RADICI CRISTIANE ?

Roberto Renzetti

         Molti di noi hanno sentito parlare di recente del problema delle “radici” dell’Europa, in relazione all’approvazione della Costituzione dell’Unione. Il governo italiano, in perfetta sintonia con il Vaticano, spingeva per aggiungere nel preambolo di tale Costituzione una qualche frase che facesse riferimento alle “radici cristiane” che avrebbe l’Europa. Non è ozioso fornire argomenti di discussione in proposito, con la doverosa e necessaria avvertenza quanto dirò è riferito al potere temporale della Chiesa ed alle gerarchie ecclesiastiche e non intende in alcun modo offendere i credenti, i tanti anonimi e sempre presenti a fianco dei più deboli. So bene che vi sono e vi sono state migliaia di persone, credenti in ottima fede, che operano ed hanno operato in modo degnissimo a difesa della dignità dell’uomo, seguendo gli insegnamenti di Gesù e non le deformazioni successive del suo pensiero, funzionali solo a perpetuare, appunto, gerarchie ineffabili. In definitiva, credo anche io al fatto che un patrimonio culturale e morale ci provenga dal cristianesimo e, nel contempo, sono convinto dell’estrema contraddittorietà dell’insieme di quel patrimonio e, soprattutto, del fatto che tale patrimonio è in grandissima parte violento ed al servizio di ogni potere costituito. Ma intanto è utile leggere il Preambolo di tale Costituzione, preambolo ritenuto dal nostro governo e dal Vaticano non riconoscente quelle radici che sarebbero, secondo loro, cristiane.

“Consapevoli che l’Europa è un continente portatore di civiltà; che i suoi abitanti, giunti in ondate successive fin dagli albori dell’umanità, vi hanno progressivamente sviluppato i valori che sono alla base dell’umanesimo: uguaglianza degli esseri umani, libertà, rispetto della ragione;
Ispirandosi alle eredità culturali, religiose e umanistiche 
[sottolineatura mia] dell’Europa, i cui valori, sempre presenti nel suo patrimonio, hanno ancorato nella vita della società il ruolo centrale della persona, dei suoi diritti inviolabili e inalienabili e il rispetto del diritto;
Convinti che l’Europa, ormai riunificata, intende proseguire questo percorso di civiltà, di progresso e di prosperità per il bene di tutti i suoi abitanti, compresi i più deboli e bisognosi;
Persuasi che i popoli dell’Europa, pur restando fieri della loro identità e della loro storia nazionale, sono decisi a superare le antiche divisioni e, uniti in modo sempre più stretto, a forgiare il loro comune destino;
Certi che, «unita nella diversità», l’Europa offre loro le migliori possibilità di proseguire, nel rispetto dei diritti di ciascuno e nella consapevolezza delle loro responsabilità nei confronti delle generazioni future e della Terra, la grande avventura che fa di essa uno spazio privilegiato della speranza umana.”

LE RADICI DELLA CHIESA

            E’ da qui credo si debba partire per avviare il discorso. Culturalmente, a parte la Bibbia certamente con radici ebraiche, la Chiesa affonda le sue radici nella cultura classica della Grecia (meglio: rappresenterà uno sviluppo degenerato della filosofia greca: platonica, stoica, pitagorica), di Roma, di mistiche orientali e dell’antico Egitto (se si leggono gli scritti dei primi autori cristiani e li si confrontano con i contemporanei ci si rende conto dell’abisso di ignoranza che intercorre). Se si legge  Paolo (in origine: Saulo), giudeo colto (conosceva il greco, fatto importante per la successiva predicazione anche se sfortunata, ad esempio, in Atene) della diaspora ellenistica, si capisce bene come questo patrizio  misogino di Tarso (città dell’Anatolia sud-orientale, la più vicina a tutte le religioni misticheggianti: Mitra (1), Adone, Osiride, …)  abbia cambiato l’originale messaggio evangelico costruendo una Chiesa non cristiana ma paolina (2). Una chiesa che rappresenta una sorta di ellenizzazione del giudaismo con reciproche corruzioni provenienti dal misoginismo di Paolo e dal misticismo orientale. Si pensi alle ossessioni di Paolo relative a donne e sesso: mai si troveranno rifiuti o emarginazioni di un qualche tipo nei racconti evangelici. Vale la pena ricordare che i Vangeli furono circa 60 ma le gerarchie della Chiesa, nel Concilio di Nicea del 325, decisero che andavano bene solo i 4 che conosciamo, considerando gli altri apocrifi, cioè tenuti nascosti, anche se scritti da apostoli (3)  E neppure vi si troveranno tracce di ascesi e mortificazione del corpo  (derivazione da quelle religioni dell’Asia Minore) che pure saranno la gioia di Paolo. La stessa costruzione di Maria, madre di Gesù, donna perfetta, da esempio costante per tutte le altre donne, è esagerata almeno rispetto alle volte che  Gesù la nomina nei quattro Vangeli canonici: Gesù si rivolge a lei per quattro volte, tre chiamandola donna ed una chiamandola madre.  Ma poi Maria viene mutilata dei Vangeli che parlano della sua giovinezza, del suo essere precocissima, aristocratica, ricchissima e colta tanto da dialogare alla pari con i sacerdoti del Tempio (Libro sulla natività di Maria; Protovangelo di Giacomo; …). Si venera la madre di Maria, Sant’Anna, ma i Vangeli canonici non ne parlano, solo quelli apocrifi (Protovangelo di Giacomo, Vangelo dello Pseudo Matteo ed i precedenti citati sulla giovinezza di Maria) Gesù parlava con tutti ed anche (soprattutto direi) con le donne. Paolo inventa veli ed intima alle donne di tacere nelle riunioni ( “Come in tutte le comunità di fedeli, le donne nelle assemblee tacciano” – 1 Cor. 14, 34 -) e di restare sottomesse. Paolo squalifica il matrimonio: esso è comunque necessario per la mera soddisfazione degli istinti sessuali maschili (“voi mogli siate sottomesse ai mariti, come si conviene al Signore” – Col. 3, 18 -). E l’abnorme dilatazione del culto di Maria proviene proprio da lì. Io non ho contato le Madonne italiane ma in Spagna se ne venerano 55.000 (Ramos Perera, Las creencias de los españoles: la tierra de Maria Santisima, Mondadori, Madrid 1990. E’ bene notare che in Spagna la Mondadori pubblica questi libri e qui no!). Ma Paolo fa di più: prepara il cristianesimo ad essere il sostegno di ogni potere politico. Egli infatti (in questo solo in accordo con Pietro) si rivolge a tutti gli oppressi ed in particolare agli schiavi intimando loro di obbedire sempre al padrone (“Schiavi, obbedite ai vostri padroni secondo la carne con timore e tremore, con semplicità di spirito come a Cristo” – Ef. 6, 5/8 -) e, più in generale, al potere costituito (“Ciascuno sia sottomesso alle autorità costituite poiché non c’è autorità se non da Dio, e quelle che esistono sono stabilite da Dio. Quindi chi si oppone all’autorità, si oppone all’ordine stabilito da Dio” – Rm. 13, 1/7 -). E’ ancora Paolo che trasforma il messaggio di Gesù nella sua morte-resurrezione come redenzione degli uomini peccatori; sparisce completamente tutta la predicazione del Cristo con una operazione macabra che per nulla si concilia con i Vangeli che Paolo non poteva conoscere e che comunque dedicano poco spazio alla morte-resurrezione di Gesù, risultando inoltre in completo contrasto tra loro (ma Gesù è morto in croce dopo solo sei ore? senza che gli spezzassero le gambe come agli altri due? e perché a seppellirlo non sono i discepoli ma uno sconosciuto Giuseppe che pagherà per farlo? perché i discepoli e Maria restano convinti che il corpo di Gesù sia stato portato via? e perché viene considerata diceria  il furto del corpo mentre la sua resurrezione viene creduta? perché fino al terzo secolo era un optional credere o no alla divinità di Cristo, mentre poi fu imposto come un dogma?).   

