Orrende reliquie e fantastiche indulgenze

Tratto da:

Le Cose Meravigliose dell’Alma Città di Roma …con le Stationi & Reliquie de’ Corpi Santi che vi sono

–         In Venetia per Girolamo Francino, libraro in Roma, MDLXXXVIII  –

(Riporto di seguito alcuni brani del libro citato nei quali sono elencate minuziosamente le reliquie conservate in alcune Chiesa di Roma e le indulgenze che in svariate occasioni vengono dispensate. Si veda: Giuliano Malizia – a cura di – Reliquie Romane, Bancarella romana, 1994).

S . GIOVANNI IN LATERANO

La prima Chiesa, che è sede del Pontefice, è quella di San Giovanni in Laterano, nel monte Celio, che fu edificata dal Magno Costantino, nel suo Palazzo, & dotata di grande intrate, essendo guasta, e rovinata dalli Heretici. Nicolao IV la rifece, e Martino v la cominciò a far dipingere, e lastricare il pavimento, & Eugenio IV la rifinì, & ai tempi nostri Pio IV l’ha adornata di un bellissimo solare, e ridotta in piano la piazza di essa Chiesa, la quale fu consecrata in honore del Salvatore, e di S.Giovan Battista, e dell’Evangelista da S.Silvestro Papa, alli  9 di Novembre, nella cui consecratione vi apparve quella immagine del Salvatore, che infìno hoggidì si vede sopra la tribuna dell’altar grande, la quale non si abbruciò, essendo la detta Chiesa abbrusciata due volte.

Vi è statione la prima Domenica di quaresima, la Domenica delle Palme, il giovedì, e il sabbato Santo, il sabbato in Albis, la vigilia della Pentecoste. Nel giorno di S.Giovanni inanzi la porta Latina, vi è la plenaria remissione de peccati, & la liberatione de un’anima dal purgatorio. E dal giorno di S. Bernardino, che è alli 20 di Maggio, infino al primo d’Agosto, ogni giorno è la remission de peccati. Et il giorno di S.Giovanni Battista, della Transfiguratione del Signore, della decollatione di S.Giovanni Battista, & della dedicatione del Salvatore, vi è la plenaria remission de peccati. Et nel giorno di S.Giovanni Evangelista vi sono 28 millia anni d’indulgentia, e tante quarantene, e la plenaria remission de peccati, & ogni dì vi sono anni 648 e tante quarantene de indulgentia, e la remission della terza parte de peccati, & chi celebrerà, o farà celebrare nella capella, ch’è appresso la sacristia liberarà un’anima dal purgatorio.

In questa Chiesa vi sono l’infrascritte reliquie, le quali si mostrano il dì di Pasqua dopo vespro, nel tabernacolo ch’è sopra l’altar della Maddalena. Il capo di S.Zacharia, padre di S.Giovanni Battista, il capo di S.Pancratio martire, dal quale tre dì continui uscì sangue, quando questa Chiesa fu abbrusciata dalli heretici: delle reliquie di S.Maria Maddalena, una spalla di S.Lorenzo, un dente di S.Pietro Apostolo, il calice nel quale S.Giovanni Evangelista per commandamento di Domitiano Imperatore bevette il veleno, e non li potè nocere: la catena con la quale fu legato, quando fu menato da Efeso a Roma, una tonicella, la quale essendo posta sopra tre morti, subito resuscitorno: della cenere, & cilicio di S.Giovanni Battista: di capelli, e vestimenti della Vergine Maria: la camicia che lei fece a Giesù Christo, il pannicello con il quale il nostro Redentore sciugò i piedi a suoi discepoli: la canna con la quale fu percosso il capo al nostro Salvatore: la veste rossa che li mise Filato, tinta del suo pretiosissimo sangue: del legno della croce: il sudario che li fu posto sopra la faccia nel sepolcro: dell’acqua,& sangue, che gli uscì del costato.

Sopra l’altar Papale in quelle graticolette di ferro, vi sono le teste delli gloriosissimi Apostoli Pietro, & Paolo, & ogni volta che si mostrano, vi è indulgentia di anni tre millia a gli habitanti in Roma, che vi sono presenti, & alli convicini sei millia, & a quelli che vengono di lontan paesi dodeci millia, & altre tante quarantene, e la remission della terza parte de peccati, & sotto il detto altare è l’oratorio di S.Giovanni Evangelista, quando fu condotto a Roma prigione, & quelle quattro colonne di rame scannellate, che sono avanti a detto altare, sono piene di terra santa, portata da Gierusalem, & furno fatte da Augusto delli sproni delle galee, che lui prese nella battaglia navale d’Egitto, & le pose nel comitio.

