratti dall’articolo spedito da Boyd Ed Graves, J.D., Cleveland Heights, OH)
A pagina 39 del rapporto del 1971 sullo “sviluppo” di un virus “speciale”, da parte del GAO e altri, il GAO concede che VISNA non era ancora stato associato alla malattia umana. Il GAO rifiuta di rispondere professionalmente alla prova conclusiva di “un’origine” da laboratorio per le “bizzarre” cellule di virus VISNA attorcigliate nella sequenza genetica del genoma dell’HIV. Il programma Statunitense del Virus Speciale creò il virus dell’ AIDS (visna mycoplasma). I quindici rapporti dei progressi del programma del virus segreto, dovrebbero essere pienamente rivelati per il bene dell’umanità.
Le cellule di VISNA nell’AIDS provano l’origine iatrogenetica dell’AIDS.
È anche importante notare che una cura sintetica per l’AIDS (brevetto #5676977-“TETRASIL”) è stata soppressa dalla FDA (il corrispondente americano del nostro Ministero della Sanità-NdT).
È ora di sapere la verità, per gli americani e le persone del mondo. È l’unico modo per sconfiggere l’AIDS e per fermare (uccidere) la recente creazione del prossimo virus dell’AIDS (del Dr. J. Craig Venter).
Sinceramente,
Boyd Ed Graves, J.D.
1008 Elbon Rd.
Cleveland Heights, OH 44121
Tel.:
216-382-9252
619-204-5683(cell).
http://www.all-natural.com/horo-3.html
Virus che emergono – AIDS & Ebola
del Dr. Leonard Horowitz.
Questa è la prima esplorazione profonda delle origini di HIV ed Ebola.
L’affermazione che questi “virus emergenti” sono evoluti naturalmente e successivamente sono passati dalle scimmie agli uomini sembra grezzamente infondata alla luce dell’irresistibile evidenza raccolta in questo testo straordinario. Alternativamente, è qui investigata la possibilità che questi bizzarri germi siano creazioni di laboratorio, accidentalmente o intenzionalmente trasmesse via epatite contaminata o vaccini contro il vaiolo negli Stati Uniti ed in Africa, come numerose autorità hanno dichiarato. Questo libro fa una rassegna dei numerosi studi sui vaccini virali condotti simultaneamente a New York e nell’Africa centroccidentale da una stretta rete di virologi che lavorano per i maggiori imprenditori militari-medici sotto gli auspici dell’Istituto Nazionale per il Cancro (NCI) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO). È incluso il Dott. Gallo, il noto scopritore del virus dell’AIDS. Il testo presenta fatti bizzarri e impressionanti sulle armi biologiche degli anni ’60 – primi anni ’70, quando questi ricercatori svilupparono innumerevoli virus che devastano il sistema immunitario e sperimentarono un assortimento di vaccini come antidoto presumibilmente per “difesa” e prevenzione per il cancro.
La teoria iatrogenica dell’AIDS è meticolosamente analizzata entro il contesto sociale e politico di questo tempestoso periodo della scienza militare americana. Sono esaminate le attività della CIA e le iniziative estere nell’Africa centrale in risposta alle minacce poste dal comunismo, dal nazionalismo nero e dalla popolazione del Terzo Mondo. Sono considerati gli importanti ruoli giocati dai Leader politici inclusi il consulente della NSA Dr. Henry Kissinger, il segretario del Dipartimento della Salute, Educazione e Stato sociale Frank Carlucci, Jr. and Joseph Califano, i presidenti Richard Nixon e Gerald Ford e gli economicamente degni di nota Nelson e Laurence Rockerfeller. Il testo analizza i motivi potenziali e i meccanismi amministrativi che stanno sotto la credenza comune che HIV ed Ebola siano potuti essere stati creati intenzionalmente e che l’epidemia dell’AIDS stia portando a termine ciò che fu desiderato.
http://www.acam.it/acamaids.htm
AIDS – La grande truffa!!!
La guerra biologica e la sua evoluzione: il progetto HIV
- La storia della guerra biologica (BW) può essere divisa in tre parti: storia antica, storia moderna e quello che chiamiamo “il presente”. La storia antica inizia molto più lontano di quello che si possa immaginare e dura fino alla fine del 20° secolo. Solo per fare un esempio, il primo uso documentato di guerra biologica è da parte dei romani che usavano carcasse di animali per inquinare le riserve d’acqua nemiche. In quel tempo l’idea che c’era dietro questo tipo di attacchi è che un nemico indebolito è un nemico facile da sconfiggere… Da quel momento in avanti le evoluzioni sono state tante, e di enorme portata. Per spiegarne la storia moderna e il presente, indispensabili per proseguire, a noi interessa focalizzare l’attenzione sulle mosse degli Stati Uniti, per i risvolti universali che negli ultimi cinquant’anni assumono le sue politiche.
Per quello che sappiamo il programma USA di guerra biologica iniziò nel 1942. Con l’acquisizione dei dati giapponesi (su un suo programma di guerra biologica) e l’accrescere della tensione della guerra fredda il programma accelerò le attività e crebbe. Nel 1956 l’Unione Sovietica accusò gli USA di aver usato armi biologiche in Corea, fatto che ne portò alla proibizione. Questo fece prendere al programma una forma più difensiva. Prima di questo, la maggior parte della ricerca si svolgeva a Fort Detrick e si usavano “agenti biologici surrogati” per modellare organismi più letali. Molti tests offensivi consistevano nello spruzzare segretamente organismi sulle aree popolate. Il programma fu chiuso nel 1969. Uno dei più grandi esperimenti comportò l’irrorazione di Serratia Marcescens su San Francisco. Questo organismo produce un pigmento rosa/rosso quando cresce, cosa che lo rende facilmente identificabile. A quel tempo un uomo morì all’ospedale e altri 10 si infettarono in quello che fu descritto come “un mistero per i dottori”. Sebbene i militari non proseguirono questi studi, un risultato fu che quasi ogni persona fu infettata dall’organismo. Ora che tutti questi dati sono declassificati si può vedere che durante i periodo seguenti ai tests, ci furono infezioni in quantità 5-10 volte maggiori. Altri esperimenti inclusero tests a Minneapolis che furono camuffati come “test dello schermo di fumo”, perché ai residenti fu detto che si stava testando un fumo innocuo così che le città potessero essere nascoste dai missili a guida radar. Nel 1966 il Bacillus subtilis fu liberato nella metropolitana di New York City per determinare quanto fosse vulnerabile agli attacchi. I risultati mostrarono che l’intero sistema di tunnels sotterranei poteva essere infettato mediante il rilascio in una sola stazione a causa del vento creato dai treni. Ma la maggior parte degli esperimenti di guerra biologica condotti dagli Stati Uniti a quel tempo rivelarono a tutti due cose: gli Stati Uniti erano molto vulnerabili ad attacchi con armi biologiche e non c’era niente che potessero fare.
Aids – una malattia prodotta in America
- Nel 1979 il Dipartimento per la Difesa degli Stati Uniti d’America chiese alla Commissione Senatoriale cospicui fondi per la ricerca e lo sviluppo di armi biologiche per attaccare il sistema immunitario umano. La richiesta fu avanzata per lo sviluppo di “agenti biologici sintetici”. Testimoniando davanti alla Commissione, Donald McArthur, esperto militare di guerra biologica, dichiarò: “…tra 5 o 10 anni, probabilmente sarà possibile creare un nuovo microrganismo infettivo che potrebbe essere diverso per alcuni importanti aspetti da ogni altro agente conosciuto…” McArthur concludeva che un programma di ricerca del genere “..poteva essere completato in circa 10 anni al costo di 10 milioni di dollari..”. La somma richiesta fu accordata.
Jacob Segal, di origine russa, docente di biologia all’università di Humboldt, Germania è convinto che l’AIDS sia stato creato proprio nel già citato laboratorio di Fort Detrick, nel Maryland. Insieme alla moglie, Segal pubblicò le sue scoperte nel 1986 in un opuscolo polemico intitolato “AIDS: una malattia prodotta in America”. Cercò di dimostrare che il virus della immunodeficienza (HIV), che molti scienziati ritengono evolva in AIDS, è quasi identico al altri due virus: il VISNA, una malattia mortale che colpisce le pecore ma non l’uomo, e il virus della leucemia delle cellule T (HTLV-1) il quale, sebbene non mortale è altamente infettivo per l’uomo. Segal afferma che il laboratorio di alta sicurezza di Fort Detrick realizzò l’unione dei virus VISNA e HTLV-1, originando così un’arma biologica artificiale altamente contagiosa e mortale per gli uomini. Il risultato fu l’HIV messo a punto tra la fine del 1977 e la primavera del 1978.
Segal respinge la tesi che l’AIDS abbia avuto origine dal contatto fra uomini e scimpanzé in Africa, e sottolinea che il cocktail di Fort Detrick venne testato su carcerati che decidevano volontariamente di partecipare all’esperimento in cambio della libertà anticipata. Siccome i sintomi non si manifestarono prima di sei mesi, i test furono giudicati fallimentari e i carcerati vennero rilasciati. Alcuni di loro erano omosessuali, fa notare Segal, e una volta arrivati a New York, ignari delle loro condizioni, cominciarono a trasmettere il contagio a persone del giro dei gay newyorchesi. E qui, nel 1979, si manifestò il primo caso conclamato di AIDS, e la malattia cominciò a diffondersi rapidamente…
AIDS e HIV, quanto l’uno dipende dall’altro?
A questo punto si capisce come il virus HIV (che ci dicono essere responsabile dell’AIDS) sia in realtà un esperimento biologico di laboratorio, sfuggito di mano!!! Ma, riflettendoci a fondo, la strada che porta dall’HIV all’AIDS è lunga… Quanti cercano davvero di spiegarcene il percorso? Dunque quanto il mistero sulla nascita del virus (HIV), si collega all’effettivo (attuale) imperversare della malattia (AIDS)??? E’ questa la domanda ricorrente che nasce scandagliando a fondo la realtà odierna: come l’HIV si collega all’AIDS?… E’ vero tutto quello che ci raccontano? Che cosa ci fa pensare diversamente?… semplicemente sembra che negli ultimi anni un numero sempre maggiore di medici o esperti del settore, si stia rendendo conto di un numero esorbitante di manipolazioni, mezze verità, disinformazione, che pochi hanno intenzione di far emergere… da queste sensazioni diffuse è nato un vero e proprio “movimento del dissenso” che oggi raccoglie oltre 700 firme tra virologi, infettivologi, epidemiologi ed altri specialisti di 23 nazioni tra cui 3 premi Nobel, tutti indignati dalla colossale mistificazione e speculazione imbastita intorno all’AIDS.