            Arriviamo così al 2° secolo, alla massima espansione dell’Impero, al riconoscimento di tutti come cittadini romani, all’invasione di Roma da religioni e da filosofie esoteriche, tra cui la cristiana, ora riconosciuta come tale. E, purtroppo, si passa dalle repressioni alle persecuzioni. Gli stessi cristiani ammetteranno che, in un clima di tolleranza totale verso tutte le religioni, furono loro stessi a non accettarsi come UNA tra le altre religioni, furono loro stessi a rivendicare la loro volontaria segregazione accompagnata da una opposizione decisa al potere. Da qui nacque la repressione che poi diventò persecuzione. Quando ancora non vi era persecuzione, l’imperatore-filosofo Marco Aurelio sosterrà che i cristiani sono esempio di ciò che non occorre fare, dei caparbi non guidati dalla ragione. E, ancora in questo secolo, inizieranno  le eresie, cioè le deviazioni dal retto pensiero che sarà deciso dalle prime gerarchie che si andavano affermando, da corporazioni che faranno del cristianesimo un insieme chiuso, imponendo dogmi e decidendo arbitrariamente ciò che è cristiano e cosa no. Seguire tutte le eresie e le successive persecuzioni contro di esse è impresa impossibile(4), basti solo citare le principali, tra cui le eresie gnostiche, di Marcione e Montano del II secolo; quella di Mani del III secolo; quella di Ario del IV secolo; quella di Nestorio del V secolo; …….. con un lunghissimo eccetera fino ad oggi. E’ utile anche ricordare che il primo eretico, nel senso che i cristiani attribuirono a tale termine, fu proprio lo stesso Gesù!

LA CHIESA E L’IMPERO DI ROMA

            I primi cristiani arrivano a Roma confusi con i giudei. Una sottile ma importante divisione verrà fatta ancora da San Paolo quando, con la sua predicazione ai gentili, originò le due anime del cristianesimo: quello giudaizzante (più ristretto ad una predicazione tra giudei, portatore della vera e propria tradizione ebraica) e quello ellenizzante (colto, universale, disposto ad ogni compromesso per accedere al potere). Queste due anime si scontrarono con estrema violenza per secoli e, per quel che ci raccontano Svetonio, Tacito (che ancora non distinguono i cristiani dagli ebrei) e Plinio il Giovane (che solo nel 112 ci darà informazione dettagliata dei cristiani come entità separata dai giudei) sarà per questi motivi che inizieranno ad essere espulsi e repressi (Svetonio racconta che Claudio li cacciò – tra il 41 ed il 54 – perché, sobillati da Cresto, si azzuffavano continuamente: Judaeos impulsore Chresto adsidue tumultuantes, Roma expulit. Ancora Svetonio racconta che sotto Nerone – tra il 54 ed il 68 – i cristiani erano considerati una razza di gente portatrice di una superstizione nuova e malefica: Christiani, genus hominum superstitionis novae ac maleficae. Tacito – nelle Storie, fine primo secolo – , che si riferisce ancora ad ebrei, dice di loro che disprezzavano le religioni dei vari popoli: spretis religionibus patris e, con esse, anche Roma. Ambedue comunque si riferiscono sempre a repressione di tumulti, a continue lamentele dei cittadini romani, a riti magici che mettevano in gioco il sangue e la carne e superstizioni malefiche, alla violazione della legge di Roma nel non rispetto delle sue leggi, all’unica religione intollerante verso tutte le altre. La repressione non era contro un dio ma contro i comportamenti tanto che analoga repressione fu esercitata, ad esempio,  contro i celti (a cui fu vietata la ferocia della religione druida).  Ma poi, pian piano, non avrà neppure senso parlare di cristiani come di una sola entità. In breve tempo fioriranno (è un modo di dire) un’infinità di gruppi che si definiranno tali, ciascuno con le sue buone ragioni, tanto che, molto presto, saranno proprio i cristiani a chiedere interventi del potere imperiale contro altri cristiani (naturalmente definiti eretici). Occorre comunque dare un cenno almeno a due correnti principali che si andavano delineando nell’universo cristiano e che in qualche modo si sovrapponevano (anche se non completamente) con le due anime, la giudaizzante e l’ellenizzante, di cui ho parlato all’inizio del paragrafo, quella di una comunità di coscienze libere e quella di una comunità e quindi Chiesa di chierici, anche peccatori, ai quali soli competesse giudicare i laici. La cosa ebbe degli esiti anche nel concilio di Iliberris (Elvira, presso Granada) del 305. In esso si ribadì che impartire il perdono tocca alla Chiesa e non alle coscienze libere perché non c’è salvezza fuori dalla Chiesa. Quindi contro i puri e gli intransigenti vinsero i fondamentalisti che delineavano così la Chiesa che oggi conosciamo, quella di clero e laici, di liturgie, di sacramenti, di dogmi, di fasti e lussi. E, di conseguenza, anche Gesù si faceva sempre più piccolo per sparire via via all’orizzonte. Riporto solo la testimonianza del vescovo greco Cipriano (metà del III secolo), allievo dello scrittore cristiano Tertulliano che, con certa preoccupazione, descrive il modo di essere dei nuovi cristiani: “Tutti erano intenti a fare incetta di averi, dimentichi di quanto avevano fatto i cristiani al tempo degli apostoli … , ardevano di brama insaziabile di ricchezze, ; morta nei sacerdoti la pietà  della religione, la fedeltà e l’integrità nei diaconi, non più carità nella vita dei cristiani, non più disciplina nei costumi“. Si sta creando la mutazione in cristiani corrotti, cioè  pronti ad assumere il potere, potere che ormai non è più romano in senso stretto ma è ormai diventato multietnico. Ma occorrerà passare appunto per le persecuzioni poiché il potere, e lo dimostreranno gli stessi cristiani più avanti nel tempo, è sempre potere!!!