Nella capella che è appresso la porta grande vi è l’altar, che teneva S.Giovanni Battista nel deserto: l’Arca foederis: la verga di Aron, e di Moise: la tavola sopra la quale il nostro Salvatore fece l’ultima cena con li suoi discepoli, le quali cose furono portate a Roma di Gierusalem da Tito. Nella sala di sopra, detta del Concilio, vi sono tre porte di marmo, le quali erano nel palazzo di Pilato in Gierusalem, e dicono, che per quelle fu condotto il Salvator nostro a Filato: e la finestrella di marmo, che è sopra la porta di detta capella, era nella casa di Maria Vergine in Nazareth, e dicono, che per quella entrò l’Angelo Gabriele ad annunciarle l’incarnatione del figliuolo di Dio: & quella scala di ventiotto scalini, che è a canto alla detta capella, fu nel palazzo di Pilato, & il nostro Salvatore vi cascò sopra, & vi sparse del suo pretiosissimo sangue, il segno del quale infino ad hoggidì si vede sotto una Graticola di ferro, che vi è, & qualunque persona che salirà divotamente in genocchioni sopra di essa, conseguirà per ogni scalino tre anni, & altre tante quarantene de indulgentia, e la remission della terza parte de peccati. Et quella colonna in due parti divisa, era in Gierusalem, e si spezzò nella morte del nostro Redentore.

           Et nella Capella detta Sanata Sanctorum, dove non entrano mai donne, quale fu consecrata da Nicolao III a S.Lorenzo martire, oltre le altre reliquie, vi è l’imagine del Salvatore de anni dodici, ornata d’argento, e gemme.

S.PIETRO IN VATICANO

           La chiesa di S.Pietro in Vaticano fu edificata, & dotata dal magno Costantino, e consecrata da S.Silvestro alli 18 di Novembre, & vi è Statione il dì dell’Epifania, la prima e la quinta Domenica, & il Lunedì di Pasqua, il dì dell’Ascensione, il dì della Pentecoste, il Sabbato dopo la Pentecoste, li Sabbati di tutte le quattro tempera & la terza Domenica dell’Advento, il giorno del Corpo di Christo, & la prima e quarta Domenica dell’Advento. Il giorno del Corpo di Christo, & della Catedra di S.Pietro, vi è indulgentia plenaria, & 18 millia anni, & tante quarantene. Nel giorno di S.Gregorio vi è indulgentia plenaria. Nel giorno dell’Annunciatione di Nostra Donna, vi sono anni mille d’indulgentia. Et dal detto giorno fino al primo d’Agosto vi sono ogni giorno anni 12 millia, & tante quarantene d’indulgentia, e la remissione della terza parte de peccati.

           Nella vigilia, è giorno di S.Pietro, la seconda Domenica di Luglio, il dì di Ss. Simone e Iuda, della dedicatione di detta Chiesa, di S.Martino, e di S.Andrea vi è la plenaria remissione de peccati, & ogni giorno vi sono anni 6 millia, e 28 dì d’indulgentia, e tante quarantene, e la remissione della terza parte de peccati, e nella festività di S.Pietro, e delli sette altari principali di detta Chiesa, e di tutte le feste doppie, le dette indulgentie sono duplicate. Nella Capella di Sisto IV ogni dì vi è indulgentia plenaria. Et chi ascenderà divotamente li scalini, che sono dinanzi a detta Chiesa, e nella capella di S.Pietro, haverà per ciascuno 7 anni d’indulgentia, & nelli venerdì di Marzo, vi sono indulgentie senza numero.