Sono passati oltre 12 anni da quando le autorità sanitarie hanno cominciato ad annunciare al mondo intero che l’umanità era minacciata da una nuova terribile peste, la cosiddetta “peste del 2000” che nell’arco di pochi anni avrebbe colpito decine e decine di milioni di persone continuando ad espandersi a macchia d’olio fino a diventare veramente il flagello del secolo ormai finito e di quello appena cominciato.
Nonostante questi allarmi spaventosi, però, l’AIDS continua a restare una epidemia molto più piccola di quel che si vuol far credere, confinata in Occidente ad alcuni gruppi a rischio ben precisi; ed in Africa gonfiata da una definizione artificiosa, capace di riunire sotto il suo largo ombrello malattie antiche cambiandone il nome.
La teoria ufficiale non è tuttora in grado di spiegare in quale modo il virus HIV possa provocare le malattie che gli vengono imputate. Tale teoria descrive l’AIDS come una malattia infettiva provocata dal virus HIV che distrugge pian piano le cellule del sistema immunitario, lasciando l’organismo indifeso di fronte a malattie “opportunistiche”. Il virus penetra nell’organismo di un dato soggetto attraverso un contatto con sangue o sperma infetto. Questa infezione virale provoca una reazione anticorpale inefficace, utile solo ad essere registrata con i cosiddetti test dell’AIDS (o anti-HIV). La sieropositività costituirebbe il segnale di una malattia subdola, progressiva, inesorabile nella gran parte dei casi.
Dunque AIDS è un termine calderone che raccoglie condizioni eterogenee e disparate. Si tratta di condizioni che vengono tra loro associate solo quando il risultato del test dell’AIDS è positivo. Se il risultato è negativo, le stesse malattie vengono chiamate con il loro vecchio nome!
Sono riassumibili in 7 punti le tesi di questa opposizione:
1) Assenza di correlazione tra risultati del test e malattia:
Una peculiarità delle malattie infettive virali è che hanno una causa unica (il virus), e ovviamente non possono verificarsi in sua assenza. Così non c’è varicella senza il virus della varicella, non c’è morbillo senza il virus del morbillo e così via. La letteratura medica ha registrato migliaia di casi di AIDS sieronegativi (cioè presentavano i sintomi ma il test era negativo), e sieropositività (test positivo) in assenza di AIDS.
La reazione al test, evidentemente capricciosa, può legarsi alla salute come alla malattia, è spesso associata ad un aumento aspecifico delle immunoglobuline, il che si verifica in molte situazioni, come nel corso di malattie autoimmuni, di infezioni croniche, di malaria, di parassitosi, talvolta anche per motivi banali come una vaccinazione antinfluenzale.
2) L’AIDS non si comporta come una malattia infettiva contagiosa:
Nonostante l’allarmismo, l’AIDS è rimasto confinato a gruppi in cui sono presenti fattori di rischio ben precisi:
a) tossicodipendenti: (circa il 32% dei malati in USA e il 60% in Italia) si tratta di individui che oltre a subire gli effetti negativi dell’eroina, della cocaina, dell’alcool, delle anfetamine e di altre sostanze psicotrope, si alimentano in maniera scorretta ed insufficiente e sono colpiti in modo più o meno continuo da infezioni multiple (molte droghe hanno effetto depressivo sul sistema immunitario). Anche i figli di madri tossicodipendenti ricevendo per via uterina tossine dalla madre possono presentare una sieropositività alla nascita.
b) omosessuali: (circa il 62% in USA e il 48% in Europa) il problema riguarda gli utilizzatori sistematici di droghe multiple, cocaina, extasy, alcool, nitriti assunti per via inalatoria a forti dosi (i nitriti sono sostanze molto reattive, causano immunodepressione, e vengono utilizzati per il loro effetto afrodisiaco e rilassante per la muscolatura sfinterica).
c) emofiliaci (circa l’1% in USA e il 3% in Europa). I carichi di proteine estranee sono essi stessi immunodepressivi sia in emofiliaci sieropositivi che sieronegativi.
3) Non esistono studi che dimostrino che l’AIDS è causato dall’HIV:
Kary Mullis Premio Nobel per la chimica nel 1993 per aver inventato la PCR (Reazione Polimerasica a Catena) interpellò svariati virologi ed epidemiologi su dove trovare il riferimento bibliografico che spiegasse come l’HIV provochi l’AIDS. Ma nessuno dei colleghi fu in grado di precisarlo.
4) La definizione della malattia:
Essa comprende un alto numero di malattie già conosciute, attualmente esse sono ben 29! Queste malattie non sono affatto associate sempre ad immunodeficienza, sono definite AIDS se associate ad un test positivo. Se una persona ha la tubercolosi e risulta sieropositiva allora “ha l’AIDS”. Se invece ha la tubercolosi ed il test è negativo, allora ha “soltanto la tubercolosi”.
5) Incubazione misteriosa:
Tutte le malattie infettive virali, salvo rare eccezioni, hanno una incubazione breve, di pochi giorni o settimane. L’incubazione del virus dell’AIDS è stata calcolata inizialmente attorno ai 18 mesi, per aumentare poi di anno in anno, fino a raggiungere nel 1992, i 10/14 anni. A questo super-virus viene attribuito di tutto. Di volta in volta può essere furbissimo, tanto da sfuggire ad ogni tentativo di controllo da parte dei ricercatori, o viceversa, completamente “scemo”.
6) L’allarme prostitute:
Le prostitute non potevano non diventare le vittime designate delle campagne propagandistiche dei tutori della nostra salute fisica e morale. Sennonché, via via che passavano i mesi, si è visto che il tasso di sieropositività era estremamente basso tra le prostitute. Al 31 Marzo 1995, su 27.043 casi solo 22 riguardavano prostitute non tossicodipendenti (non dipende dalla maggior protezione, perché quelle stesse prostitute presentavano un alto tasso di infezioni sessuali).
7) La terapia con AZT:
Sintetizzato nel 1964 come farmaco antitumorale. Rimase inutilizzato per 20 anni, poiché si constatò sperimentalmente che i topi leucemici trattati morivano in numero maggiore di quelli non trattati. Ma perché questo farmaco così tossico, cancerogeno e privo di effetti benefici continua ad essere somministrato? La Wellcome (casa farmaceutica produttrice) ha venduto 0.9 tonnellate nel 1987, ed è passata a 44.7 tonnellate nel 1992. Il costo dell’AZT per malato è di circa 450.000 lire al mese. Il profitto lordo per la Wellcome nel 1993 è stato di 586 miliardi di lire l’anno.
- Da tempo i settori più reazionari del mondo politico e religioso occidentale erano alla ricerca di pretesti scientifici cui ancorare le loro offensive puritane e restauratrici. Un primo tentativo fu compiuto alla fine degli anni ’70, con una raffica di informazioni più o meno terroristiche sulle malattie veneree. Ma l’AIDS sembrò l’occasione d’oro. Qui si delineava una malattia non solo sessuale ma mortale e invulnerabile agli arsenali medici esistenti. Insomma una malattia inventata su misura per i sessuofobi di ogni stampo e di ogni paese. E come non si può concludere, con un occhio agli USA, che l’AIDS sembra essere un alleato invincibile in un’epoca in cui si cominciavano a temere le grandi esplosioni demografiche del “sud del mondo”: infallibile nel tenere a freno quelle nascite perché proprio con il rapporto sessuale si trasmette; a seminare morte tra gay e tossicodipendenti, “razze” da sempre osservate con disprezzo… Dove una volta nascevano le guerra biologiche per indebolire il nemico, ora sembra che abbiano trovato l’arma per eliminare un nemico già debole.
Il mistero che circonda quel dannato virus è il frutto inevitabile di quei due miliardi di dollari che ci spendono sopra ogni anno. Se prendessimo un qualsiasi altro virus e spendessimo due miliardi di dollari ogni anno per studiarlo, state certi che anche quel virus produrrebbe misteri a bizzeffe. (Kary B. Mullis)
Bibliografia:
“AIDS la grande truffa” di Luigi de Marchi e Franco Franchi
S.I.C.I.S. – sito italiano contro l’informazione scorretta
STORIA DELLA GUERRA BIOLOGICA – scuolaworld provincia di Padova
LILA, e EANAC Italia.
inoltre gli studi di Jacod Segal: “AIDS – una malattia prodotta in America”, e di
Kary B. Mullis, premio nobel per la chimica nel 1993
la Repubblica
La professoressa che ieri ha ricevuto il Nobel per la Pace
ribadisce che il virus è il frutto di studi sulla guerra biologica
E Maathai torna all’attacco “L’Aids creato in laboratorio”
“Ci dicono che viene dalle scimmie, ma noi in Africa ci abbiamo sempre convissuto, eppure è qui che sta facendo una strage”
Wangari Maathai, premio Nobel per la Pace |
NAIROBI – Il virus dell’Aids? Non arriva dalle scimmie, ma è stato creato in laboratorio con obiettivi di guerra biologica. Wangari Maathai, insignita ieri del premio Nobel per la Pace, incontra la stampa e torna a ribadire quanto ha già scritto in alcuni articoli. Che l’Aids è frutto degli esperimenti umani. Wangari Maathai non è solo una straordinaria paladina della difesa dell’ambiente e dell’ecosistema, ma anche un professore universitario di Biologia, alla facoltà di veterinaria, la prima donna cattedratica in Kenya. Come dire che ha credito per parlarne.
Wangari Maathai non va per il sottile. “Ci viene detto che l’Aids viene dalle scimmie. Sciocchezze: noi africani abbiamo sempre vissuto con le scimmie, senza conseguenze, mentre ora siamo proprio noi a essere sterminati più di ogni altro popolo nel pianeta da questa epidemia”.
“E’ ovvio – ha aggiunto – che sono stati creati agenti di guerra biologica per cancellare intere popolazioni: del resto è questa la motivazione che ha spinto a invadere l’Iraq. Si parla anche di maledizione di Dio. Ma la verità è che l’Aids è stato creato in laboratorio per ragioni di guerra biologica, altrimenti perché ci sarebbero tanti misteri su tale virus? Ciò mi rende molto sospettosa”.
Proprio queste posizioni sull’Aids avevano temperato ieri le congratulazioni espresse dagli Usa alla professoressa Maathai, in cui appunto – nel complimentarsi per l’impegno ambientalistico e per la democrazia e la difesa dei diritti umani – si prendevano le distanze sulle posizioni relative all’origine dell’Aids ipotizzato dal Nobel.
( 9 ottobre 2004 )
http://www.nexusitalia.com/SARS.htm
LA SARS E GLI ESPERIMENTI USA
di Gordon Poole, in anteprima per Nuovi Mondi Media l’articolo che uscirà nel numero di maggio di
“In un periodo caratterizzato dagli allarmi antiterrorismo, è curioso come sia poco considerata l’ipotesi che la Sars sia stata diffusa artatamente a fini sperimentali. La storia di mezzo secolo di scandalosi esperimenti chimici, biologici e radioattivi condotti sulle popolazioni da parte degli Stati uniti”.