            La Chiesa, quella fondamentalista dei chierici che giudicano i laici (accomodante con le persecuzioni e tesa verso il potere) e non l’altra quella dei puri e intransigenti (che non avevano mai ceduto di fronte alle persecuzioni e che si occupavano solo dell’integrità della loro fede),  si afferma a Roma mediante un patto ferreo con il potere politico di Costantino. La favola della vittoria di Costantino su Massenzio con la visione del “in hoc signo vinces” è vergognoso si trovi ancora in tutti i libri di una scuola che vorrebbe e dovrebbe essere laica. Certo che i sogni dei potenti possono anche fare storia e, tristemente, anche la religione fa storia quando pretende di certificare i sogni dei potenti. Sta di fatto che nel 313 Costantino fece sapere, tramite Licinio, al governatore della Bitinia che i cristiani sarebbero stati tollerati se avessero tollerato l’autorità dell’imperatore (la cosa fu concordata prima a Milano e per questo il tutto fu pomposamente chiamato Editto di Milano). Tale scelta di Costantino è, così come si produsse, una scelta laica e, in quanto tale, anticristiana. Purtroppo in meno di un secolo si rivolterà contro tutti i non cristiani poiché la libertà di culto sarà garantita solo agli intolleranti monoteisti (?) cristiani. Nel 380 infatti l’imperatore Teodosio emanò l’Editto De fide catholica in cui si diceva: “Tutti i popoli governati dalla nostra clemenza pratichino la religione tramandata ai romani dal divino apostolo Pietro” e poiché “giudichiamo tutti gli altri dementi ed insani” stiano attenti perché su di essi si abbatterà la vendetta divina e la punizione imperiale. Dopo l’editto  di tolleranza di Costantino i primi atti del potere congiunto furono intolleranti, ci si scagliò infatti con estrema durezza contro i cristiani puri e  intransigenti. I vari concili che seguirono servirono per iniziare ad allontanare e perseguitare ogni dissidente e per fissare norme e dogmi. Nel concilio di Arles del 314 si dettò ai fedeli l’obbligo di convivenza con l’Impero dichiarando doveroso il servizio militare al quale precedentemente molti cristiani preferivano il martirio. Nel concilio di Ancyra (Ankara), ancora nel 314, si iniziò un elenco di peccati e di pene e si cominciò a sproloquiare di pene contro l’infedeltà coniugale e l’omosessualità. A Neocesarea nel 315 si discusse della grazia divina a cui occorreva affidarsi mentre si discuteva della corruzione del clero e della poligamia. E’ d’interesse notare che la Chiesa si ritrova ora in casa ciò che aveva combattuto nei “pagani”. Del concilio di Nicea (325) parlo altrove. Nei concili di Capua e di Milano del 390 verrà condannato alla  fustigazione il monaco Gioviniano che, contro san Gerolamo, negava la verginità di Maria (Agostino si arrovellerà molto sulla cosa e deciderà che Gesù era nato da un orecchio di Maria!). Nei concili di Cartagine del 397 e 398, nei quali Agostino era presente, la donna fu dichiarata inabile a battezzare e ad essere maestra degli uomini. Nel concilio di Toledo del 400 si affermò quanto sostenuto da Paolo e Pietro sugli schiavi: “I liberti e gli schiavi non siano ammessi agli ordini sacri, se all’onestà della loro vita non si aggiunga il permesso del padrone“. M. A. Manacorda osserva con grande opportunità. “Chissà come a nessuno era venuto in mente di richiedere l’onestà ed i permessi degli schiavi per i padroni“. Riguardo a questioni più generali, la cultura di Roma viene fatta propria dalla Chiesa. Di più: è Costantino a dettare condizioni anche teologiche alla dottrina della Chiesa, fino ad arrivare alla codificazione della Trinità (di immediata tradizione Egizia) nel Concilio di Nicea ed alla santificazione della madre, Santa Elena, una concubina del padre che allietò alcuni suoi giorni in una osteria dei Balcani e che fu poi ripudiata. A Nicea, invocando la propria fondazione ad opera di un Dio, la Chiesa si poneva come potere teocratico, alla pari di quello imperiale, al di sopra dei suoi stessi fedeli, cui imponeva cosa dovessero credere alla lettera (si pensi al dogma della Trinità, appunto). Il cristianesimo, divenuto cattolico, altro non è che la continuazione del paganesimo  nei suoi aspetti peggiori, l’autocrazia del potere e della stupidità popolare (ed oggi abbiamo buona mostra di ambedue le cose con la stupidità che cresce in modo insopportabile). Ma il concilio di Nicea decide altre cose fondamentali per la Chiesa e per la sua cesura con Gesù: lo Spirito parla per bocca della Chiesa; il vescovo di Roma, successore di Pietro è capo e principe di tutti i patriarchi (pur non essendo ancora il Papa). La definitiva e completa ascesa della Chiesa al potere avverrà quando Costantino trasferirà la capitale da Roma a Costantinopoli, lasciando Roma alla Chiesa, al nuovo potere, ormai, del papato (qui la Chiesa costruirà il falso della donazione dell’Impero da parte di Costantino al Papa con documento contraffatto datato marzo 315 ma realizzato da Sua Santità Stefano II tra il 752 ed il 757). C’è chi dice che il Papa rappresenta Cristo in Terra. FALSO! Egli rappresenta il potere dell’Impero o il Potere e basta!

            Le cose accennate si possono (e si dovrebbero) utilmente approfondire in una bibliografia vastissima ed esaurientissima, tra cui: Mario Alighiero Manacorda, Cristianità o Europa (Editori Riuniti, 2003), Karlheinz Deschner, Il gallo cantò ancora (Massari, 1998), La croce della Chiesa (Massari, 2000), Pepe Rodriguez, Verità e menzogne della Chiesa cattolica (Editori Riuniti, 1999) e nel Vol. 1 (si tratta di 10 volumi!) di Karlheinz Deschner, Storia Criminale del Cristianesimo(Ariele, 2000). A me interessava solo dire che anche la parte originale del Cristianesimo di derivazione ebraica, quella del Nuovo Testamento, sparisce quasi subito dalla storia della Chiesa riducendosi a riti comuni a molte altre religioni, per di più con la reintroduzione del politeismo e dell’idolatria attraverso il culto dei santi, con annessi angeli e diavoli (anche qui si mostra il classismo della Chiesa: solo il 5% dei santi proviene da classi povere; mentre il 17% proviene dalla media borghesia ed addirittura il 78% da ricchi e nobili. Quando si dice che i disgraziati lo sono per volere di Dio!). Ogni santo esaudisce i desiderata di una funzione o di una parte del corpo. E, nonostante il vecchio Secondo Comandamento (allegramente cassato dalla gerarchia) lo proibisse espressamente: “Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù in cielo …“, i santi sono immortalati in immagini, statue e dipinti per maggiore auge dell’idolatria cristiana (ed anche per aumentare gli introiti). Vi è un libro che discute ampiamente il trasferimento dei santi pagani in santi cristiani: Juan G. Atienza, Los santos paganos, Robin Book, , Barcelona 1993; per leggere invece dei comodi aggiustamenti sui biblici dieci comandamenti, vedi: http://www.disinformazione.it/diecicomandamenti.htm).

            C’è poi un inoltre molto pesante, quello relativo all’azione distruttiva che le gerarchie ecclesiastiche iniziano contro tutto il portato della cultura classica di provenienza greca. Nel 404, praticamente il primo Papa, Leone I, detto Magno, decretò che i libri dichiarati eretici, anche se di santi apostoli di Gesù, fossero “non solo proibiti, ma completamente distrutti e dati alle fiamme“. Si bruceranno e distruggeranno libri come accadde emblematicamente e clamorosamente ad Alessandria d’Egitto. Quella biblioteca fu assaltata nel 415 da cristiani armati di conchiglie appuntite arringati dal patriarca Cirillo (un propugnatore di Maria, anche attraverso la corruzione dei delegati,  nel Concilio di Efeso, naturalmente fatto santo, anche per aver espulso gli ebrei da Alessandria ed averne saccheggiato i templi) che la diedero alle fiamme; la sua direttrice, la bella Ippazia, la più grande matematica e filosofa dell’antichità, fu letteralmente fatta a pezzi. Si assaltarono poi tutti i templi non cristiani per ordine dei figli di Teodosio. La peggiore intolleranza della storia in nome di Gesù. Il fatto è che la gran maggioranza dei cristiani ignora, è un gregge, e come tale non ha strumenti per giudicare e soprattutto per scegliere. Vennero poi le invasioni barbariche, tutte di orde di cristiani (meno Attila), anche se nessuno lo dice. Qui Dio ha avuto molti problemi per scegliere con chi schierarsi …  Se abbiamo recuperato, durante Umanesimo e Rinascimento, i testi, le opere fondamentali del passato greco-romano lo dobbiamo all’Impero Romano d’Oriente che quelle opere conservò anche grazie agli arabi che successero a tale impero.

            Intanto seguivano le disquisizioni sull’infallibilità del Papa: Giovanni XXII ( 1316- 1334) dice che questa affermazione è opera del diavolo. Adriano VI (1522-1523) è sulla stessa strada. I francescani, eterni giullari di Dio,  invece dicevano che il Papa è infallibile. La cosa fu risolta da Pio IX, che già aveva stabilito il dogma dell’Immacolata Concezione (Maria concepita senza peccato originale, lo dico perché moltissimi cattolici non lo sanno!) nel 1854. Pio IX decretò che il Papa è infallibile costruendo così la più ridicola tautologia della storia!

LA CULTURA ARABA

            Tagliando, anche qui, i giudizi con l’ascia, mentre il Pontefice di Santa Romana Chiesa, che mimava il suo essere dal Pontifex romano, ricreava una pantomima dell’Impero portando l’Italia a livelli infimi di ignoranza e povertà, l’altra parte dell’Europa, quella più occidentale che era stata vivificata dalla conquista araba, viveva momenti di massimo splendore ed avanzamenti tecnologici legati al massimo culto delle lettere ed arti. Questo felice momento di integrazione di popoli e di religioni, con la massima tolleranza per tutti, fu ancora interrotto dall’avanzata stracciona delle truppe cristiane di Fernando ed Isabella: cacciati ebrei, arabi e gesuiti in nome della maggior gloria dell’oscurantismo. Nel 1492 si completava, con la Reconquista, la normalizzazione europea (5). La Chiesa continuava e rafforzava i suoi legami con il potere: da questo momento nobiltà e clero divennero un binomio indissolubile di potere e blocco di ogni istanza di innovazione e progresso sociale. 

            Intanto con le Crociate si era iniziata la politica criminale di assalto ad altre civiltà e cultura in nome della cristianità e  … dei commerci nel Mediterraneo. Anche qui non dico nulla rimandando a vari siti internet (6) ed a tanti libri che ormai raccontano queste vicende al di fuori dell’ortodossia cristiana tra i quali: Amin Maalouf, Les Croisades, vues par les arabes, Jean Claude Lattés, 1983).