           Vi sono in detta Chiesa li corpi de Ss.Simone, & Giuda Apostoli, di S.Giovanni Chrisostomo, di S.Gregorio Papa, & di S.Petronilla, la testa di S.Andrea, la quale fu portata a Roma dal Prencipe della Marca, al tempo di Pio II & gli andò incontro insino a Ponte Molle: quella di S.Luca Evangelista, di S.Sebastiano, di S.Iacobo minore, di S.Tomaso Vescovo di Cantuaria martire, di S.Amando, & una spalla di S.Christoforo, & di S.Stefano, & altri corpi, & reliquie de santi, il nome de quali è scritto nel libro della vita. Et sotto l’altar maggiore vi è la metà de corpi de S.Pietro, & di S.Paolo, & nel tabernacolo, che è a man dritta della porta grande vi è la Veronica, overo Volto Santo, & il ferro della lancia, che passò il costato al nostro Redentore, il quale fu mandato dal gran Turco a Innocenze VIII & ogni volta che si mostra, li habitanti di Roma, che vi sono presenti, conseguiscono indulgentia di anni 3 millia, e li convicini 6 millia, e quelli che vengono di lontani paesi 12 millia, & tante quarantene, & la remission della terza parte de peccati. Vi è ancora un quadretto, il quale si mette ne giorni festivi di detta Chiesa sopra l’altar grande, nel quale vi sono dipinti S. Pietro, e S.Paolo, e fu di S.Silvestro, & è quello che lui mostrò a Costantino, quando li domandò chi erano questi Pietro e Paolo, che li erano apparsi, & chi vuol vedere questa istoria legga la vita di S. Silvestro.

            Quelle colonne che sono nella Capella di S.Pietro, insieme con quella che sta cancellata di ferro, alla quale stava appoggiato il Salvator nostro, quando predicava, & quando vi si menano l’indemoniati, si vedono far gran cose, & tal volta escano liberati, erano in Gierusalem nel tempio di Salomone. Honorio primo coprì questa Chiesa di bronzo dorato, tolto dal tempio di Giove Capitolino, & Eugenio IV vi fece fare le porte da Antonio Fiorentino, in memoria delle nationi, che a tempo suo si riconciliorno alla Chiesa. Et la pigna, che è nel cortile, la quale è di bronzo, di altezza di braccia cinque, e due quinti, dicono ch’era sopra la sepoltura d’Adriano, quale era dov’è ora Castel Sant’Angelo, e de li fu portata a S.Pietro, & li pavoni furno già per ornamento del sepolcro di Scipione. In quella sepoltura di porfido è sepolto Ottone II Imperatore, il quale portò da Benevento a Roma il corpo di S. Bartolomeo.

           Erano ancora in detta Chiesa l’infrascritti ornamenti, li quali la malignità del tempo ha consumati. Et prima Costantino Magno pose sopra il sepolcro di S.Pietro una croce d’oro, di libro 150, quattro candelieri d’argento, sopra li quali erano scolpiti li atti delli Apostoli, tre calici d’oro di libre 12 l’uno: & 20 de argento di libre 50 l’uno: una patena, & uno incensiere d’oro di libre 3 ornato d’una colomba di giacinto, & all’altare di S.Pietro fece un cancello d’oro, & d’argento, ornato di molte pietre pretiose. Hormisda Pontefice li donò dieci vasi, & tre lame d’argento. Iustino Imperatore Seniore, li donò un calice d’oro di libre 5 ornato di gemme, e la sua patena di libre 20. Giustiniano Imperatore li donò un vaso di libre 6 circondato di gemme, dui vasi d’argento di libre 12 l’uno, e dui calici d’argento, di libre 35. Bellissario delle spoglie di Vitige, gli offerì una croce d’oro di libre 100 ornata di pietre pretiose, & dui ceroferarii di gran pretio. Et Michele figliuolo di Theofilo Imperatore di Costantinopoli gli donò un calice, & una patena de oro ornato di gemme di grandissima valuta.

SAN PAOLO

           La Chiesa di S.Paolo, è nella Via Ostiense fuori di Roma circa un miglio, e fu edificata, & dotata, & ornata, come quella di S.Pietro, dal Magno Costantino, nel luogo dove fu miracolosamente ritrovata la testa di S.Paolo Apostolo, & è ornata di grandissime colonne, e similmente di altissimi architravi, e fu poi ornata di varij marmi maravigliosamente intagliati, da Honorio III & fu consecrata da S. Silvestro, il medesimo giorno fu consecrata quella di S.Pietro, & vi è statione il mercordì dopo la Quarta Domenica di Quaresima, la terza festa di Pasqua, la Domenica di Sessagesima, e nel dì delli Innocenti.  