A Hong Kong, specificamente nella provincia di Guangdong (sotto autorità della Repubblica cinese) è scoppiata una forma di polmonite, battezzata provvisoriamente Sars (Severe Acute Respiratory Syndrome), refrattaria alle cure conosciute, non si sa se dovuta a cause virali o batteriologiche. I laboratori specializzati incaricati si sono messi subito al lavoro per ricercare le specifiche cause del morbo, che ha già raggiunto dimensioni epidemiche, e per trovare cure efficaci. Intanto il consiglio comunale di Hong Kong ha deciso di cambiare lo slogan pubblicitario usato per richiamare i turisti: “Hong Kong Will Take Your Breath Away!” (“Hong Kong ti mozzerà il fiato”).
IPOTESI BIOTERRORISMO
Secondo “Zkea Report” (2/4/2003), le città della provincia di Guangdong, sporche, affollate e piene di animali da cortile, offrono la situazione perfetta per l’incubazione di microorganismi. Questo dunque è l’ipotesi più probabile – come è successo col virus dell’Aids o con l’epidemia di influenza del 1918, la terribile “spagnola”.
Stranamente invece, si parla poco dell’ipotesi di un attacco terroristico, cioè che l’ignoto virus (o batterio) sia stato diffuso artatamente, se non per compiere un attentato, più verosimilmente per sperimentare le possibilità di diffondere un’epidemia. E ciò malgrado l’allerta antiterroristica, che gli Stati uniti hanno usato anche per giustificare la guerra contro l’Iraq, o che è scattata tempo fa a Napoli, senza alcuna minaccia evidente, portando all’arresto di numerosi pakistani, poi rilasciati; o malgrado l’ordinanza della presidenza del Consiglio su piani d’emergenza contro il bioterrorismo in Italia (“Leggo”, 1/4/2003), in curiosa coincidenza col diffondersi della Sars.
Ancora il 1 aprile, dopo che l’OMS l’aveva definita “una delle più grandi epidemie degli ultimi anni” e dopo il contagio di 1.622 persone con 58 decessi (il 14 aprile i casi erano 3169 e i morti 144), il premio Nobel Renato Dulbecco si mostrava ottimista (“Presto si troverà un vaccino”) ed escludeva l’ipotesi del bioterrorismo (“Leggo”, 1/4/2003). Le autorità orientali, invece, non escludono tale possibilità, per cominciare a studiare la quale bisognerebbe individuare il primo o i primi malati e ricostruire i loro movimenti, contatti ecc.
Non è certo mio intento suggerire che la Sars sia il risultato di un attacco terroristico. Soltanto non mi spiego la poca attenzione prestata a questa ipotesi.
SPERIMENTAZIONI DA SCANDALO
La possibilità di condurre attacchi chimici e biologici viene studiata da molti anni da più parti, soprattutto nei paesi più ricchi, in possesso dei laboratori meglio attrezzati per fare la necessaria sperimentazione sia in vitro sia su esseri viventi, compresi gli esseri umani.
Qui mi limiterò a considerare gli esperimenti condotti dagli Stati uniti sulle proprie popolazioni e su quelle di altri paesi tra la Seconda guerra mondiale e la fine degli anni Sessanta: esperimenti sui quali esiste un’ampia, anche se presumibilmente parziale, documentazione.
Si tratta di un ventennio di sperimentazione da scandalo, alla fine del quale Donald M. MacArthur, vicedirettore di ricerche e ingegneria presso il dipartimento della Difesa, in una testimonianza davanti a una sottocommissione del “Committee on Appropriations” della Camera dei Rappresentanti ebbe a riferire il 9 giugno 1969 la seguente previsione: “Entro i prossimi cinque, dieci anni, si potrà fare probabilmente un nuovo microrganismo infettivo diverso in alcuni importanti aspetti da qualsiasi organismo noto come causa di malattie. Fra questi aspetti, il più importante potrebbe essere che tale organismo sarebbe refrattario ai processi immunologici e terapeutici da cui dipendiamo per conservare una relativa libertà da malattie infettive”. (Aspetto, sia detto incidentalmente, che presenta anche la Sars).
Durante quello stesso ventennio e fino ad anni recenti, secondo un libro di William Blum apparso recentemente anche in Italia (1), gli Stati uniti hanno condotti esperimenti ancora più pericolosi ai danni delle popolazioni di altri paesi, per esempio le Isole Bahamas, Canada, Cina, Corea, Vietnam, Laos, Panama, Cuba e altri ancora.
EPIDEMIE INDOTTE…
Cominciamo con gli esperimenti fatti ai danni degli stessi statunitensi. Per sua esplicita ammissione, tra il 1949 e il 1969 l’esercito degli Usa disseminò vaste aree del paese, dall’Atlantico al Pacifico, di vari organismi (2) in un esperimento teso a misurarne gli effetti nell’aria e sul territorio. Si presume che gli esperimenti fossero interrotti nel 1969, ma non è certo.
Nel 1950 si servì di aerei e di colombe viaggiatrici per lanciare penne di tacchino infette da spore cereali atte a contaminare le coltivazioni di avena al fine di determinare se in questo modo si potesse diffondere un’epidemia come arma biologica (3). Come si vedrà più avanti, ci sono indicazioni che proprio questo sistema sia stato usato contro la Cina e la Corea nel 1952.
Sempre nel 1950, tra il 20 e il 27 settembre, una nave della marina militare fece un “attacco” biologico sperimentale di una settimana nella baia di San Francisco, diffondendo una nube pestifera di bacillus globigii e di Serratia marcescens. Lo scopo dichiarato fu di studiare “le possibilità offensive di attaccare dal largo una città portuale con una nebulazione da BW [guerra biologica]”. Dal 29 settembre, presso l’ospedale dell’università di Stanford si ebbero ricoveri di persone affette da Serratia marcescens, un tipo di infezione prima mai verificatasi in quell’ospedale con 11 malati, di cui uno morì (4).
… SOSTANZE TOSSICHE …
Nel 1953, nella città di Minneapolis (Minnesota) una massiccia quantità di solfato di zinco-cadmio fu diffuso in 61 riprese. Si tratta di una sostanza che, grazie soprattutto alla presenza del cadmio, è molto tossica e può produrre danni ai polmoni, ai reni e al fegato. Nello stesso anno la sostanza fu diffusa sperimentalmente al centro della città di St. Louis, a Washington (DC), nella Virginia e, nel 1969, a Cambridge, Maryland (5).
Negli anni Sessanta l’esercito Usa disseminò batteri in grande quantità nell’aeroporto nazionale di Washington nonché nel terminale degli autobus Greyhound per verificare se un agente nemico avrebbe potuto diffondere il vaiolo. Si usò il Bacillus subtilis, potenzialmente dannoso per malati e anziani, soprattutto se affetti da malattie cardiache o tumori (6).
Anche la Cia fece i suoi sperimenti chimici e biologici: nel 1955, a Tampa (Florida) diffuse, nell’aria, batteri di tosse convulsiva. Il numero di malati aumentò in Florida da 339, di cui uno morì, nel 1954, a 1080, di cui dodici morirono, nel 1955 (7).
… BACILLI E ZANZARE
Nel 1956-1958 l’esercito sottopose le popolazioni di Savannah (Georgia) e Avon Park (Florida) a un esperimento per verificare se fosse “fattibile impiegare zanzare Aedes aegypti per portare un agente di guerra batteriologica”. Centinaia di migliaia, se non milioni di zanzare furono disseminate. Secondo l’esercito non erano infette (8). Più avanti si vedrà come, secondo le autorità cubane, la stessa zanzara fosse usata contro Cuba nel 1981.
Un’azione congiunta a New York tra l’esercito e la Cia nell’11-15 febbraio del 1956 consisteva nello spruzzare le strade della città, compresi i tunnel Holland e Lincoln, con una sostanza non ancora identificata (9).
Dieci anni dopo, nel quadro di uno studio sulla Vulnerabilità dei passeggeri della metropolitana della città di New York a un attacco segreto con agenti biologici, l’esercito liberò una quantità enorme di Bacillus subtilis variant niger durante le ore di punta. Le correnti create dal passaggio dei treni diffusero i batteri dalla stazione della 15a strada fino a quella della 58a. L’esperimento fu ripetuto nella metrò di Chicago (10).
Fra il novembre 1964 e il gennaio 1965 l’esercito irrorò recinti per il bestiame in vari stati (Texas, Missouri, Minnesota, South Dakota, Iowa, Nebraska) con “stimolanti non biologici anti animali”. Non si sa perché i recinti furono scelti come bersagli né quali effetti si ebbero sulla carne consumata dal pubblico (11).
MATERIALI RADIOATTIVI
L’elenco di questi interventi è necessariamente parziale. Ma una menzione va riservata alla disseminazione nel 1948-1952 di materiali radioattivi da aerei, anche su aree popolate, per studiare le modalità della caduta e il tasso di decadimento delle sostanze radioattive, allo scopo di verificare la opportunità di creare un “mezzo offensivo di guerra radioattiva” (12).
Sempre secondo William Blum, il governo Usa ha sottoposto a esperimenti milioni di persone, civili e militari, per studiare gli effetti di materiali chimici e biologici, compresi materiali che agiscono sul sistema nervoso, radiazioni nucleari (anche col plutonio), e una quantità di droghe di controllo dei processi mentali, compresi l’LSD e altri allucinogeni (13). I soggetti sono stati prevalentemente persone ritenute senza grande potere politico: militari, donne, obiettori di coscienza, detenuti, neri, poveri, ritardati mentali, vecchi, giovani, pazienti in manicomio…
Nel 1999 il pubblico statunitense si era fatto più guardingo: quando il laboratorio governativo a Los Alamos (New Mexico) annunciò di voler diffondere dei batteri nell’atmosfera per collaudare certi nuovi rilevatori da guerra biologica, ci furono vivaci proteste e si dovette cancellare l’esperimento.
1951: PRONTE LE ARMI BIOLOGICHE
Quanto agli esperimenti condotti su popolazioni non degli Stati uniti, il quadro che emerge dalla documentazione esistente, certamente parziale, è ancora più fosco.
Migliaia di animali morirono nelle Isole Bahamas a causa dei batteri diffusi a spruzzo da una squadra Usa-Uk-Canada a partire dagli ultimi anni Quaranta fino a quando fu posto fine all’esperimento in un non specificato momento degli anni Cinquanta. Poiché i risultati sono coperti dal segreto di stato, non si sa se ci sono state vittime umane (14).
Nel 1953 l’esercito si servì di camion sormontati di spruzzatori per disseminare sperimentalmente solfato di zinco-cadmio nella città di Winnipeg nel Canada (15).