            Una delle ricadute dalle Crociate fu l’ennesima vergogna del commercio delle reliquie al quale  la Chiesa non solo non si sottrasse ma ne divenne protagonista. Un cenno a tale vicenda si trova in: http://www.fisicamente.net/SCI_FED/index-77.htm . Come del resto la Chiesa è sempre stata dalla parte delle magie ed alchimie varie ( http://www.fisicamente.net/SCI_FED/index-76.htm ). 

GLI ORDINI MONASTICI (E MENDICANTI)

            Nascono e si svilupperanno tra il III e V secolo e non rappresentano certo una novità del cristianesimo; anche in Oriente vi erano comunità monacali non cristiane. Spesso le comunità monastiche sono indicate come simbolo di purezza ed ascetismo. Sarà pure così ma si tratta altrettanto certamente di rifiuto delle comunità umane esistenti, di voler affermare una perfezione che si distingue, tanto che ai monaci spesso si associarono eresie. La fuga dal mondo dei monaci era comunque anche fuga dalla Chiesa per una esigenza di vita morale superiore. Personalmente non condivido l’isolarsi dal mondo e non amo le sette monacali che si sono costituite nei secoli. Salvo una, per gli enormi meriti filosofici che ha avuto: la comunità benedettina. In epoca in cui il platonismo era diffuso soprattutto ad opera dell’esoterico cristianesimo del II e III secolo (Plotino & Co) e conseguentemente le sole attività umane degne di considerazione erano quelle del pensare, l’irrompere del messaggio Ora et Labora, regola di San Benedetto (7), è assolutamente rivoluzionario. E’ la prima volta da centinaia di anni che il lavoro manuale riacquista piena dignità essendo addirittura posto al livello dell’attività intellettuale. Le comunità benedettine saranno quelle che copieranno e conserveranno i vari testi classici da diverse provenienze (tutte arabe ma o dalla Spagna o dall’impero romano d’Oriente, dopo la caduta di Costantinopoli). Fatto non da poco, non saranno associate alle vergogne dell’Inquisizione, alle quali accederanno i giullari francescani (in relazione a questi ultimi c’è da dire che il loro ordine stentò molto ad essere approvato dalle gerarchie: un ordine povero faceva paura soprattutto per quanto aveva rappresentato Fra Dolcino (8) ) . Ma Francesco scongiurò ogni pericolo affermando che la povertà non doveva essere della Chiesa ma solo del suo ordine. Approfitto dell’occasione per dire che tra i vari ordini esiste anche quello dei domenicani che si autodefinirono i cani da guardia della Chiesa, a buon diritto essendo i più feroci inquisitori.

            Naturalmente, data la dignità del lavoro riscoperta da Benedetto, non mancarono coloro che teorizzassero di nuovo il ritorno alla contemplazione. In particolare San Tommaso sostenne che tutti dovevano lavorare, tranne i preti. San Tommaso, lo stesso che, proprio perché imbevuto di aristotelismo, sostenne che sembrava impossibile che Gesù fosse asceso al cielo poiché, dato che i cieli sono cristallini, non si intravedono buchi in essi (al di là di San Tommaso, resta comunque un problema mai risolto: dove risiederebbero i corpi di Gesù e di Maria ? in quale entità materiale esistente in cielo?). Lo stesso Tommaso che, per non fare torto a tutta una intera e consolidata tradizione, affermerà che la schiavitù deve essere accettata di buon grado dagli schiavi. Al di là di San Tommaso, resta comunque un problema mai risolto: dove risiederebbero i corpi di Gesù e di Maria ? in quale entità materiale esistente in cielo?

            Una piccola nota a margine. San Benedetto da Norcia aveva fondato il suo primo monastero (protocoenobio) a Subiaco dove viveva in un eremo insieme ad alcuni monaci (9). Quell’esempio di ascetismo convinse il clero di Subiaco ad eliminarlo mediante avvelenamento. Scoperta la cosa, san Benedetto abbandonò Subiaco e si rifugiò a Montecassino dove fondò un nuovo eremo.

LA STAMPA. LA BIBBIA VIETATA. LA RIFORMA

            L’invenzione della stampa a caratteri mobili, altra grande scoperta del tardo Umanesimo (1450)è attribuita al tipografo tedesco Johann Gutemberg. A noi interessa parlare di questa fondamentale scoperta per sottolineare il fatto che essa permise una rapida diffusione delle conoscenze. Credo tutti sappiano che il primo libro stampato con questo sistema fu la Bibbia ma non credo tutti sappiano che la Bibbia era uno dei libri che era all’Indice (Index librorum prohibitorum,), la Chiesa aveva proibito la libera lettura della Bibbia proprio perché resasi conto del fatto che il libro era estremamente violento ed osceno (10). Il Sinodo di Tolosa del 1229 aveva infatti stabilito: “Ai laici non è consentito il possesso né dei libri del Vecchio Testamento né di quelli del Nuovo Testamento” e, per buon peso, il Regolamento ecclesiastico di Papa Giulio III (1550-1555) aveva addirittura affermato: “... darsi da fare in tutti i modi e con tutte le forze, affinché a nessuno venga consentita né oggi, né in futuro, la lettura, anche solo frammentaria del Vangelo…”. Erano estremamente avveduti coloro che insistevano su tali divieti. Sapevano bene che la conoscenza è foriera di gravi conseguenze. Una di esse fu che la lettura diretta della Bibbia da parte dei fedeli fu tra i motivi della Riforma protestante.

            Osservo a parte che la stampa a caratteri mobili fu introdotta in Italia ancora dai benedettini ed il primo libro fu stampato in Italia nel monastero benedettino di Santa Scolastica, a Subiaco.

IL RINASCIMENTO ED OLTRE

             Intanto Lorenzo Valla, frugando nella Biblioteca del Laterano, nel 1440 dimostra che l’atto di donazione di Costantino a Silvestro I, patriarca di Roma, dei territori di Roma e del Lazio, alla Chiesa è un falso risalente all’epoca di Carlo Magno (De falso credita et ementita Costantini donatione, 1440). Valla pubblicò questo risultato nel 1519 per paura di essere giustiziato ma la Chiesa, che già lo aveva accusato di eresia, riconobbe il falso solo nel XIX secolo (tra l’altro Valla affermò che l’istintiva inclinazione dell’uomo al piacere non è in contrasto con la morale cristiana e criticò duramente il celibato degli ecclesiastici, celibato che continuava ad essere affermato perché le gerarchie non intendevano mettersi a carico anche le famiglie dei curati). Conseguenza di questo falso documento fu che un mare di beni affluirono nelle casse della Chiesa. Ed oggi, invece di riavere indietro il maltolto, dobbiamo pagare ancora questa gerarchia parassita (11).

            Ma la cristianità si rifà subito con la scoperta dell’America, con l’oro proveniente dal genocidio del 90% dei nativi americani in nome appunto di Santa Romana Chiesa e per maggior gloria di Dio, con l’ostensione di quella croce su cui sarebbe morto l’innocente Gesù (12). Si salvarono all’inizio i disgraziati nativi perché qualche teologo aveva azzardato che non avessero anima. Ma quando qualcun altro, per amore di Dio, affermò che quei felici ignudi erano con anima, … beh, fu la loro fine. L’oro pagò ogni splendore di corti e di curie. Il Rinascimento ed il Barocco italiano ed olandese provengono da lì. Ma ancora alcuni gesuiti tentarono di educare quei miserabili. Le Missioni sul Paranà sono un esempio stupendo di cosa si sarebbe potuto fare e di cosa non si fece. Carlo III di Spagna (il sovrano illuminato!), in accordo con le gerarchie vaticane,  ordinò il massacro degli indigeni che, con la loro presenza, impedivano o ostacolavano il commercio degli schiavi e la schiavitù è solo un altro settore di vergognose politiche delle cattedre di San Pietro.