           Nel giorno poi della Conversione di S.Paolo vi è indulgentia d’anni cento, e tante quarantene, e la plenaria remissione de peccati. Et nel dì della sua commemoratione, e la plenaria remissione de peccati. Et nel dì della sua dedicatione vi sono anni mille d’indulgentia e tante quarantene, e la plenaria remissione de peccati. Et qualunque persona visiterà la detta Chiesa tutte le Domeniche d’un anno, conseguirà tante indulgentie quante conseguirebbe s’andasse al S. Sepolcro di Christo, overo a S.Giacobo di Galitia. Et ogni dì vi sono anni 6048 & tante quarantene d’indulgentia, e la remissione della terza parte de peccati.

           Et vi sono li corpi di S.Timoteo discepolo di S.Paolo, di S.Celso, Giuliano, e Basilissa: e di molti Innocenti, un braccio di S.Anna madre di S.Maria Vergine, la catena con la quale fu incatenato S.Paolo, la testa della Samaritana, un dito di S.Nicolao, e molte altre reliquie, e sotto l’altar grande vi sono la metà de corpi di S.Pietro, e di S.Paolo, & a man dritta di detto Altare vi è l’immagine di quel Crocifisso, che parlò a S.Brigida Regina di Svetia, facendo oratione in quel luogo. Vi sono li sette Altari privilegiati, & chi li visita guadagna tutte le indulgentie, che guadagnarla visitando li sette Altari in San Pietro.

SANTA MARIA MAGGIORE

           Questa Chiesa è la prima che fusse dedicata in Roma a Maria Vergine, e fu fatta da Giovanni Patritio Romano, e da sua moglie, li quali non havendo figliuoli, desiderando di spendere la loro facoltà in suo honore; onde la notte delli cinque d’Agosto hebbero in visione, che la mattina seguente dovessero andare nel Esquilie, & dove vedessero il terreno coperto di neve, ivi edificassero il tempio; e l’istessa visione hebbe anco il Pontefice, il quale la mattina andò con tutta la corte in detto luogo, & ritrovata la neve, cominciò con le proprie mani a cavare, & ivi fu fatta la Chiesa, nella quale è statione tutti li mercordì delle quattro tempera, il mercordì Santo, il giorno di Pasqua, la prima Domenica dell’Advento, la vigilia, e il giorno di Natale, nel primo dì dell’anno, il dì della Madonna della neve, il giorno di S.Girolamo, & della sua Translatione, che si celebra la vigilia dell’Ascensione vi è la remission plenaria de i peccati. Et dal dì della sua Assontione, Natività, Presentatione, e Concettione di Maria Vergine, vi sono anni mille d’indulgentia, e la plenaria remissione de peccati. Et dal dì della sua Assontione insino alla sua Natività, oltre le quotidiane indulgentie, vi sono anni 12 millia, & ogni dì vi sono anni 6048 e tante quarantene d’indulgentia, e la remissione della terza parte de peccati. Et chi celebrerà, o farà celebrare nella Capella del Presepio, libererà un’anima dalle pene del purgatorio.

           Vi sono in detta Chiesa li corpi di S.Matthia Apostolo, di S.Romolo, e Redenta, di S.Girolamo, il Presepio nel quale giacque Christo in Bethleem, il pannicello col quale la Beata Vergine l’involse, la stola di S.Girolamo, la tonicella, stola, manipolo di S.Tomaso Vescovo di Conturbia, tinta del suo sangue, il capo di S.Bibiana, di S.Marcellino Papa, un braccio di S.Mattheo Apostolo, & Evangelista, di S.Luca Evangelista, di S.Tomaso Vescovo, & molte altre reliquie, quali si mostrano il giorno di Pasqua, dopo vespro.

            Et vi furono gl’infrascritti ornamenti. Sisto III vi donò un Altare di argento di libre quattro cento, tre catene di argento di libre quaranta l’una, cinque vasi di argento, vintiotto corone di argento, quattro candelieri di argento, uno incensiere di libre 15, un cervo di argento sopra il battistero. Gregorio III vi donò una imagine d’oro di Maria Vergine che abbracciava il Salvatore, & Alessandro Sesto lo adornò di un bellissimo solaro & Sisto V nostro pastore vi ha fabricata la capella de Presepio, & ornata di molte reliquie pitture, & altre cose, &il Cardinal di Cefis, l’ha adornata di una bellissima Capella, & di un’altra l’adorna il Cardinal Santa Fiore Arciprete di essa Chiesa, & li Canonici hanno ridotto il choro in miglior forma.