Un comitato scientifico internazionale, composto di scienziati di varie nazioni, concluse che nel 1952 durante la guerra di Corea “i popoli coreani e cinesi furono oggetto dell’impiego di armi biologiche, usate da unità delle forze armate degli Stati uniti d’America che si sono servite di una grande varietà di metodi a tale scopo”. Secondo i cinesi, penne di tacchino infette, insetti, pezzi di animali in putrefazione ecc. furono scaricati dagli aerei. Le malattie causate comprendevano la peste, l’antrace, l’encefalite. Molte informazioni però erano state ottenute da piloti Usa catturati dai cinesi e presumibilmente costretti con le minacce a testimoniare: tornati in patria hanno ritrattato, anche dietro minaccia da parte del ministro della Giustizia di processarli per tradimento. D’altra parte, nel dicembre 1951 il segretario del dipartimento della Difesa aveva dato ordini che le forze armate “fossero rese effettivamente pronte entro il più breve tempo possibile” per un uso offensivo di armi biologiche. Poche settimane dopo le forze aeree assicuravano il Dipartimento che tali capacità erano vicine alla realizzazione (16).
ECCO LE APPLICAZIONI
È noto l’uso massiccio (270.000 litri al giorno) di napalm in Corea nel 1952, come è noto anche, dal 1980, che nel 1967-1969 un’area vastissima della zona demilitarizzata tra le due Coree fu irrorata della micidiale sostanza defoliante “Agent Orange” (17).
L’uso del gas nervino “sarin” in Laos nel settembre del 1970 venne fuori nel 1998 in un rapporto pubblicato dalla Cnn e dalla settimanale “Time”. In seguito a un’indignata e ben orchestrata protesta del governo e del Pentagono, la Cnn sconfessò l’articolo e gli autori, April Oliver e Jack Smith, furono licenziati, mentre Peter Arnett, che aveva avvallato il servizio, fu costretto al silenzio. In seguito Oliver e Smith scrissero un documento di 77 pagine con ulteriori testimonianze di militari dell’epoca a difesa del proprio lavoro giornalistico, il quale a chi scrive sembra più convincente dei testi di accusa nei loro confronti (18).
Noto è anche l’impiego di erbicidi, come l’“Agent Orange” che inquinò il Vietnam negli anni Sessanta con oltre 200 kg di diossina, fra le sostanze più tossiche esistenti. Si stima che due milioni di vietnamiti, oltre a migliaia di militari statunitensi, siano stati colpiti da questi veleni.
L’“Agent Orange” e altre armi chimiche furono sperimentate in Panama dagli anni Quaranta fino agli anni Novanta (19). Negli anni Sessanta e Settanta l’“Agent Orange” fu sperimentato non solo nelle giungle panamensi ma anche vicino ad aree ricreative (20). Anche durante l’invasione di Panama nel dicembre 1989 sembra che siano state lanciate sostanze chimiche da aerei e elicotteri statunitensi sul villaggio di Pacora, vicino a Città del Panama (21).
GUERRA ALL’AGRICOLTURA CUBANA…
In documenti resi pubblici nel 1977 la Cia rivela di aver condotto “un programma di ricerca per la guerra clandestina contro l’agricoltura che prendeva di mira, durante gli anni Sessanta, numerosi paesi nel mondo” (22). Non sorprender quindi che anche Cuba sia stata oggetto di aggressioni e sperimentazioni chimiche e biologiche degli Stati uniti, solo in parte note.
Nell’agosto del 1962 agenti della Cia contaminarono 14.000 sacchi di zucchero cubano diretto all’Urss con una sostanza non velenosa che lo rendeva immangiabile. Nel caso specifico Kennedy intervenne per impedire l’invio, ma la contaminazione di zucchero cubano era per la Cia un’attività comune all’epoca (23). Sempre nel 1962 un tecnico agricolo canadese intascò 5.000 dollari da un agente segreto Usa per diffondere un virus tra i tacchini cubani. In seguito negò di aver assolto il compito: sta di fatto che vi fu una moria di 8.000 tacchini (24).
La Cia, che talvolta ha escogitato progetti piuttosto bizzarri (come il sigaro-bomba per Castro), ha cercato nel 1969-1970 di provocare piogge torrenziali e conseguenti inondazioni in aree non agricole, lasciando i campi di zucchero senza acqua (25). Nel 1971, usando come terroristi gli esuli cubani, la Cia riuscì a diffondere un’epidemia che costrinse Cuba a sopprimere cinquecentomila maiali (26).
e AGGRESSIONE BIOLOGICA
Molto più grave fu l’epidemia di Dhf, ossia di febbre emorragica (dengue), il primo nelle Americhe, che produsse 300.000 casi, 158 mortali fra cui 101 bambini sotto i quindici anni (27). Nel 1984 un esule cubano, Eduardo Victor Arocena Perez, testimoniò sotto giuramento di essere a personale conoscenza di una missione eseguita verso la fine del 1980 per introdurre germi a Cuba da usare contro i sovietici e l’economia cubana, dando inizio a “una guerra chimica che però produsse risultati diversi da quelli che ci eravamo aspettati, perché pensavamo che sarebbero stati usati contro le forze sovietiche, mentre furono usati contro la nostra gente, e su ciò non eravamo d’accordo” (28).
Il dengue viene diffuso da insetti, soprattutto da zanzare, come quelle del tipo Aedes Aegypti già sperimentato a questo scopo dall’esercito Usa in Georgia e Florida nel 1956 e nel 1958 (29), mentre nel 1967 il dengue era fra i morbi “oggetto di notevole ricerca e che sembrano fra quelli ritenuti potenziali agenti di guerra biologica” al centro Usa di Fort Derrick nel Maryland (30).
Ancora il 21 ottobre 1996 un pilota cubano, sorvolando la provincia di Matanzas, avvistò un aereo del Dipartimento di Stato Usa autorizzato al trasvolo mentre rilasciava nubi di una qualche sostanza. Due mesi dopo scoppiò una peste dovuta al Thrips palmi, un insetto erbivoro mai prima rilevato a Cuba. Nell’aprile 1997 Cuba accusò gli Usa davanti all’Onu di “aggressione biologica”, fornendo una descrizione dettagliata dell’incidente (31). La questione fu sottoposta ai firmatari della Convenzione sulle armi biologiche dell’Onu e, dopo una delibera inconcludente, cadde nel dimenticatoio.
CON LA SCUSA DEL TERRORISMO….
Non sorprende, allora, che nell’ottobre 2002 gli Stati uniti abbiano votato, con il solo Israele, contro una risoluzione dell’Onu che riaffermava la convenzione di Ginevra del 1925 contro le armi biologiche, e contro un’altra che rafforzava il trattato per vietare l’uso dello spazio a fini militari.
Tornando alla Sars da cui eravamo partiti si potrebbero immaginare a questo punto, in via del tutto accademica, scenari fantascientifici: gli Stati uniti diffondono il virus o il batterio, scoppia l’epidemia e solo a tempo debito, chiusa la campagna in Iraq, si “scopre” che l’untore è il prossimo paese sulla lista di Bush, per esempio la Corea del Nord… Una versione aggiornata delle mai trovate armi di distruzioni di massa irachene, degli inesistenti campi di sterminio di Milosevic, dell’incidente fabbricato del Golfo del Tonchino e di una lunga serie di inventate cause scatenanti, fino allo scoppio della nave Maine all’inizio della guerra ispano-americana nel 1898, sempre usate per giustificare gli interventi militari davanti all’opinione pubblica.
Gordon Poole
Nato nel Massachusetts nel 1934, e’ vissuto per lo piu’ in Italia dal 1957. Dal 1975 insegna presso l’Istituto Universitario Orientale, Napoli. La sua militanza pacifista ed anti-imperialista risale ai primi anni Sessanta e comprende momenti americani di forte impegno organizzativo come Berkeley nel 1965-67 e Minneaopolis nel 1971-72. E’ membro attivo di organizzazioni politiche e pacifiste. Fa parte della redazione del mensile “Guerre e pace”
NOTE
(1) William Blum, Rogue State. A Guide to the World’s Only Superpower, Monroe, Maine, Common Courage Press (in it.: Con la scusa della libertà, Il Saggiatore, Milano 2002). Da tale libro è in genere attinta la documentazione cui di seguito ci riferiamo. Le fonti sono quelle secondarie fornite da Blum, non potendo in questa sede verificare, come una ricerca più rigorosa richiederebbe, le fonti primarie.
(2) L. A. Cole, Clouds of Secrecy: The Army’s Germ Warfare Tests over Populated Areas (Maryland, 1990).
(3) “San Francisco Chronicle”, 8/10/1979; “Washington Post”, 9/10/1979; “Scientific American”, giugno 1999.
(4) Cole, op. cit.; “San Francisco Examiner”, 22/12/1976; 23/12/1976; 17/9/1979; 19/10/1980.
(5) “San Francisco Chronicle”, 14/10/1980.
(6) “Washington Post”, 5/12/1984.
(7) “San Francisco Chronicle”, 17/12/1979; 29/10/1980.
(8) Cole, The Eleventh Plague (New York, 1997), basato sul testo dell’Us Army Chemical Corps Summary of Major Events and Problems, 1959.
(9) “San Francisco Chronicle”, 4/12/1979.
(10) Cole, Clouds of Secrecy, cit.; “New York Times”, 19/9/1975; “Washington Post”, 5/12/1984.
(11) Biological Testing Involving Human Subjects by the Department of Defense, 1977, test. al Subcommittee on Human Resources del Senato Usa, 8/3 e 23/5/1977.
(12) General Accounting Office, Nuclear Health and Safety: Examples of Post World War II Radiation Releases at US Nuclear Sites, novembre 1993.
(13) Ampi riferimenti bibliografici in Rogue State, cit., pp. 289-290.
(14) Cole, Clouds of Secrecy, cit.
(15) “Baltimore Sun”, 15/8/1980.
(16) S. Endicott e E. Hagerman, The United States and Biological Warfare: Secrets from the Early Cold War and Korea, Indiana Univ. Press, 1998.
(17) “San Francisco Chronicle”, 24/4/1980; “Washington Post”, 17/11/1999.
(18) Cole, Clouds of Secrecy, cit.; G. Poole, Nazione guerriera, Colonnese, 2002.
(19) “New York Times”, 19/9/1975.
(20) “The Dallas Morning News”, 20/8/1999.
(21) “El Periódico”, Città del Panama, febbraio 1990.
(22) “Washington Post”, 16/9/1977.
(23) T. Branch e G. Crile III, The Kennedy Vendetta, “Harper’s”, agosto 1975.
(24) “Washington Post”, 21/3/1977.
(25) W. Hinckle e W. Turner, The Fish is Red: The Story of the Secret War against Castro, Harper & Row, 1981.