            Chiesa e potere regale. Clero e nobiltà. Si pensi alle grandi monarchie, quella spagnola, quella inglese, quella francese, quella germanica, quella russa, … Sempre indissolubili, con qualche povero parroco o frate a vera difesa dei bisognosi, come foglia di fico…                                                                                                          

LA RIVOLUZIONE FRANCESE

            Alla fine del Settecento si segnò la vera rottura con l’indegna tradizione oppressiva ed oscurantista. Fu il momento in cui, proprio contro quel binomio oppressivo (nobiltà e clero), si affermò il Cittadino in nome di Libertà, Eguaglianza e Fraternità. Si gettarono le basi della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo, si iniziò il processo che ha portato all’Europa Unita. Tutto questo nonostante il Clero che ha continuato e continua con Restaurazioni di ogni tipo. Ogni momento che ha scandito l’oppressione delle aspirazioni elementari di tutti i popoli, ha visto la Chiesa schierata con l’oppressore, in Francia come in Spagna, come in Russia. Le complicità di Pio XII con il nazifascismo (Mussolini, Franco e Salazar particolarmente); le aperture di Giovanni Paolo II a Pinochet … ed un lungo eccetera.

            Legittimo che la Chiesa faccia la sua politica. Legittimo che i popoli ed i governi facciano i laici e dicano che l’emancipazione dell’uomo è avvenuta nonostante la Chiesa e, molto spesso, contro la Chiesa.

PER BUON PESO: INQUISIZIONE E DINTORNI

            Non si può dire che hanno scherzato. Le cose erano maledettamente serie e, senza la Rivoluzione Francese, sarebbero proseguite a ritmi frenetici fino ad oggi: il rosario dei crimini della Chiesa è veramente infinito (13)

            L’Inquisizione era nata nel XIII secolo per combattere le numerose Eresie (per leggere delle Eresie delle gerarchie Vaticane, vedi: http://www.disinformazione.it/eresiechiesa.htm) tra cui quelle che predicavano la povertà della Chiesa (dolciniani e svariati altri)(14). Fu poi raffinata, strutturata ed organizzata prima dal prete catalano Eymerich che ne fece un vero strumento oggettivo di oppressione del dissenso e quindi dal domenicano Bernard Gui che, in una Appendice al suo libro, descrive con compiacimento e orrido sadismo l’esecuzione di Dolcino e della sua donna, Margherita (“Detta Margherita fu tagliata a pezzi sotto gli occhi di Dolcino; poi costui fu a sua volta tagliato a pezzi. Le ossa e le membra dei due suppliziati furono gettati tra le fiamme, assieme ad alcuni dei complici: era il meritato castigo per i loro crimini“). Insieme a una grande quantità di poveri disgraziati che cadevano sotto i tribunali cristiani, finendo con teste tagliate o abbrugiati vivi (senza spargimento di sangue, espressione altamente ipocrita utilizzata dalla Chiesa), perché dovevano essere espropriati dei loro beni; insieme ancora a miserabili ignoranti e superstiziosi che cadevano per stregoneria (15); insieme poi agli ebrei deicidi; insieme infine a veri dissidenti (eretici) all’interno della Chiesa stessa; insieme a tutti questi (e non per fare graduatorie di alcun tipo) caddero decine di migliaia di persone colte, delle persone più evolute ed aperte, dei filosofi, degli scienziati, delle più belle menti del Rinascimento e Barocco che non è il caso qui di ricordare. L’antologia Eretici italiani del Cinquecento di Delio Cantimori per i tipi della Sansoni può essere cenno sufficiente. Una cosa però non può essere sottaciuta: i martiri della Chiesa sono stati contati dalle più disparate fonti. Origene, il figlio di un martire, parla di “un numero piccolo e facilmente contabile“; Drews, in un ampio ed approfonditissimo studio, ha calcolato che il numero complessivo dei martiri durante tutti i tre secoli delle persecuzioni non supera il numero di 1500 (si consideri che in periodo medievale i cristiani sterminarono lo stesso numero di ebrei anche in un solo giorno) (16). Ebbene i caduti sotto i tribunali dell’Inquisizione furono centinaia di migliaia (17), contando sia quelle della Chiesa pre Riforma sia quelle della Chiesa post Riforma e riformata (Calvino e Lutero bruciavano persone con lo stesso entusiasmo di San (Sic!) Roberto Bellarmino, noto principalmente per Bruno, Campanella e Galileo oltreché per il fatto che, alla sua morte, il suo corpo fu fatto a pezzi e distribuito ai fedeli come orrida reliquia). In ogni caso la difficoltà del conto nasce dagli archivi misteriosamente spariti, incompleti e dalla completa indisponibilità delle chiese a farci conoscere i documenti o a permettere ricerche nei loro caveau (18)

            E cosa dire delle migliaia di uccisioni di Pio IX negli Stati della Chiesa ? Di quel Papa che non voleva saperne di rinunciare al potere temporale e che governava una delle città più corrotte della storia con l’enorme ed oscena pletora della nobiltà nera che ancora oggi imperversa e sta dietro svariati tentativi di golpe essendo proprietaria di beni terrieri di valore incalcolabile che non si possono toccare? Di quel Papa che, in accordo con la tradizione ecclesiastica, permetteva a cardinali e vescovi di avere figli sparsi per il mondo, con il solo inconveniente di chiamarli nipoti e di farli adottare da famiglie compiacenti (perché ben foraggiate) nei paesini dei dintorni di Roma, dove la principessa di turno ed in attesa era nominata badessa di tal convento fino al termine dei nove mesi? Di quel Papa che, nel Sillabo (19), sostenne che erano gravi errori: la libertà di scegliere una religione, la libertà di pensiero, la democrazia; secondo il quale  l’istruzione doveva rimanere tassativamente in mano alla chiesa ed il socialismo ed il comunismo erano delle pestilenze? Quasi quasi viene nostalgia della Taxa Camarae di Leone XIII (20)! Taxa comunque figlia dell’invenzione mercimoniale del Purgatorio (indulgenze!) fatta nel secolo XIII (21)Il Papa che era contro ogni modernità e, naturalmente, contro ogni forma organizzativa dei lavoratori; il Papa che passa il testimone (dopo una parentesi in cui un paio di Papi permisero ai cardinali di salutare romanamente) al filonazista Pio XII (vedi: J. Cornwell, Hitler’s Pope. The Secret History of Pius XII, Penguin Groop, London 1999), al Papa della scomunica ai lavoratori organizzati (22).

            Viene da dire che le radici sono ben salde se hanno continuato a dare questi frutti. (23)

GLI ULTIMI FRUTTI DA TANTE RADICI

            La Chiesa è sempre schierata con i potenti per l’oppressione dei popoli. Emblematici sono un paio di episodi che riguardano questo Papa integralista e reazionario.

            Egli tollera le blasfemie di un Baget Bozzo e consimili dopo aver costretto al silenzio la Teologia della Liberazione ed aver cacciato dalla Basilica di San Paolo Dom Franzoni, l’abate benedettino schierato con gli emarginati della terra. Alcuni dei silenziati da questo Papa sono i seguenti:
Tissa Balasurya: teologo cingalese, prima scomunicato, poi riammesso nella Chiesa, sostenitore dell’inculturazione e di tesi non ortodosse sull’immacolata concezione (per maggiori informazioni, in inglese, clicca qui).

Leonardo Boff: francescano brasiliano, fondatore della «Teologia della Liberazione». Nel 1985 la Chiesa lo costrinse al silenzio (per maggiori informazioni, in inglese, clicca qui).

Paul Collins: teologo e scrittore australiano, è stato costretto ad abbandonare il sacerdozio dopo essere stato messo sotto inchiesta dalla Congregazione per la Dottrina della Fede a causa delle sue opinioni sull’infallibilità del papa e dello strapotere della curia vaticana.

Charles Curran: sacerdote statunitense, per le sue opinioni non allineate sulla dottrina cattolica in materia sessuale perse nel 1987 la cattedra di Teologia Morale all’Università cattolica di Washington.

Eugen Drewermann: sacerdote, psicoterapeuta e scrittore tedesco, gli viene revocata la facoltà di insegnare presso la cattedra di Teologia e Storia delle Religioni dell’Università di Paderborn. Si è autosospeso.