 SAN LORENZO FUOR DELLE MURA

            La Chiesa di S.Lorenzo è fuori di Roma quasi un miglio nella via Tiburtina, e fu edificata dal Magno Costantino, il quale gli donò una lucerna d’oro di libre venti, & dieci di argento di libre quindeci l’una, il Cardinale Olivieri Caraffa l’ornò di varij marmi, e d’un bellissimo sopra cielo dorato, & vi è statione la Domenica della Settuagesima, la terza Domenica di Quaresima, il mercordì fra la ottava di Pasqua, & il giovedì dopo la Pentecoste. Nel giorno poi di S.Lorenzo, e di S.Stetano, &per tutta la sua ottava vi sono anni cento, e tante quarantene d’indulgentia, e la remission della terza parte de i peccati, & nel giorno dell’Invention di S.Stefano, e della festività, è statione in detta Chiesa, oltre le sopradette indulgentie vi è plenaria remissione de peccati. Et qualunque persona confessa, & contrita entrarà dalla porta che è nel cortile di detta Chiesa, & andarà dal Crocifìsso, che è sotto al perticale, a quello che è sopra l’Altare in faccia di detta porta, conseguirà la remissione de i peccati.

           Et chi visiterà la detta Chiesa tutti i mercordì d’un anno, liberarà un’anima dalle pene del purgatorio, & il simile farà chi celebrerà, o farà celebrare in quella Capeletta sotto terra, dove è il Cimiterio di Ciriaco. Et ogni giorno vi sono anni settecento e quaranta otto de indulgentia, e tante quarantene, e la remission della terza parte de i peccati: & vi sono li corpi di S. Lorenzo, e di San Stefano protomartire, & un sasso di quelli con che fu lapidato, la pietra sopra la quale fu posto San Lorenzo dopo la sua morte, tinta del suo grasso e sangue, il vaso col quale essendo in prigione battezò Santo Lucillo, & un pezzo della graticola, sopra la quale fu arrostito, & molte altre reliquie.

SAN SEBASTIANO

            Questa Chiesa è fuori di Roma nella via Appia un buon miglio, & fu edificata da S.Lucina, & nel giorno di S.Sebastiano, & di tutte le Domeniche di Maggio, vi è la plenaria remissione de peccati, & per intrare nelle catacombe, dov’è quel pozzo, in che stettero un tempo nascosti li corpi di S. Pietro e Paolo, vi sono tante indulgentie, quante sono nella Chiesa di S.Pietro, e S.Paolo, & ogni giorno vi sono 6064 anni, & tante quarantene d’indulgentia, e la remission della terza parte de peccati, & chi celebrerà, o farà celebrare nel Altar di S.Sebastiano, libererà un’anima dalle pene del purgatorio.

            Et nel Cimiterio di Calisto, il quale è sotto la Chiesa, è la plenaria remissione de peccati, & vi sono 174 millia martiri, tra quali sono 18 Pontefici, & in Chiesa vi è il corpo di S.Sebastiano, e di S.Lucina vergine, e di S.Stefano Papa, e martire, la pietra che era nella Capella di Domine quo vadis, sopra la quale Christo lasciò le vestigie delli piedi, quando apparve a S.Pietro che fugiva di Roma, & vi sono infinite reliquie.

S.CROCE IN GIERUSALEM

           Questa Chiesa fu edificata da Costantino figliuolo di Costantino Magno a prieghi di S.Helena, e fu consecrata dal beato Sivestro alli 20 di Marzo. Andando poi in ruina, Gregorio II la restaurò, e Pietro di Mendozza Cardinale la rinovò, & fu all’hora ritrovato il titolo della Croce sopra la tribuna dell’altar maggiore: & è titolo di Cardinale, & vi è statione la quarta Domenica di Quaresima il Venerdì Santo, & la seconda Domenica dell’Advento. Et nel dì dell’Inventione, & Essaltatione della Croce vi è la plenaria remissione de peccati.