(26) “San Francisco Chronicle”, 10/1/1977.
(27) B. Schaap, The 1981 Cuba Dengue Epidemic, “Covert Action Information Bulletin”, n. 17, estate 1982.
(28) “Covert Action Information Bulletin”, n. 22, Fall 1984.
(29) “San Francisco Chronicle”, 29/10/1980.
(30) “Science”, 13/1/1967.
(31) Doc. A/52/128 Assemblea generale Onu, 29/4/1997.”Guerra&Pace”articolo che uscirà nel numero di maggio di “Guerra&Pace”
logos segnala questo articolo: “di Richard Sanders
Coordinatore, Coalition to Oppose the Arms Trade, COAT
(Unione per l’Opposizione al Traffico delle Armi)
(Traduzione di Curzio Bettio di SoccorsoPopolare di Padova; http://www.soccorsopopolare.org)
In solidarietà con tutte le vittime del terrorismo
http://www.arcipelago.org/internazionale/la_storia_del_bioterrorismo_negl.htm
Armi dell’Esercito degli U.S.A. “testate” biologicamente su migliaia di cittadini Americani.
In una dozzina di distinte occasioni dalla Seconda Guerra Mondiale, sono state usate armi biologiche contro innocenti civili degli Stati Uniti. Queste azioni sono state perpetrate, non da terroristi stranieri, ma dall’Esercito U.S.A., durante esperimenti segreti di guerra biologica “all’aria aperta”, che hanno usato il pubblico Americano come porcellini d’India.
Una delle principali sorgenti di informazione su questa vicenda è un non classificato Rapporto Speciale dell’Esercito U.S.A. al Congresso, intitolato:”Attività dell’Esercito degli Stati Uniti nei Programmi di Guerra Biologica degli U.S.A., 1942-1977. Vol.1 e 2″, che è stato pubblicato il 24 Febbraio del 1977.
* Nel 1951, cittadini Afro-Americani sono stati deliberatamente fatti bersaglio, per determinare se fossero più predisposti dei bianchi ad affezioni causate da particolari agenti biologici.
* L’Esercito degli U.S.A. deliberatamente diffondeva armi biologiche su migliaia di cittadini viventi nell’area della Baia di San Francisco, California; nella Baia di Tampa, Florida; a Savannah, Georgia; su New York City e altrove.
* Un Tribunale U.S.A. ha dichiarato che i militari non potevano essere citati in giudizio dai membri familiari di una vittima di San Francisco, che era morta per essere stata esposta deliberatamente e senza esserne resa consapevole all’azione di armi chimiche, durante l’esperimento dell’Esercito U.S.A. nel 1950.
Comunque, non vi è alcuna prova che qualcuno sia stato mai indagato, solamente accusato o condannato, per qualcuno di questi casi ben documentati, nei quali armi biologiche sono state usate contro civili degli Stati Uniti, anche se ammissioni scritte di responsabilità per gli… “esperimenti” sono realmente disponibili su un atto pubblico.
La Storia del Bioterrorismo in America:
“Potere Bianco, Polvere Bianca e Casa Bianca”
POTERE BIANCO
Fanatici del “Potere Bianco” e neo-Nazisti di estrema destra, isolati gruppi Americani hanno applaudito alle azioni terroristiche dell’11 Settembre. Questi hanno chiamato i loro membri a lanciare una Guerra Santa Cristiana contro il governo degli Stati Uniti. http://www.pastornet.net.au/jmm/aasi/aasi0498.htm
Perciò non dovrebbe far meraviglia, se le recenti spedizioni postali di Antrace avessero una provenienza casalinga. In una pubblicazione arretrata di “Covert Action Quarterly”(“Trimestrale di Azione Segreta”) vi era la storia di un razzista bianco che si lagnava che, sebbene avesse ordinato legalmente batteri della peste “morte nera”, questi erano lenti ad arrivargli dalla FedEx.
Questa è l’affascinante storia, che sembra essere stata dimenticata, dopo un velocissimo squarcio di attenzione dei media sul bio-terrorismo negli U.S.A.:
“Sostanze Pericolose (a chi?)”
“Mentre il possesso di cinque grammi di crack vi condurrà ad un mandato di cinque anni di prigione, ordinare un lotto del batterio di peste bubbonica, che ha annientato un terzo degli Europei del Quattordicesimo Secolo, risulta essere perfettamente legale. Nello stesso modo è possibile ottenere patogeni anche più pericolosi, come l’Antrace e la tossina Ricina Botulinica, considerata la sostanza conosciuta più letale.
Quando il razzista bianco Larry Wayne Harris si era lamentato che la spedizione di peste dalla FedEx, per cui egli aveva pagato 240$, era lenta, qualcuno a Rockville, Maryland, facendo riferimento alla Raccolta delle Colture Americane Tipizzanti, fu mosso da sospetti, e notificò questo ai Centri per il Controllo delle Malattie.
Immediatamente la FBI, la polizia, ufficiali per la sanità pubblica, ed operatori per emergenze in cabine spaziali, andarono a bussare alla sua porta. In casa furono trovate granate fumogene, capsule esplosive, almeno una dozzina di carabine M-1, e letteratura sul segregazionismo bianco.
Nel cruscotto della sua macchina, parcheggiata nel suo viale, conservava le tre fiale di peste, impacchettate fra due lastre di vetro, gomma-piuma assorbente e in scatole di metallo sigillate. Queste erano contrassegnate come contenenti sostanze infettive, come richiesto dai regolamenti Federali. Ed infine, tutte queste erano assegnate a lui, L.W.Harris, microbiologo certificato e membro della Nazione Ariana, che aveva commesso una semplice irregolarità, dando il suo indirizzo di casa al posto di quello sull’etichetta riportata sul suo permesso.”
Covert Action Quarterly (#56) Spring 1996, “Covert Briefs” by Terry Allen.
http://mediafilter.org/CAQ/CAQ56briefs.html
Questa storia è anche apparsa nelle udienze della Sottocommissione della Camera dei Rappresentanti U.S.A, sulla Sicurezza e i Controlli:
“… Il caso che coinvolge Larry Wayne Harris, e che raccoglie la attenzione nazionale, si basa sul suo interesse per le armi agenti biologicamente.
Nel 1995, Harris aveva ordinato tre fiale di peste Yersinia ad una industria di colture biologiche. Si tratta dell’agente scatenante la peste bubbonica. Dopo che le fiale erano state spedite a Harris, questo ha continuato a chiedere spiegazioni sulle fiale alla compagnia, alla quale aveva rivolto l’ordine, e la compagnia si mise in sospetto. Dopo essersi consultati con i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, Harris è stato sottoposto ad imposizione legale e le fiale sono state recuperate dal cruscotto della sua auto.
Sebbene Harris dichiarasse di essere un microbiologo che stava scrivendo un manuale di addestramento per la Nazione Ariana, egli certamente non era in possesso delle capacità e della pratica necessarie per maneggiare con proprietà il materiale biologico in questione. Comunque, egli non aveva infranto la legge, possedendo l’agente, ne’ per averlo conservato nel proprio cruscotto. Per ultimo, egli è stato accusato per frode allo statuto telegrafico, avendo usato in modo ingannevole un numero di registrazione di laboratorio, nell’ordinazione dell’agente. Oggi dovrebbe essere considerato un atto contrario alla legge un simile comportamento, secondo i regolamenti dei Centri di Controllo sulle Malattie, per il trasferimento di agenti biologici. …”
“Minaccia di Bioterrorismo in America: Considerazioni sull’Adeguatezza della Legge Federale in relazione agli Agenti Biologici Pericolosi;” Udienza presso la Sottocommissione sulla Sicurezza e i Controlli della Commissione sul Commercio, Camera dei Rappresentanti, 160.esimo Congresso, Prima Sessione (20 Maggio 1999) No.di Serie 106-19
comnotes.house.gov
Allora, questo serva da lezione per tutti i fascisti Americani, proliferati in casa nostra!
Il nostro Governo non può tollerare frodi postali! Certo, voi potete scrivere manuali odiosi per gruppi del Potere Bianco! Voi potete conservare le vostre armi e i vostri materiali per costruire bombe! Certo, voi potete ordinare peste bubbonica alla FedEx, ma, per favore, cercate di fare tutto ciò nella forma più corretta possibile!
Tutto questo deve avere prodotto brividi di … paura in tutti quei gruppi e frange per il Potere Bianco Americano!
POLVERE BIANCA
Il nostro primo istinto è stato che le autorità per la sicurezza e i mezzi di informazione non abbiano adeguatamente indagato sull’ovvia possibilità che i recenti attacchi bioterroristici negli U.S.A. siano stati messi in atto da gruppi casalinghi per il “Potere Bianco”.
Molte dita sono puntate con certezza contro Bin Laden, l’Afghanistan e l’Iraq, come possibili colpevoli delle recenti esplosioni di bioterrorismo in America.
Nella speranza di trovare nuove informazioni su questo soggetto, abbiamo portato avanti un’altra ricerca Web, questa volta sulla”polvere bianca” e l’antrace. Siamo rimasti sorpresi di aver trovato 102 riferimenti. Comunque, abbiamo rapidamente realizzato che molti di questi riferimenti sono il risultato del tipo:
[N.d.T.: vengono riportati frammenti di articoli in Web, nei quali è presente in modo diffuso l’errore tipografico “white power” al posto di “white powder”].
” … giornalista del New York Times, che ha ricevuto in redazione una lettera con una (… potere bianco) polvere bianca attraverso la posta… “
” … dopo che un involucro sospetto, contenente una (… potere bianco) polvere bianca, era stato scoperto sul pavimento… “
“… Tests preliminari su una (… potere bianco) polvere bianca, trovata mercoledì in una lettera inviata al Premier, non hanno rivelato alcuna presenza di contaminazione da antrace … “
“… Una (… potere bianco) polvere bianca sospetta, che ha fatto chiudere le Poste di Sud Orleans…”
“… veniva chiuso fino al primo mattino, dopo che un impiegato aveva trovato (… potere bianco) polvere bianca nella hall degli arrivi…”
“… a questo primo datore di lavoro, che conteneva (… potere bianco) ‘polvere bianca batterica’. Il lavoratore veniva quindi trattenuto…”
“… misure strette, a vari livelli locali, sono state adottate per controllare la (… potere bianco) ‘polvere bianca’ batterica di antrace fuori dalla Cina…”
E’ un caso sfortunato che questa raffica di articoli che indicano con (… potere bianco) [ al posto di …polvere bianca ] una sorgente di terrorismo, contengano tutti questo errore tipografico! Probabilmente nel futuro, i mezzi di informazione importanti dovranno ricercare e correggere qualcuno di questi madornali errori, il più piccolo dei quali è originato da… scarsa attenzione di composizione tipografica!