Jaques Dupuis: gesuita belga, sostenitore anch’egli dell’inculturazione: da due anni sotto inchiesta, e privato della facoltà di insegnare (per maggiori informazioni, in inglese, clicca qui)

Jaques Graillot: vescovo francese, vicino ai poveri ed agli immigrati, viene rimosso nel 1995 dalla sede di Evreux e spostato alla sede di Partenia: una diocesi algerina inesistente. Si è costituito allora un movimento internazionale di solidarietà verso il vescovo, di cui si trova traccia al sito http://www.partenia.org/ita/index.htm.

Jeannine Gramick: suora scolastica statunitense, fondatrice con padre Nugent di New Ways Ministry, un progetto pastorale rivolto a gay e lesbiche. Diffidata dal Vaticano a svolgere qualsiasi azione «che coinvolga persone omosessuali».

Joseph Imbach: frate minore francescano di origine svizzera, teologo, anch’egli posto sotto inchiesta dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. L’accusa: aver pubblicato un libro nel quale assume una posizione «scettica» sui miracoli descritti nel Nuovo Testamento.

Hans Kung: teologo svizzero, liquidato dalla cattedra di Teologia all’Università di Tubingen per aver messo in dubbio il dogma dell’infallibilità della Chiesa.

Luigi Lombardi Vallauri: professore italiano, esonerato dall’insegnamento presso la cattedra di Filosofia del Diritto all’Università cattolica di Milano per aver espresso opinioni non allineate sul magistero papale e sul concetto di una «pena eterna» comminata da dio. Per maggiori informazioni, clicca qui.

Noi siamo Chiesa: movimento nato nel 1995 in Austria, che ha inviato diverse lettere al papa chiedendogli maggiore apertura dottrinaria, lettere che hanno raccolto diversi milioni di firme e che non hanno, tuttora, ricevuto alcuna risposta. Il loro sito: http://www.we-are-church.org/it/.

Edward Schillebeeckx: teologo olandese, più volte messo sotto inchiesta dalla Congregazione per la Dottrina delle Fede per le sue opinioni non allineate, in special modo sul divorzio.

Raul Vera Lopez: vescovo messicano, coadiutore di Samuel Ruiz nella diocesi di san Cristobal de Las Casas nel Chiapas di cui era considerato il successore naturale, è stato destinato recentemente ad altro incarico nonostante le proteste della popolazione. Inviato a «normalizzare» la situazione, in seguito è stato ritenuto troppo comprensivo verso le ragioni degli zapatisti (clicca qui per maggiori dettagli). Recentemente anche Samuel Ruiz è stato messo sotto inchiesta dal Vaticano con l’accusa, non provata, di avere ordinato delle diaconesse.

Marciano Vidal: teologo spagnolo, sotto inchiesta per anni da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede. Costretto a ritrattare le sue teorie «non ortodosse» su contraccezione, aborto e fecondazione artificiale.

Alessandro “Alex” Zanotelli: comboniano italiano, venne silurato dalla direzione del periodico Nigrizia in quanto sostenitore dell’inculturazione.

           Questo è il Papa della messa privata per i coniugi Pinochet, è il Papa che ha ritirato la mano a chi, come il sandinista  padre Ernesto Cardenal, tentava di baciargliela (per questo il Papa dei padroni  fu contestato duramente e per la prima volta dalla popolazione cattolica di Managua che si schierò con il suo governo). Il Papa che dimentica l’arcivescovo Romero, ammazzato dai fascisti centroamericani, e che santifica tutti i preti franchisti e comunque anticomunisti (possibile che a fronte delle centinaia di santi nazionalisti, tra le fila dei Repubblicani spagnoli non vi fosse neppure uno, dico UNO, santo?).

            E questo Papa opera in una Chiesa oscurantista come sempre. Niente profilattici per maggior gloria dall’AIDS. Niente procreazione assistita per incrementare i viaggi dei ricchi all’estero e per aumentare la disperazione di chi non può avere figli. Niente aborto per maggiore gloria delle mammane. Niente ricerche con le cellule staminali perché il pietismo trionfi insieme ai viaggi della speranza a Fatima e Lourdes. Niente divorzio per i poveri ma grande sostegno ai ricchi divorziati, ai quali viene offerta la limpida giurisprudenza della Sacra Rota, tra cui il cattolico presidente della Camera ed il cavalier  Silvio Banana, capo pro tempore del governo e sostenuto con il cuore dal Papa e dalla CEI. Vi è solo il signor embrione che conta molto finché è tale … Poi vi sono le donne naturalmente sottomesse all’uomo, gli omosessuali viziosi, … 

            E’ il Papa dei banchieri di Dio che ha avuto il Marcinkus come capo dello IOR (la banca vaticana). E Marcinkus è stato legato a Calvi quel banchiere che prestava denari allo IOR e che fu trovato impiccato sotto il ponte dei Frati Neri di Londra (24) (vedi: D. A. Yallop, In God’s Name, Poetic Products Ltd., London 1984, dove si disquisisce anche del possibile assassinio di Giovanni Paolo I). Il Papa che ha portato al potere l’Opus Dei (detta Santa Mafia) e, recentemente, i Legionari di Cristo. E con l’Opus è avanzato tutto il fascismo spagnolo con tutti i criminali che fino al 1975 hanno schiacciato impunemente ogni dissenso. Il portavoce Navarro Valls era redattore del quotidiano fascista spagnolo ABC. Il santo marchese (titolo comprato) Escrivà de Balaguer (25), fondatore dell’Opus Dei, è stato uno dei maggiori sostenitori di Franco. Ma di santi fascisti si abbonda, a cominciare dal criminale nazista monsignor A. Stepinac (26), amico del cuore di Ante Pavelic il criminale fascista croato (ustascia), ferreo alleato e fantoccio di Hitler e Mussolini, corresponsabile del massacro di oltre un milione di serbi in campi di concentramento, poi rifugiato in una accogliente casa generalizia a Roma in Via della Conciliazione prima di espatriare verso l’America Latina con il solito metodo di Odessa o Ratlines (27): passaporti falsi creati con il fermo sostegno di eminenze vaticane tra cui Montini, il futuro Paolo VI. A seguire con il santo impostore ed agitatore politico di San Giovanni Rotondo, Padre Pio, al centro di molti oscuri traffici (28) e con la furbastra santa albanese, Teresa di Calcutta (29), specializzata in battesimi in punto di morte, che affermava tranquillamente che tra Galileo e l’Inquisizione sceglieva l’Inquisizione e che aveva il vezzo di far morire i poveri malati terminali in luoghi privi di ogni confort quando aveva i soldi di svariati delinquenti (bancarottieri e dittatori sanguinari) per alleviare le sofferenze, soldi che invece  usava per adornare altari.

            Da ultimo, e non per ordine di importanza, abbiamo il trionfo della Chiesa bigotta e pedofila. D’altra parte i germi ideologici di questo sono nel riconoscimento dei citati Legionari di Cristo il cui fondatore messicano, Marcial Maciel Degollado, brilla per la sua storia di pedofilo. Marcial Maciel, il fondatore dei Legionari di Cristo (30), stimatissimo dal Papa del quale ha la stessa età, è stato più volte sotto tiro. Le prime accuse sono del 1948. Sono trasmesse a Roma dai gesuiti di Comillas, in Spagna, dove Maciel aveva mandato i suoi discepoli a studiare. Ma il Vaticano le lascia cadere. Secondo round nel 1956. Questa volta il Vaticano indaga, su nuove accuse ancor più pesanti. Maciel è sospeso per due anni dalle sue funzioni e esiliato da Roma. Ma nel febbraio del 1959 è reintegrato a capo dei Legionari. Terzo. Nel 1978 è l’ex presidente dei Legionari negli Stati Uniti, Juan Vaca, con un esposto a papa Giovanni Paolo II, ad accusare Maciel di comportamenti peccaminosi con lui quand’era ragazzo. Nel 1989 Vaca ripresenta a Roma le sue accuse. Senza risposta. L’ultima tornata inizia nel febbraio del 1997 con la denuncia pubblica, da parte di otto importanti ex Legionari, di abusi sessuali commessi da Maciel a loro danno negli anni Cinquanta e Sessanta. Nel 1998, il 17 ottobre, due degli otto accusanti, Arturo Jurado Guzman e José Barba Martin, accompagnati dall’avvocato Martha Wegan, incontrano in Vaticano il sottosegretario della Congregazione vaticana per la dottrina della fede, Gianfranco Girotti, e chiedono la formale apertura di un processo canonico contro Maciel. Il 31 luglio del 2000 Barba Martin, assieme all’avvocato Wegan, incontra di nuovo in Vaticano monsignor Girotti. Ma senza alcun risultato. La storia dei pedofili cattolici USA (31),  ma anche l’Austria non scherza, è fin troppo nota per discuterne. Forse non si sa invece che il Cardinale di Boston, Law, al centro degli scandali di pedofilia, è stato trasferito da Giovanni Paolo II alla Basilica di Santa Maria Maggiore di Roma dove è fotografato a fine funzioni religiose mentre accarezza delle bambine, come mettere un maniaco sessuale a fare il ginecologo.