           Et nel dì della Consecratione di detta Chiesa, nella Capella, che è sotto l’Altar grande, nella quale non entrano mai donne, se non alli 20 di Marzo, è la plenaria remissione de peccati, & tutte le Domeniche dell’anno vi sono trecento anni, & tante quarantene d’indulgentia, & la remissione della terza parte de peccati, & ogni giorno vi sono trecento anni, & tante quarantene d’indulgentia, & la remissione della terza parte de peccati, & ogni giorno vi sono 6048 anni e tante quarantene d’indulgentia, & la remissione della terza parte de peccati, & vi sono li corpi di S.Anastasio, e Cesareo, una ampolla piena del preziosissimo sangue del nostro Salvatore, la spongia con la quale gli fu dato da bevere aceto, & fele, due spine della corona, che gli fu posta in capo, uno de i chiodi con il quale fu conficcato in Croce, il titolo che li pose sopra Pilato, del legno della santissima Croce, il quale vi fu posto da S.Helena, coperto d’argento,  & ornato d’oro, & di gemme, uno de trenta dinari, con che fu venduto Christo, & la metà della Croce del buon ladrone, e molte altre reliquie, le quali si mostrano il Venerdì Santo, & vi furono li infrascritti ornamenti,  Costantino vi donò quattro candelieri d’argento, & quattro vasi, dieci calici d’oro, una patena d’argento dorato di libre cinquanta, & una d’argento di libre ducento, e cinquanta.

SANTI APOSTOLI

           Questa Chiesa fu edificata dal Magno Costantino in honore delli dodeci Apostoli, & essendo rovinata, Pelagio, & Giovanni Pontefici la restauromo. Vi è statione tutti li venerdì delle quattro tempora, il giovedì fra l’ottava di Pasqua, & la quarta Domenica dell’Advento, e nel primo dì di Maggio vi è plenaria remission de peccati.

           Vi sono li corpi di S.Filippo, e Giacobbo Apostoli, di S.Giovanni, e Pelagio Papa, & martire, di S.Theodoro, Cirillo, Honorato, Colosio, Buono, Fausto, Proto, Giacinto, Gioviano, Mauro, Nazario, Claudia, Sabino, una parte di S. Crifanto, & Daria, una costa di S.Lorenzo, un ginocchio di S.Andrea, una spalla e braccio di S.Biagio, del legno della Croce, una veste senza maniche di San Thomaso Apostolo, il scapolario di S.Francesco: vi stanno frati di S.Francesco Conventuali, & è titolo di Cardinale.

S. EUSEBIO

           Questa chiesa è titolo di Cardinale, & vi è statione il venerdì dopo la quarta Domenica di Quaresima, & ogni dì vi sono indulgentie assai, & vi sono li corpi di S.Eusebio, Vincentio, Romano, Orsio, Paolo confessore, del freno del cavallo di Constantino fatto d’un chiodo, che conficcò in croce il nostro Salvatore, della colonna alla quale fu battuto, del suo monumento, delle reliquie di S.Stefano Papa, Bartolomeo, Mattheo, Helena, Andrea, & di molti altri. Vi stanno frati Celestini.

SS. GIOVANNI E PAOLO

           Questa Chiesa è nel monte Celio, & è titolo di Cardinale, e vi è statione il primo venerdì di Quaresima, vi sono li corpi di S.Giovanni e Paolo, di Saturnino, Pristina, Donata, & Seconda, delle reliquie di S.Stefano, Silvestro, Nicolao, Chrisanto, & Daria, Cefas, Saturnino, Sebastiano, Mamiliano, Prassede, Lucia, Matteo, Costantino, Secondo, & Peregrino, & della veste, croce, & sepolcro di Christo, & la pietra sopra la quale furon decapitati S. Giovanni e Paolo, & e quella nell’Altare, che è nel mezzo della Chiesa, & li suoi corpi sono nel muro dirimpetto al detto Altare, dove furono trovati l’anno 1573, facendo ristaurare la Chiesa l’Illustrissimo Cardinale Nicolò di Pelleve Arcivescovo Senonese titolare di essa, & d’ordine di Gregorio XIII al quale con molti Cardinali li visitò, riposti in uno nuovo tabernacolo nel mezzo d’un Altar nuovo, lasciatene le teste sopra nel muro. Vi stanno frati Gesuati.

S.GRISOGONO

           Questa-Chiesa è titolo di Cardinale, & Monasterio de frati Carmelitani, vi è statione il Lunedì dopo la quinta Domenica di Quaresima, & vi sono l’infrascritte reliquie.