LA STORIA DEL BIOTERRORISMO IN AMERICA
In ordine di contestualizzare il bioterrorismo, giornalisti, ufficiali per la sicurezza, e in generale il pubblico dovrebbero esaminare la storia nazionale degli U.S.A..
Noi dobbiamo informarci ed essere informati:
“E’ questa la prima volta che è avvenuto bioterrorismo in America?
Se vi sono stati in precedenza esempi di bioterrorismo, dove è capitato questo?
Chi sono i Fondamentalisti Islamici?
Chi, e dove sono i gruppi estremisti del “Potere Bianco”?
Qualcuno degli accusati è stato anche indagato? Qualcuno è stato sottoposto a giudizio? Chi è stato ritenuto colpevole? Chi è stato punito?”
Ecco un sommario veramente breve di questa storia che ci interessa:
“Il primo caso registrato di guerra biologica negli U.S.A. è avvenuto nel 1763, quando coloni bianchi hanno dato coperte infettate con vaiolo ad Americani Nativi, che desideravano instaurare relazioni amichevoli. Come risultato, molti morirono. Questa tattica venne ripetuta lungo il “Sentiero delle Lacrime” nel 1800, e veniva usata anche da coloni Britannici per decimare le popolazioni Indiane Native d’America…
Nel 1977, per la prima volta, l’Esercito degli U.S.A. ha ammesso di aver condotto, dalla Seconda Guerra Mondiale, centinaia di esperimenti di guerra chimica e biologica, compresi almeno 25 tests che avevano come obiettivo popolazioni civili.
Documenti, precedentemente classificati, mostrano che, tra il 1951 e il 1967, in almeno 48 occasioni, l’Esercito ha usato microbi patogeni in tests all’aria aperta e che, in altre 31 occasioni, sono state scaricate nell’ambiente, in modo consapevole, sostanze contro i raccolti.
A seguire, qualche caso eclatante, particolarmente indegno e violento:
Nel 1950, la Marina degli Stati Uniti segretamente ha vaporizzato sopra San Francisco una nube di batteri di Serratia marcescens. Più tardi, la Marina dichiarava che i batteri usati nell’attacco simulato erano innocui, ma molti residenti presentarono sintomi tipici della polmonite, e qualcuno morì. Sebbene l’esercito abbia dichiarato di non aver dato seguito a studi su questi esperimenti, invece uno studio ha dimostrato che quasi tutte le singole persone furono infettate dal microrganismo…
Nel 1955, in Florida, nell’area di Tampa Bay si verificò un clamoroso aumento di casi di pertosse, incluse dodici morti, in seguito ad un test della CIA di guerra biologica, dove un batterio, prelevato dall’arsenale dell’Esercito per la Guerra Chimica e Biologica, era stato rilasciato nell’ambiente.
Dettagli del test sono ancora classificati.
Tra il 1956 e il 1958 sulle povere comunità negre di Savannah, Georgia, e su
Avon Park, Florida, l’Esercito dette luogo ad esperimenti nei quali zanzare furono liberate sugli abitanti ivi residenti, sia a livello del suolo, che da aeroplani ed elicotteri. Molta gente fu assalita da sciami di zanzare, e sviluppò strane febbri; qualcuno anche morì.
Dopo ogni test, personale dell’Esercito U.S.A., spacciandosi per ufficiali pubblici di Sanità, fotografava e sottoponeva ad indagine le vittime e quindi spariva dalla città.
E’stato teorizzato che le zanzare fossero infette con un parassita della Febbre Gialla.
Comunque, i risultati dei tests sono ancora registrati.
Dal 7 giugno al 10 giugno 1966, la Divisione per Operazioni Speciali (SOD) dell’Esercito degli USA ha diffuso un bacillo nel sistema della metropolitana di New York City.
La giustificazione dell’Esercito per l’esperimento consisteva nel fatto che esistevano molte metropolitane del tipo nella (ex-)Unione Sovietica, in Europa e nel Sud America.
Sebbene non siano noti effetti nocivi per questa diffusione, particolari dell’esperimento sono ancora registrati…”
“Oltre l’AIDS: I Programmi Segreti di Guerra Chimico-Biologica dell’Occidente”. http://www.wakeupmag.co.uk/articles/biochem.htm
Così, da queste testimonianze, possiamo vedere che l’America ha veramente sperimentato l’uso deliberato di agenti biologici contro gente innocente, principalmente per ottenere esempi di malattie e di morti.
I casi più antichi (del 1700 e del 1800) sono stati messi in atto da immigrati relativamente recenti, forse soprattutto dall’Inghilterra. Questi possono aver avuto attitudini a forme di supremazia dei bianchi. Comunque, non ci sono note le loro partecipazioni ad organizzazioni razziste e questo richiederebbe qualche ulteriore ricerca.
E’ sicuramente fuori di ogni dubbio che nessuno dei perpetratori di questi misfatti biologici fosse Mussulmano, fondamentalista od altro!
Di una cosa possiamo essere certamente sicuri, che essi si consideravano buoni Cristiani!
Puntiamo ora il nostro fuoco attentivo sui casi più recenti (dalla II Guerra Mondiale), sui quali noi possiamo saperne di più, e sugli stessi incidenti, e sui responsabili della loro organizzazione.
Bisogna continuare a rispondere alle domande che abbiamo posto in precedenza:
Vi sono prove che qualche gruppo estremista, orientato verso il “Potere Bianco” o verso altra parte, sia stato coinvolto in questi recenti esempi di bio-terrorismo in America?
Nei fatti, esistono chiare e scritte ammissioni di colpevolezza da parte dell’Esercito U.S.A.; ad esempio, confessioni che sono state registrate anche in documenti governativi ufficiali.
Comunque, mai nessuno è stato inquisito, giudicato o punito per questi crimini!
Qualcuno potrebbe interrompere questa linea di ragionamento, arguendo che queste non siano state azioni terroristiche, in quanto sarebbero avvenute per scopi scientifici, sperimentali, mai per scopi politici.
Questo è un buon punto e necessita di essere esaminato.
Le vittime, in questi casi, non sembrano essere state infettate per qualche scopo politico.
Nessuna dichiarazione di terroristi, attraverso i media, era stata rilasciata al tempo, per rivendicare la responsabilità degli attacchi o per specificare qualche obiettivo politico o ideale.
Ma parimenti, nessun messaggio è stato emesso dai terroristi, che hanno distrutto il World Trade Center. Per caso, che i terroristi non stessero conducendo un… esperimento scientifico?!
Le azioni dell’Esercito U.S.A. sono state condotte a scopo sperimentale.
Comunque, si trattava di…”scienza pura”, o erano esperimenti fatti a scopi pratici?
Se era così, in cosa consisteva il loro obiettivo finale?
Un’ovvia ipotesi è che questi esperimenti fossero condotti per studiare gli effetti di agenti biologici su popolazioni civili, in modo da poterli usare in caso di guerra, per deliberatamente infliggere perdite alle popolazioni civili del nemico.
Per investigare su questa ipotesi, dobbiamo tornare ancora alle nostre fonti, e vedere se l’esercito degli Stati Uniti abbia mai pianificato od usato armi biologiche in guerra.
“Durante la II Guerra Mondiale, …il primo programma ufficiale U.S.A. di guerra biologica iniziò con un’iniziale sovvenzione di 250.000$, modesta per gli standards in tempo di guerra, ma il programma di guerra biologica rapidamente si sviluppò, fino a diventare uno dei progetti scientifici più importanti in tempo di guerra nella storia Americana, secondo solo al Progetto Manhattan, che ha permesso la costruzione della Bomba Atomica.
Garantito da uno status di massima priorità, il programma ha impiegato approssimativamente quattrocento persone alla fine della guerra. Il centro dell’attività era la Divisione per i Progetti Speciali del Servizio di Guerra Chimica e i suoi nuclei di nuova ricerca e sviluppo localizzati a Fort Detrick, Maryland.
Gli scienziati di Detrick costituivano un’ampia rete sperimentale.
Studiavano l’antrace, la brucellosi (febbre maltese), la tossina Botulinica, la peste, il carbonchio del grano, della patata e della barbabietola da zucchero (Sclerotium rolfoil), gli inibitori della crescita delle piante, la peste bovina, la tularemia (febbre del coniglio), l’avvelenamento dei molluschi, la coccidioidomicosi, la rickettsia, la psittacosi, l’encefalite neurotropica, ecc.
Certamente, a ricevere l’attenzione e la concentrazione massima degli sforzi sono stati l’antrace e la Tossina Botulinica. La missione Detrick consisteva nella produzione massiva di agenti per uso operativo.
Risulta significativo che gli scienziati di Detrick, e fra questi George Merck, presidente del gigante farmaceutico, furono chiamati a dirigere la Commissione per il Servizio di Ricerche Belliche….
Nel 1932, le truppe Giapponesi invasero la Manciuria, dove Shiro Ishii, un fisico ed ufficiale dell’esercito, dette inizio ad esperimenti preliminari di guerra con germi.
Ishii creò l’Unità 731, un’unità di guerra batteriologica… Nel 1942 Ishii iniziò sul campo tests di guerra biologica su soldati e civili Cinesi.
Qualcuno dei 9.000 sottoposti agli esperimenti, che Ishii e i suoi pari chiamavano”ceppi”, morì di peste bubbonica, colera, antrace e per altri morbi….
Il governo degli U.S.A.non solo sapeva tutto su questo, ma non fece assolutamente nulla.
Anzi, quello che fece è stato di offrire immunità a coloro che avrebbero dovuto essere criminali di guerra Giapponesi, in cambio di informazioni sulla guerra biologica e di consulenza: negli ultimi giorni della guerra del Pacifico, truppe Giapponesi fecero saltare in aria il quartier generale dell’Unità 731.
Ishii ordinò che i 150 rimanenti “ceppi” fossero uccisi, in modo da occultare la sua sperimentazione. Nel 1946 un patto segreto intercorse tra gli U.S.A. ed Ishii e gli altri comandanti dell’Unità 731, con il quale venivano scambiati i risultati della sperimentazione sull’uomo di guerra biologica, con l’immunità per l’accusa di crimini di guerra….
Nella guerra di Corea 1950-53, secondo una commissione di inchiesta internazionale, gli U.S.A. hanno usato tutto uno spiegamento di armi per la guerra biologica contro la Corea del Nord:”Pennuti infettati con antrace; pidocchi, pulci e zanzare con peste e febbre gialla; roditori con una varietà di morbi; e vari materiali di uso comune contaminati con microbi mortali – carta igienica, avvolgimenti e inchiostro nelle penne stilografiche.”
L’amministrazione Eisenhower, più tardi, ha appioppato accuse di sedizione contro tre Americani, che avevano pubblicato resoconti di queste attività….
