Roberto Renzetti
Le carte geografiche che seguono intendono rendere visibili le operazioni che successivamente hanno portato e porteranno avanti gli USA per estendere l’Impero su scala planetaria.
La prima è una carta dell’Asia. Sulla sinistra in basso, sopra l’India e quindi il Pakistan si vede l’Afghanistan. Quella miserabile striscia di terra impedisce che gli oleodotti e gasdotti provenienti dai ricchissimi giacimenti del Caspio, possano raggiungere il Mar Arabico. Se si fa attenzione, si scopre che i giacimenti sono in ex repubbliche sovietiche che si trovano al di sopra dell’Afghanistan. Tali repubbliche hanno concesso basi agli USA per attaccare l’Afghanistan con il beneplacito di Mosca. Ma l’accordo con la Russia prevedeva che, terminate le operazioni di guerra, le basi USA fossero smantellate. Così non è stato ed ora, forse troppo tardi, la Russia si accorge di essere accerchiata dagli USA (ad Est la Nato arriva fino ai suoi confini, al Sud ormai le basi americane incombono minacciosamente e ad Ovest e a Nord vi è il Pacifico e l’Artico che dividono la Russia dagli USA).
Non vi sono altri passaggi possibili nella geopolitica attuale. Da una parte vi è l’Iran che blocca ogni passaggio e dall’altra vi è la Cina. In compenso Russia e Cina stanno già costruendo i loro oleodotti e gasdotti come le figure 3 e 4 mostrano. Altri passaggi, ad Est del Mar Caspio sono impedite dalle piccole Repubbliche ex sovietiche facilmente destabilizzabili. Si pensi alla Cecenia ed alla Georgia.

Figura 1

Figura 2

Figura 3

Figura 4

Figura 5
La figura 6 mostra il ruolo fondamentale dell’Iraq nella zona più ricca di petrolio del mondo. La carta fa prevedere le future guerre imperiali degli USA: con l’eliminazione di Iran e Siria si creerebbe una zona a completo controllo USA da cui si può partire per mettere a tacere i possibili nemici. Il primo è l’Europa che può essere strangolata con rifornimenti e prezzo del petrolio; quindi la Cina che deve essere fermata prima che la sua crescita possa iniziare a diventare un pericolo per l’Impero; l’ultima è la Russia che è già in un evidente declino, anche se vive dell’onda lunga dei suoi armamenti.
Con la sistemazione di questa parte del mondo si potrà anche sistemare definitivamente la questione palestinese. Immaginate con quali esiti.
Le altre carte sono per vedere in maggiore dettaglio le varie zone in oggetto.

Figura 6

Figura 7

Figura 8

Figura 9
La figura 10 offre una carta dell’Europa. L’ho riportata per far vedere che anche l’attacco alla Jugoslavia rispondeva alla strategia dell’Impero. I fini erano e restano duplici: da una parte si apre un corridoio, prima inesistente, che colleghi i giacimenti petroliferi della Romania con l’Adriatico; dall’altra si è costruita in Kossovo la più grande base militare USA in Europa.

Figura 10
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