           Un braccio di S.Iacobo maggiore, una spalla di S.Andrea, il capo, & una mano di San Grisogono, del legno della Croce, delli capelli di Christo, una costa di S.Stefano, delle reliquie di S.Sebastiano, di S.Cosmo, e Damiano, di S.Giuliano martire, di S.Pietro, di S.Paolo, di S.Andrea, di S.Matteo Apostoli, di S.Urbano Papa, di S.Lorenzo, di Ss. Primo, e Feliciano, di S.Giorgio, di S.Cecilia, di S.Prisca, di S. Ninfa, di S.Dionisio, del sepolcro di Christo, del monte Sion, & della terra santa di Gierusalem. Vi sono ancora li sette Altari privilegiati, come nella Chiesa di S.Paolo fuori di Roma nel giorno di S.Grisogono vi è indulgentia plenaria.

           Questa Chiesa fu edificata da fondamenti dal Reverendissimo Cardinale Giovanni da Crema l’Anno 1129, perché prima era stata rovinata, & le colonne che sono in detta Chiesa, erano nella Taberna meritoria, & è ornata di bellissimi marmi & porfidi.                                                                       

S. LORENZO IN LUCINA

           Questa Chiesa fu anticamente il tempio di Giunone Lucina, & Celestino III la dedicò a S.Lorenzo martire, & vi è statione il venerdì dopo la terza Domenica di Quaresima, & vi sono li corpi di S.Alessandro, Eventio, Theodolo, Severino, Pontiano, Eusebio, Vicentio, Peregrino, e Gordiano, due ampolle di grasso e sangue di S.Lorenzo, un vaso pieno della sua carne abbruciata, una parte della graticola, sopra la quale fu arrostito, un panno con il quale l’Angelo nettò il suo santissimo corpo, & molte altre reliquie, & è collegiata, & è titolo di Cardinale.

SANTA MARIA DELL’ANIMA

           Questa Chiesa ha un ospedale congionto, dove per tré giorni si da albergo a qualunque della Natione Tedesca, che vi ricorre. E Chiesa di Tedesci molto ben’officiata, fu principiata al tempo di Papa Bonifacio IX, da Giovanni Pietro Bordiacense, & poi ampliata sotto Martino v & Eugenio IV da Theodorico Nyem, Abbreviatore delle lettere Apostoliche: il quale etiandio acrebbe le facoltà di detto Hospedale. Come anco hanno fatto dopo lui molti altri, de’ quali essi ne tengono honorata memoria; sono in detta Chiesa tre bellissime sepolture di marmo, una di Papa Adriano v, l’altra del Cardinale Guglielmo Enchevortio Brabantino, la terza di Carlo Federico, figliuolo del Duca di Cleves, il quale morì in Roma l’anno del Giubileo sotto Gregorio XIII.

           Vi sono fra l’altre reliquie un braccio di Santa Barbara vergine & martire coperto d’argento, donatogli da Papa Adriano VI, due spine della corona di Christo nnostro Signore, delle reliqui di S.Saba Abbate: di S. Constanza: di S.Potentiana: di S.Lorenzo martire, & di S.Brigida.

S. PIETRO IN VINCOLA

           Fu edificata questa Chiesa da Eudossia moglie di Arcadie Imperatore, sopra le rovine della curia vecchia, & Sisto III la consacrò, & essendo rovinata, Pelagio Papa la ristaurò, & è titolo di Cardinale, & vi è statione il primo lunedì di Quaresima, & il primo dì d’Agosto vi è la plenaria remissione de i peccati, & vi sono i corpi de i Santi Machabei, & le catene con le quali fu legato S. Pietro in prigione in Gierusalem, una parte della croce di S.Andrea, e molte altre reliquie, vi è ancora un Moise di marmo, sotto la sepoltura di Giulio II scolpito con maraviglioso artificio, dal rarissimo Michel Angelo: vi stanno Canonici regolari di S.Salvatore.

SANTA PRASSEDE

           Questa Chiesa vicina a S.Maria maggiore, & fu consacrata da Pascale Primo, & è titolo di Cardinale, & vi è statione il Lunedì santo, & ogni giorno vi sono anni dodeci millia, & tante quarantene d’indulgentia, & la remissione della terza parte de peccati, & sotto l’Altar grande vi è il corpo di Santa Prassede.