CONCLUDENDO …

             Concludendo … Cosa concludere, appunto? Le cose che ho detto, tutte documentate, parlano da sole. Naturalmente c’è chi vorrebbe riconoscersi in questa storia ma c’è chi la rifiuta con sdegno. Ogni persona di buona volontà, onesta materialmente ed intellettualmente non può fare altro che riconoscere che l’emancipazione dell’uomo, la sua liberazione, il suo cammino verso il libero pensiero e la solidarietà passa attraverso la storia che si è opposta ai soprusi ed alle violenze della Chiesa. Ogni laico, ogni essere pensante non può accettare a suo fondamento, come sue radici, la negazione dell’uomo con l’affermazione di superstizioni, privilegi ed oppressioni. Le nostre radici, le radici di civiltà e progresso affondano nella cultura greco romana e nelle istanze della Rivoluzione Francese. Non si provochi insistendo …

NOTE

1 – E’ storicamente provato che il Dio Mitra nacque da una vergine in una grotta un 25 dicembre, che fu adorato da pastori e Magi, che fu perseguitato, che fece miracoli, che fu ucciso e resuscitò dopo il terzo giorno, …, e che il rito centrale del suo culto era l’eucarestia. Vedi: http://www.didaweb.net/mediatori/articolo.php?id_vol=14. Ma Mitra non è l’unico dio a cui si sono ispirati gli evangelisti ed i profeti biblici (Osiride, Adone, Ercole, Dioniso, …). Altre notizie sulle fonti mitiche del cristianesimo si trovano in: http://www.alateus.it/append.htm#app012 .

2 – http://www.etanali.it/mar_morto/files/conclusioni.htm

3 – Quali criteri si usarono per scegliere i Vangeli buoni? Si conoscono 4 diverse versioni che sono servite al discrimine: 1) Dopo lunga preghiera dei vescovi conciliari, i 4 Vangeli buoni hanno preso il volo e sono andati a sistemarsi sull’altare; 2) Tutti i Vangeli sono stati messi tra loro in competizione sull’altare e gli apocrifi sono caduti in terra mentre gli altri non si sono mossi; 3) Scelti i 4 Vangeli dai Vescovi, sono stati messi sull’altare ed è stato chiesto a Dio di farli cadere se non fossero stati quelli buoni, e la cosa non avvenne; 4) A Nicea accorse lo Spirito Santo che si poggiò sulla spalla di ciascun vescovo sussurrandogli quali fossero i Vangeli buoni e quali quelli apocrifi. 

Alcuni Vangeli Apocrifi si possono leggere in: (A cura di) M. Craveri, I Vangeli Apocrifi, Einaudi, 1990. Si veda poi:

http://www.consapevolezza.it/aetos/vangelo_tommaso/apocrifi_bibl.asp dove si parla anche di Vangeli gnostici; http://utenti.lycos.it/cristianesimo/Craveri/Craveri_1.html ; http://www.disinformazione.it/vangeli.htm ; http://www.conmet.it/frsanti/Animalimain.htm http://info.supereva.it/vangelo/vangelo.html?p dove vi è molta altra documentazione anche relativa a Qumran; http://utenti.lycos.it/cristianesimo/Vangeli/Bibliografia.html ; http://www.disinformazione.it/vangeli2.htmhttp://www.alateus.it/append.htm#app018 .

Osservo a margine che è di  grande interesse un’ipotesi avanzata da David Donnini (in Cristo, erre emme, 1994, si veda:  http://www.etanali.it/mar_morto/files/01.htm ). In breve Donnini sostiene con vari testi estratti dai Vangeli canonici che i Vangeli narrerebbero due storie intersecantesi, due Gesù, uno della tradizione guerrigliera contro i romani, un Gesù esseno, ed un altro della tradizione sacerdotale ebraica, tranquillo con i suoi sacerdoti, terrorizzati dalle minacce di Roma relative alla distruzione del Tempio. Nei Vangeli vengono citati brani che non sembrano andare d’accordo con un’unica persona. Si pensi solo ai romani che intervengono per arrestare Gesù raccolto in preghiera sul Monte degli Ulivi. Sembra assolutamente spropositato inviare seicento (600!) soldati romani ad arrestare un manipolo di predicatori. Inoltre Simone estrae la spada e taglia l’orecchio ad un centurione. Che ci fa con la spada, Simone? Molte cose di questo tipo si spiegherebbero tornando alle lingue originali (aramaico poi trasferito al greco) in cui sono stati scritti i Vangeli ed alle loro traduzioni successive. Tale Simone viene infatti spacciato per “Figlio di Giona” dalle parole ‘greche’ Simon bar Iona  (Simon bar Iona)Ma  in greco si dovrebbe dire Simon o uios Iona (Simon o uios Iona) . Il termine bar è aramaico e non greco. E’ d’interesse però notare che nel Vangelo di Matteo compaiono i due termini bar e Iona legati insieme in una sola parola bariona (bariona) ed in aramaico tale termine significa partigiano. Cosicché la frase passa da: Simone figlio di … a Simone il partigiano. Un solo altro esempio. Alla presenza di Pilato vi sono due personaggi: Gesù e Barabba. Il primo si chiama Gesù Cristoς (Gesù Messiae l’altro Gesù Barabbaς (Gesù figlio di Dio). E’ straordinario ma barabba, in aramaico, vuol dire figlio di Dio. Sembrerebbe che Pilato debba decidere tra il Gesù esseno, il Cristo, il combattente, ed il Gesù riconosciuto figlio di Dio dai sacerdoti ebrei, il Barabba. Questa eventualità spiegherebbe molte cose: la scelta popolare a favore di Barabba ed il cambiamento di umore popolare in pochissimo tempo (si ricordi la Domenica delle Palme con la gioia popolare nell’accogliere Gesù ed il momento del processo con la violenza ed il disprezzo popolare per la stessa persona). Ma anche la scelta di chi crocifiggere da parte degli ebrei: colui che non metteva a rischio il Tempio che i romani avrebbero distrutto in caso di sommosse (ed a proposito del fantastico Tempio, archeologi israeliani e studiosi europei hanno mostrato che non è mai esistito. Vedi: Israel Finkelstein, Neil Asher Silberman, Le tracce di Mosé, Carocci 2001). Secondo altre fonti il bar – abbaς, bar – abba, sarebbe il resistente, il guerrigliero (http://www.alateus.it/append.htm#app054 e http://www.alateus.it/append.htm#app011 ; su questo sito si trovano una quantità notevole di notizie). La cosa sembrerebbe avere sostegno nelle vecchie edizioni (vedi ad esempio: Augustinus Merk-Novum Testamentum Graece et Latine – Ed. I.B.P. 1933) del Vangelo di Matteo in cui si legge: “Avevamo in quel tempo un prigioniero famoso, Gesù Barabba, il quale era stato messo in carcere in occasione di una sommossa scoppiata in città e di un omicidio”. Oggi invece, molto stupidamente, si è sostituita questa frase con: ” … in quel tempo c’era un prigioniero distinto di nome Barabba….”. Resta un chiarissimo dubbio su quale Gesù sia stato crocifisso e quale si sia salvato. Il Corano, ad esempio, afferma che Gesù (quello che oggi è riconosciuto come Dio) si è salvato. Altri autori (tra cui il citato Donnini) sostengono che questo Gesù salvatosi avrebbe predicato per altri 11 anni ed alla fine avrebbe rivelato ai suoi discepoli delle verità straordinarie. Vi erano poi importanti correnti eretiche (Catari) che volevano un  Gesù che, una volta salvatosi, si fosse recato con la sua donna, Maria di Magdala (comunemente nota come Maddalena) o Maria Maddalena di Betania, nel sud della Francia (Sainte Beaume, in Provenza) a continuare la sua predicazione fino al normale compimento della sua vita. Secondo il Vangelo apocrifo di Filippo, Gesù era definito Rabbi (maestro) ed in Palestina non si poteva essere Rabbi, se non si era sposati con figli (noto a margine che questo spiegherebbe il fatto che i Mergovingi si definissero discendenti di sangue reale da Davide). Ancora il Vangelo apocrifo di Filippo parla di Gesù e della sua sposa:
(.32) Erano tre che andavano sempre con il Signore: sua madre Maria, sua sorella e la Maddalena, che è detta sua consorte. Infatti era “Maria” sua sorella, sua madre e la sua consorte.
(.55) La consorte di (Cristo è Maria) Maddalena. (Il Signore amava Maria) più di tutti i discepoli e la baciava spesso sulla (bocca).