Fin dalla sua rivoluzione del 1959, Cuba è stato il primo obiettivo dell’esercito U.S.A., ha subito attacchi politici ed economici. Un programma “di guerra contro i raccolti” venne messo in atto durante il 1960. Nel 1971 la CIA ha infettato i maiali di Cuba con la febbre suina Africana, una malattia mortale; le autorità Cubane hanno dovuto macellare l’intera popolazione di maiali, per fermare la diffusione del morbo. Una seconda simile epidemia nel 1980, con identiche conseguenze devastanti, era di origini sconosciute, ma sospette.
Nello stesso anno, una muffa blu ha decimato il raccolto del tabacco e una malattia della ruggine colpiva il raccolto della canna da zucchero.
L’anno successivo, una epidemia di dengue, febbre emorragica (una malattia dolorosa, trasmessa da una zanzara, che procura grandi dolori, sintomi di influenza, emorragie interne e shock) ha colpito 300.000 Cubani e ne ha ammazzati 158 ( inclusi 150 bambini).
Una testimonianza presso un Tribunale, nel 1984, di un terrorista contro-rivoluzionario ha rivelato che la CIA aveva liberato sull’isola zanzare infettate con dengue.
Nel 1982, sindacalisti Salvadoregni accusarono che epidemie di malattie, in precedenza sconosciute, si erano sviluppate in molte zone, immediatamente dopo bombardamenti aerei diretti dagli U.S.A..Particolarmente veniva citata la congiuntivite emorragica, che causa sanguinamento degli occhi. Nel 1985, l’Associazione del Salvador di Esperti della Salute accusava che un’altra nuova malattia, che causava febbri alte, mal di testa, dolori alle giunture, esantema e più tardi itterizia, si era scatenata dopo un bombardamento “dal carattere insolito”.
In entrambi i casi, veniva sospettata la Sezione U.S.A. di Guerra Chimica e Biologica.
Nel 1985, un’esplosione di febbre dengue – la prima epidemia di tal tipo nella regione – è avvenuta a Managua e in altre aree, pochi mesi dopo l’escalation di missioni di ricognizione aerea degli U.S.A. Quasi metà della popolazione della città capitale si è ammalata, e vi sono state diverse morti.
Il Ministero della Sanità del Nicaragua aveva indagato sulla possibilità di un ruolo della Sezione U.S.A. di Guerra Chimica e Biologica.(Ibid.)
In modo chiaro, l’esercito degli U.S.A. ha ammesso la sua lunga storia di investimenti nella ricerca e nello sviluppo di armi chimiche.
Però tali armi non sono abbastanza “intelligenti” da colpire solo la gente che veste l’uniforme militare. I patogeni creano danni o uccidono ogni persona sul loro cammino. Gli intelligentoni pensano inverosimilmente che le operazioni militari possano avvenire discriminando civili da militari, ma questo non può avvenire con queste armi.
Queste sono quelle armi denominate “indiscriminate”, di distruzione di massa.
Queste sono quelle armi dichiarate illegali dalle Convenzioni di Ginevra.
Queste armi biologiche sono armi del terrore.
Pur orribile come può essere questa storia veramente sintetica, questa non rappresenta il filo tagliente della lama del terrorismo chimico-biologico. Il futuro appare sempre più torbido, a causa del possibile sviluppo di armi che possono attaccare discriminatamente, secondo la razza.
Per il futuro di tale guerra, si devono esaminare le tecno-eugenetiche attuali del Progetto Genoma Umano. Uno degli obiettivi di questo apparentemente benefico sforzo di ricerca, è la creazione di
“sostanze farmacogenomiche”.
Dave McGowan spiega che queste sono:
“specificatamente ritagliate per creare affezioni in modo differenziato su vari tipi genetici razziali; sostanze che facilmente possono essere maneggiate come agenti di guerra biologica, specifici etnicamente. Lo sviluppo di tali armi è stato un esplicito obiettivo dell’Esercito U.S.A., per almeno un quarto di secolo. Nel 1975, un manuale dell’Esercito Americano candidamente riportava che:
‘E’ teoricamente possibile lo sviluppo di armi chimiche cosiddette etniche, che dovranno essere destinate ad utilizzare le differenze esistenti naturalmente, per colpire gruppi di popolazioni specifiche. Per questo, tali armi dovranno essere capaci di rendere inabile od ammazzare una selezionata popolazione nemica, di estensione significativamente più grande rispetto a forze di popolazione amica, contemporaneamente presenti.'”
Dave McGowan, “Genomes and Eugenics,” agosto 2000
http://davesweb.cnchost.com/eugenics.htm
[N.d.T.: l’Eugenetica è quella branca della Genetica che studia il patrimonio ereditario dell’uomo e… i modi per migliorarlo!]
Quali sono le origini di questo “Progetto sul Genoma Umano”?.
L’affascinante articolo di McGowan traccia l’albero genealogico di questo progetto, tornando indietro fino ad un movimento pseudo-scientifico, di supremazia razziale bianca, denominato “Eugenetica”.
Ma questo non era un movimento marginale razzista, per selezionare varietà da giardino!!
Eugenetica era insegnata nelle Università della Ivy League (Società dell’Edera) ed era finanziata da elargizioni di questi colossi Americani, come Rockefeller, Carnegie, Harriman, Kellogg e Ford.
Quindi, questo dimostra ancora di più che, pur analizzando le politiche lontane dal diritto, di stile fascista, ciò non risulta sufficiente per individuare le frange estremiste della scena politica.
Le politiche del “Potere Bianco” spesso si possono trovare veramente al centro reale delle politiche degli Stati Uniti. Questo si collega al fatto che i politici Americani del “Potere Bianco” non sono proprio fanatici estremisti. Sono gli agenti di potere su Wall Street e a Washington.
Questo movimento razzista è la più pesante minaccia alla pace nel mondo, alla sicurezza e alla giustizia, che si possa sospettare.
Nella sua descrizione della ascesa del movimento Americano “Eugenetica” ai vertici della politica, McGowan nota che:
“Nel 1932, il Museo Americano di New York di Storia Naturale ha ospitato il Terzo Congresso Internazionale di Eugenetica, nel quale veniva richiesta la sterilizzazione di quaranta milioni di Americani. La riunione era dedicata a Mary Harriman, la madre di Averell Harriman – partner a Wall Street della azienda elettrica Brown Brothers/Harriman, in associazione con Prescott Bush e Herbert Walker. Le Linee Navali Hamburg-Amerika – un sussidiaria completamente posseduta dalla
Brown Brothers/Harriman, che nel 1942 sarebbe stata messa sotto sequestro dal Custode delle Proprietà Straniere negli U.S.A. con l’autorizzazione dell’Atto sul Commercio con il Nemico, provvide al trasporto negli U.S.A. di un considerevole numero di Nazisti per partecipare alla Conferenza. Fra questi vi era anche incluso il Dr.Rudin, che venne eletto all’unanimità Presidente della Federazione Internazionale delle Società di Eugenetica.
L’anno seguente, Hitler decretò la Legge per la Prevenzione di Malattie Ereditarie nella Posterità, redatta dal Dr. Rudin e messa direttamente in esecuzione secondo il modello di H.H. Laughlin del 1922 [cioè, la ‘Legge Modello per la Sterilizzazione Eugenetica’ negli Stati Uniti, che costituiva il programma per leggi sulla sterilizzazione per diversi Stati dell’Unione.]
(McGowan, Ibid.)
LA CASA BIANCA
Avrete potuto notare, in quest’ultimo paragrafo, un passaggio con riferimento a Prescott Bush e Herbert Walker. Voi potreste chiedervi: questi sono in qualche relazione con l’ex Presidente George Herbert Walker Bush e suo figlio, l’attuale Presidente George Walker Bush?
Se ve lo siete chiesti, allora voi sarete sorpresi nell’apprendere che:
“l’ex Presidente Bush e suo figlio Governatore devono la loro ricchezza, le protezioni politiche e il prestigio sociale, al duro lavoro del nonno ed ex Senatore degli U.S.A., Prescott Bush, e al suocero di Prescott, [George] Herbert Walker.
Entrambi hanno fatto fortuna a Wall Street, lavorando come uomini di facciata per le compagnie di navigazione di proprietà Nazista, amministrate dalla ditta Brown Brothers/Harriman.
Essi erano figure chiave nel ratificare quello che Hitler e Wall Street speravano dovessero essere i pilastri finanziari dell’ala Americana del fascismo mondiale.
Quindi la famiglia Bush ha una lunga frequentazione con la pseudo-scienza di Eugenetica, o controllo della popolazione, che ha raggiunto la sua piena espressione nella Germania Nazista. Hitler pubblicamente riconobbe di aver preso molte delle sue idee, per la purificazione razziale, dal movimento Americano di Eugenetica, che dall’inizio della II Guerra Mondiale aveva fatto approvare leggi per la sterilizzazione, che per mandato venivano applicate su i cosiddetti ‘indesiderabili sociali’, in più di 25 Stati dell’Unione.”
“G.W. Bush e the Bi-partisanism Hustle” di Robert Lederman
http://baltech.org/lederman/hustle-12-15-00.html
L’insieme dei mezzi di informazione di massa ha, spesso per convenienza, sorvolato su una grande varietà di scandali politici incredibili. Uno di tali scandali, che ora chiede di essere messo in luce, è quello che la famiglia Bush è profondamente radicata nella promozione delle teorie del “Potere Bianco”, e di politiche fasciste della peggior natura.
Prescott Bush, nonno dell’attuale Presidente, ha introdotto suo figlio G.H.W. Bush nell’organizzazione del commercio internazionale di petrolio e ha finanziato le campagne per le sue elezioni.
Prescott, e il padre di sua moglie, George Herbert Walker, facevano parte del fior fiore della società Americana che aveva promosso il movimento manifestatamente razzista, denominato “Eugenetica”. Inoltre facevano parte del circolo di potere di multimilionari Americani, uomini di legge, banchieri e industriali che partecipavano, con i loro colleghi Tedeschi, nell’aiutare a finanziare la famigerata scalata al potere di Adolph Hitler.
La ragione per cui queste semplici verità non siano venute verosimilimente a galla, risiede nel fatto che il sistema dei media le ha rese segrete, durante non solo una, ma due Presidenze Bush.
Ma, nell’era di Internet, per quanto tempo ancora il sistema dei media avrebbe potuto nascondere questo, e tanti altri scandali, ad un pubblico esperto di ricerche nel Web, sempre più in aumento?
Non vi possono essere segreti, che, on-line, non possano essere sviscerati con pochi colpi sulla tastiera!
Leggendo sulla storia dell’Eugenetica negli U.S.A., e sul ruolo dell’èlite Americana nel sostenere ed aiutare Hitler, si vede che il “Potere Bianco” proprio non è stato mai un semplice movimento ai margini, in America.