           Et nella Capella dimandata horto del paradiso, nella quale non entrano mai donne, vi sono li corpi di Santi Valentino, & Zenone, sopra la colonna alla quale fu flagellato il nostro Redentore, la quale fu condutta in Roma dal Reverendissimo Cardinal Colonna nominato Giovanni, & nel mezzo di detta Capella, sotto quella pietra rotonda, vi sono sepolti quaranta martiri, tra li quali sono undici sommi Pontefici. Et chi celebrerà in questa Capella, liberarà un’anima dalle pene del purgatorio. Et nel mezzo della Chiesa dov’è quella pietra rotonda cancellata di ferro, la qual fece cancellare Leone X, dopo veduto il detto sangue d’infiniti martiri, il quale la beata Prassede andava cogliendo per Roma con una spongia, & lo portava in detto pozzo, vi sono ancora molte reliquie, le quali nel giorno di Pasqua dopo il vespro si mostrano. Stannovi li frati di Valle Ombrosa.

SANTA SABINA

           Fu anticamente questa Chiesa il Tempio di Diana, nel monte Aventino, & è titolo di Cardinale, & vi è statione il primo giorno di Quaresima, & essendo rovinato fu da un Vescovo Schiavone nel Pontificato di Sisto Terzo riedificata, & fu la casa di Santa Sabina, & al tempo di Honorio Terzo era il palazzo Pontificale, & lo donò a San Domenico, & confirmò la sua religione l’anno 1216, e vi sono suoi frati.

           Vi sono ancora li corpi di S. Sabina, Sarafia, Peregrina, Eventio, Theodolo, e di Sant’Alessandro Papa, una spina della corona del Nostro Redentore & un pezzo di canna, con la quale li fu percosso il capo, della veste di San Domenico, del sepolcro della Vergine Maria, della terra santa di Gierusalem, un pezzo della croce di Sant’Andrea, una costa d’un dell’Innocenti, delle reliquie di San Pietro, San Paolo, Bartolomeo, Matthia, Filippo, e Giacobo, Giovanni, Chrisostomo, Cosmo, Damiano, Appollinare, Stefano protomartire, Lorenzo, Orsola, Margarita, Christoforo, Girolamo, Giuliano, Gregorio Papa, Martino, Sebastiano, Cecilia, S.Maria Egittiaca, & una croce d’argento piena di reliquie, nel mezzo è una crocetta di legno della croce. Et quella pietra negra, ch’è attacata all’Altar grande, fu tirata dal diavolo a San Domenico per ammazzarlo, mentre faceva oratione in detto luogo, ma si spezzò miracolosamente, & lui non hebbe male alcuno.

S. SILVESTRO

           Questa Chiesa fu edificata da Simaco I, & vi statione il giovedì dopo la quarta Domenica di Quaresima.

           Et nel giorno di S.Chiara, di S.Silvestro vi è la plenaria remissione de peccati.

           Et vi è il capo di S.Giovanni Battista, di S.Stefano Papa, & della beata Margarita di casa Colonna, che fu monaca in detto luogo, un pezzo della cappa di S.Francesco, & di molti altri, & è monasterio di monache di S.Francesco, & è titolo di Cardinale.

S.SISTO

           Questa Chiesa fu dotata da Innocentio Quarto, & è titolo di Cardinale, & vi è statione il mercordì dopo la terza Domenica di Quaresima, & vi sono li corpi di S.Sisto, Zefirino, Lucio primo, Lucio secondo, Luciano, Felice, Antere, Massimino, Giulio, Sotero primo, Sotero secondo, Partenio, & Calocerio, delli capelli di Maria Vergine, della veste di S. Domenico, e del velo, e mammella di S.Agatha, delle reliquie di S.Martino, Agapito, Andrea, Pietro, Lorenzo, e Stefano, & di molti altri, una imagine di Maria Vergine di quelle che dipinse San Luca. Et vi stanno li padri di San Domenico.

SANTA SUSANNA

         Questa chiesa è nel monte Cavallo, & è titolo di Cardinale, & vi e statione il sabbato dopo la terza Domenica di Quaresima, & vi sono li corpi de S.Susanna, Sabino, suo padre & Felice sua sorella, del legno della Croce, & sepolcro di Cristo, della veste e capelli di Maria vergine, &  delle reliquie di S. Luca, Tomaso, Lorenzo, Marcello, Simone, Silvestro, Bonifacio, Clemente, Antonio abbate, Leone, Biagio, Saturnino, Agapito, Lino, Luciano, Christiano, Daria Proto, Giacinto, Vitale, Stefano Papa, Gregorio Nazianzeno, Catherina, Dalmatio, & di molti altri. Stannovi li frati di Sant’Agostino.



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