Vi è poi Luigi Cascioli ( http://www.luigicascioli.eu/ ) che nega l’esistenza di Gesù con un  libro molto documentato (e recensito molto positivamente dall’esperto in letteratura protocristiana M. Craveri). Basta solo dire che nessuno degli storici dell’epoca [Filone Alessandrino (20 a.C.-50 d.C.); Giuseppe Flavio (37-95 d.C.); Plinio il Vecchio ( morto il 79 d.C.); Plinio il Giovane (62-113 d.C.); Tacito (55-120 d.C.); Svetonio (69-140 d.C.); … Plutarco; Seneca; Cassio Dione; Marziale; eccetera] fa un solo cenno a questa persona che, con le sue gesta, avrebbe dovuto richiamare attenzione. Questa tesi è sostenuta anche in: http://www.alateus.it/ach1.htm . Da ultimo da segnalare il lavoro di Paride Bellavitis, “La sconosciuta biografia di Cristo” che si può leggere in: http://paride7.interfree.it/biogesu.htm
Si tratta della biografia di Gesù ricostruita mettendo insieme tutti i Vangeli, canonici ed apocrifi, oltre a testi gnostici e quant’altro. Altre storie di interesse sulle origini del cristianesimo si trovano in: http://www.gio-moro.it/ORIGINI_DEL_CRISTIANESIMO.html.

4 – Vedi: http://www.eresie.it/ ; http://www.fisicamente.net/SCI_FED/index-428.htm ; http://www.fisicamente.net/SCI/FED/index-406.htmhttp://www.fisicamente.net/index-3.htm.

5 – Vedi: http://www.fisicamente.net/SCI_FED/index-49.htm.

6 – http://www.anticlericale.net/dossier/venti_secoli_di_papato/papato12.htm ; http://www.cronologia.it/mondo17.htmhttp://www.ecn.org/reds/guerra/crociata/crociata0110storia.html; http://italy.peacelink.org/storia/indices/index_876.html.

7 – http://www.intratext.com/IXT/ITA0023/_P1V.HTM.

8 – http://www.cronologia.it/storia/biografie/fradolc2.htm ; http://fradolcino.interfree.it/ ; http://www.torriste.it/4421.php.

9 – http://www.benedettini-subiaco.it/.

10 – Vedi: http://www.fisicamente.net/SCI_FED/index-210.htm ;  http://www.fisicamente.net/SCI_FED/index-70.htm ; http://www.fisicamente.net/SCI_FED/index-303.htm ; http://www.fisicamente.net/index-407.htm.

11 – Vedi: http://www.fisicamente.net/SCI_FED/index-522.htm.

12 – Per avere un ordine di grandezza assoluto, anche se non disaccoppiato con successive stragi di nativi, si veda: http://www.disinformazione.it/genocidionativi.htmhttp://www.lindice.com/articolo2.htm.

13 – http://www.fisicamente.net/index-90.htm.

14 – http://www.fisicamente.net/SCI_FED/index-170.htm.

15 – Per il Malleus Maleficarum si veda: www.malleusmaleficarum.org. Per una storia sintetica della caccia alle streghe si veda: http://www.alateus.it/streghe.htm . Nel sito: http://www.alateus.it/IstUsa.html vi è la storia della stregoneria negli USA.

16 – Si veda comunque  http://www.fisicamente.net/SCI_FED/index-77.htm. Sulla mitologia cristiana dei martiri, si veda: http://www.alateus.it/append.htm#app097.

17 – C’è chi sostiene che furono milioni: vedi, ad esempio, http://www.disinformazione.it/Maleficarum.htm ed anche http://www.nopedo.org/italien/pages/crimini.html, ma non è certo accrescendo un qualunque numero di vittime che si accresce l’orrore per la manipolazione programmata delle coscienze e la volontà perversa di piegarle al proprio volere e al proprio credo.

18 – Sull’argomento e sul revisionismo buonista dei crimini del Santo Uffizio si può vedere: http://www.geocities.com/Athens/Aegean/1214/carneficidelpapa.htm, oltre naturalmente alla migliore opera scritta sull’argomento: Henry Ch. Lea, Storia dell’Inquisizione, Feltrinelli Bocca, 1974.

19 – http://www.clarence.com/contents/societa/memoria/sillabo/.

20 – http://www.fisicamente.net/SCI_FED/index-89.htm.

21 – http://www.pbmstoria.it/dizionari/storia_ant/p/p135.htm.

22 – http://www.cronologia.it/storia/a1948.htm.

23 – In ogni caso per una cronologia essenziale e più dettagliata di quanto ho detto si può  vedere: http://www.uaar.it/documenti/cultura/numeri/numeri03.html; http://www.uaar.it/documenti/cultura/numeri/numeri04.html.

24 – Vedi: D. A. Yallop, In God’s Name, Poetic Products Ltd., London 1984, dove si disquisisce anche del possibile assassinio di Giovanni Paolo I.

25 – Vedi: J. Ynfante, El santo fundador del Opus Dei, Ares y Mares, Barcelona 2002; http://www.disinformazione.it/opusdei.htm  ; http://www.disinformazione.it/opusdei2.htm;  http://www.donvitaliano.it/opus%20dei%20III.htm ; http://www.disinformazione.it/bancavaticana.htmhttp://www.cdbchieri.it/rassegna_stampa/opus_dei.htmhttp://www.ilmanifesto.it/MondeDiplo/LeMonde-archivio/Ottobre-2002/0210lm02.01.html;  http://www.carmillaonline.com/archives/2003/10/000479.html#000479; http://www.ilmanifesto.it/MondeDiplo/LeMonde-archivio/Giugno-2002/0206lm04.01.htmlhttp://lists.peacelink.it/voce/msg00212.html;  http://www.disinformazione.it/opusdeilista.htm ; http://www.opuslibros.com/correosanteriores/diciembre2003/1dic2003.htm ; http://www.clarence.com/contents/societa/speciali/021007dalema/.

26 – Vedi: Marco Aurelio Rivelli, L’arcivescovo del genocidio. Kaos 1998; http://www.fisicamente.net/SCI_FED/index-405.htm ; http://www.fisicamente.net/SCI_FED/index-299.htm.

27 – Vedi: Mark Aarons, John Loftus, Ratlines, Newton Compton, 1993; Giovanni Maria Pace, La via dei demoni, Sperling & Kupfer, 2000.

28 – Vedi: http://www.alateus.it/spig.htm#sgr e Mario Guarino, Beato impostore. Controstoria di Padre Pio, Kaos 1999. 

29 – Vedi: C. Hitchens, La posizione della missionaria, minimum fax 1997.

30 – Vedi: Alfonso Torres Robles, La prodigiosa aventura de los Legionarios de Cristo, FOCA, Madrid 2001.

31 – http://213.92.16.98/ESW_articolo/0,2393,35109,00.html; http://www.disinformazione.it/chiesaepedofilia.htm; http://www.disinformazione.it/documentosegretodelvaticano.htm. Il Corriere della Sera del 12/3/2003 (pag. 6) afferma che i sacerdoti  incriminati per pedofilia sarebbero  1200 mentre i casi rilevati e/o denunciati sarebbero oltre 4000.

Roberto Renzetti



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