Al contrario, le radici della storia Americana, dalla sottomissione e/o dal genocidio delle Nazioni Aborigene, fino al rapimento e alla messa in schiavitù di milioni di Africani, sono solidamente piantate nel suolo del razzismo di “Potere Bianco”.
La storia degli U.S.A. è satura di esempi di atti di terrorismo, inflitti da quelli che hanno origini Europee, contro la gente di colore.
Chi nega questa storia vera, reale, del terrorismo in America deve essere considerato un revisionista della storia: è la stessa cosa che negare l’Olocausto!
Questa negazione, praticamente messa in atto ogni giorno dal sistema dei media, comunque deve essere considerata un odioso crimine, pari a quello di voler negare l’assassinio di milioni di persone da parte dei Nazisti.
LA GUERRA E’ TERRORISMO
Posto semplicemente, il terrorismo è l’uso della violenza contro civili, per scopi politici.
La guerra, come von Clausewitz in modo opportuno definisce, è una “continuazione delle politiche con altri mezzi”.
Queste definizioni, accoppiate con il fatto largamente condiviso che il 90% delle vittime delle guerre di queste ultime decadi sono state civili, significa che la guerra è terrorismo.
E così, chi sono i terroristi? Ad essere oggettivi, possiamo ammettere che chiunque commette atti di terrorismo è un terrorista. Per avere giustizia, nessuno dovrebbe porsi al di sopra della legge. Per essere giusti, tutti dovrebbero essere tenuti responsabili, dopo aver commesso crimini contro la pace, crimini contro l’umanità, e crimini di guerra.
La giustizia è supposta essere cieca!
Questo significa che i terroristi, senza considerare se abbiano agito individualmente, nell’interesse di piccoli gruppi, o siano stati impiegati da Forze Armate di Stati nazione, o anche per un’unica furfante Superpotenza, devono tutti essere sottoposti alle stesse leggi.
Quando l’Esercito degli Stati Uniti ha scatenato la guerra in Vietnam e nelle nazioni vicine, il Laos e la Cambogia, circa 4 milioni di persone sono state ammazzate.
Per lo più si trattava di civili innocenti!
Questa non è stata solo guerra, questa è stata terrorismo puro!
Considerando questo enorme numero di vittime nel Sud-Est Asiatico, ci si può stupire, come nel seguito:
“Quanto alta potrebbe essere una catasta di 4 milioni di corpi?”
Per tentare di afferrare la dimensione di questo numero di morti per la guerra, si può calcolare che una pila di tre corpi dovrebbe arrivare circa ad un metro di altezza. Quindi, una catasta di 4 milioni di corpi dovrebbe essere alta 1,333 Kilometri! Da non credere! Si può rifare il calcolo ancora e ancora. E’ assolutamente corretto!!
Ma ci siamo anche stupiti di quanto alte fossero le torri del World Trade Center!!
Quand’anche una di queste costruzioni fosse stata sovrapposta all’altra, si sarebbe raggiunta l’altezza della pila di corpi generata dalla guerra degli Stati Uniti nel Sud-Est Asiatico?
Le torri del World Trade Center erano alte circa 415 metri. Questo significa che sarebbero occorse altre 3,212 di tali torri, per costruire la pila di corpi degli ammazzati in questa specifica guerra degli U.S.A..
Sicuramente, l’esercito U.S.A. è stato complice nell’assassinio di così tanti civili in altre regioni, che risulta estremamente difficile anche costruire una lista delle regioni, dove atti enormi di terrore, a responsabilità U.S.A., sono avvenuti. Una lista, veramente breve, dovrebbe avere incluso almeno i seguenti eventi:
in Indonesia, nel 1965-1966, 1 milione di morti;
in America Centrale (particolarmente in Guatemala e in El Salvador), fra il 1970 e il 1980, quasi mezzo milione;
e in Iraq 1 milione e mezzo di morti, dovuti alla distruzione del 1991 di infrastrutture civili e del blocco economico di cibo e medicine, a partire da allora. Molte migliaia di morti, in Iraq, sarebbero il risultato di epidemie che velocemente si sono diffuse, dopo che le attrezzature per la purificazione dell’acqua e gli impianti di depurazione delle acque di scolo sono diventati obiettivi U.S.A. e distrutti. Questo ha scatenato una guerra biologica, che ha ucciso uno spropositato numero di bambini.
A questa lista di atti di terrorismo a responsabilità U.S.A., tra poco noi dovremo aggiungere la guerra contro l’Afghanistan, a guida Statunitense. Infatti, se quello che prevedono le Organizzazioni Umanitare risulterà corretto, la nuova guerra U.S.A. contro l’Afghanistan si sposterà dal terrorismo al genocidio. Questo inverno, in Afghanistan, la morte di civili, causata dalla fame e dall’assideramento, può raggiungere ed oltrepassare il numero di quelli ammazzati dalla campagna di bombardamenti Americani.
DAL TERRORISMO AL GENOCIDIO: UNA NUOVA GUERRA FREDDA E UN NUOVO ORDINE
Questa storia delle iniziative del governo degli Stati Uniti e dell’appoggio dell’Esercito al sistema della guerra biologica gettano una luce sulla minaccia di bioterrorismo, del tutto differente da come ora è stata presentata dai mezzi di comunicazione di massa.
Grazie soprattutto all’enfasi dei media, ora l’apertura della posta giornaliera è diventato un fatto allarmante per milioni di Nord Americani. Comunque, quando inseriamo ciò nel suo contesto storico, questa minaccia impallidisce rispetto all’uso da parte dell’Esercito U.S.A., permanente ed ufficialmente autorizzato, di armi biologiche, in casa e fuori casa.
E’ interessante notare che, secondo “New Scientist,” le spore usate nei recenti attacchi negli Stati Uniti sono del tutto uguali al ceppo “Ames” di Antrace, che è stato sviluppato dall’Esercito U.S.A. nei suoi programmi di studio di armi biologiche.
http://www.newscientist.com/news/news.jsp?id=ns99991473
Alla luce di questa informazione, e tenendo conto del fatto che il governo Statunitense ha ammesso di aver condotto numerosi esperimenti, che hanno previsto il rilascio di armi biologiche contro cittadini Americani poco propensi, noi possiamo rischiare di meravigliarci di quello che sta realmente dietro le recenti spedizioni per posta di Antrace.
Noi non possiamo sapere chi ha spedito l’Antrace negli U.S.A., ma una cosa è certa, che questo bio-terrore è stato usato come parte del fondamento di giustificazione razionale della guerra “difensiva” dell’Esercito degli Stati Uniti, contro l’Afghanistan.
Queste morti procurate dall’Antrace sono dunque state usate come parte del pretesto per una massiccia rottura legislativa, per la stroncatura delle libertà civili.
“Homeland Security-Sicurezza in Patria-Patria Sicura” è un elemento dell’inizio di una nuova e totale Guerra Fredda e di un Nuovo Ordine Mondiale.
L’indicazione “Segui il denaro!”, che era stata data ai giornalisti Woodward e Bernstein, durante la loro inchiesta sul ‘Watergate’, risulta tranquillamente ancora valida.
Noi dobbiamo sempre chiederci: chi riceve benefici da questa guerra in Asia Centrale e dalla nuova Guerra Fredda?
. La CIA, e i servizi segreti di tutto il mondo, compreso il CSIS del Canada, riceveranno aumenti di bilancio piuttosto rilevanti. Probabilmente la loro influenza sulle politiche estere ed interne aumenterà in modo più importante e significativo.
Le industrie militari vedranno profitti immensi, per la vendita di nuovi sistemi d’arma. Avere prodotto macchine da guerra, nuove e perfezionate, ed averle controllate sul campo operativo è sempre stato un grosso affare. Questo può diventare ancora più grande.
Le compagnie petrolifere che sono alla ricerca di un oleodotto dall’Asia Centrale, attraverso l’Afghanistan e il Pakistan, fino all’Oceano Indiano possono vedere i loro sogni realizzarsi.
Consultare per questo “The Hindu”, del 13 ottobre 2001:
http://www.hinduonnet.com/thehindu/2001/10/13/stories/05132524.htm
e “The New Great Game: Oil Politics in Central Asia-Il Nuovo Grande Gioco: le Politiche del Petrolio in Asia Centrale” di Ted Rall, Alternet, dell’11ottobre 2001:
http://www.alternet.org/story.html?StoryID=11692
Il Presidente Bush, che era stato “eletto” attraverso un colpo di stato virtuale, ora è più popolare di quanto avrebbe potuto immaginare. (Le compagnie del sistema dei media, che hanno pagato per un’analisi dettagliata delle irregolarità sulle votazioni, hanno deciso che, alla luce della nuova guerra, i risultati dei loro studi non siano resi pubblici. Questo sembrerebbe confermare che George Bush non abbia realmente vinto le elezioni.)
Sicuramente abbiamo condotto in modo troppo veloce la nostra analisi sulla politica estera degli Stati Uniti. Cercheremo di fare meglio, perché non possiamo permetterci la ben che minima ingenuità, riguardante le connessioni fra i Servizi Segreti Americani, il potere dell’Esercito e l’èlite corporativa, che operano e beneficiano del sistema globale economicamente ingiusto.
Suggerimenti per i lettori:
Per maggiori informazioni sull’uso da parte dell’Esercito degli U.S.A. di armi biologiche contro migliaia di cittadini Americani inconsapevoli, vi sono tre altre fonti interessanti:
1) “The U.S. Biological Warfare and Biological Defense Programs” – “La Guerra Biologica degli U.S.A. e i Programmi di Difesa Biologica” – Capitolo 19.esimo
di David R.Franz, d.v.m., ph.d.*; Cheryl D.Parrott e Ernest T.Takafuji, m.d., m.p.h.
http://ccc.apgea.army.mil/Documents/HTML_Restricted/chapters/chapter_19.htm
2) “Findings & Conclusions” – “Rivelazioni & Conclusioni”:
Dod ha mostrato un esempio di esposizione svisata, del pericolo di dichiarazioni militari menzognere, che continua tutt’oggi.
http://www.trufax.org/trans/roc23.html
3) “Secrets At Sea” – “Segreti sul Mare”: Una nube di segretezza che si solleva dai tests, tenuti nel Pacifico durante la Guerra del Vietnam, con batteri e agenti chimici, e insabbiati dalla Marina; (domenica, 22 ottobre 1995)
di Lee Davidson, Corrispondente a Washington
http://people.ne.mediaone.net/kknowlto/navy.htm
Richard Sanders, Coordinator, Coalition to Oppose the Arms Trade (COAT)
(Un network di individui ed Organizzazioni Non Governative attraverso il Canada e attorno al Mondo).
Tel.: 613-231-3076 Fax: 613-231-2614
Altre notizie in:
http://southafrica.indymedia.org/news/2003/11/4944.php
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