MEGLIO UNA “M”

INDISPENSABILE PREMESSA

Questo pezzo che scrissi nel 1977 merita una breve introduzione ed una brevissima evidente postfazione.

        Nel novembre del 1977 un caro amico (Ciccio Mistretta) del Comitato di Redazione di Praxis, rivista teorica di analisi politica, mi chiese di iniziare una collaborazione con la rivista. Si trattava di una rubrica fissa mensile. Io spiegai che i miei interventi erano quelli che egli conosceva e non sapevo se fossero adatti alla rivista. Ciccio mi disse che io gli avrei dato un pezzo e sarebbe poi stato il Comitato di Redazione a decidere.

        Scrissi il pezzo che segue in un’ epoca in cui imperversavano le Brigate Rosse (BR). Nel pezzo originale, là dove si parla del politico attaccato dalle BM, io avevo messo il nome di Aldo Moro. Il 20 marzo del 1978 venne Ciccio trafelatissimo da me e mi disse prima che il Comitato di Redazione non aveva ritenuto opportuno pubblicare cose così sulla rivista e poi, passandosi la mano sulla fronte con aria disperata, mi disse: “Lo sai in che giorno doveva essere in edicola la rivista? IL 15 MARZO!!!!…..Ci avrebbero arrestato tutti, lo sai?”. 

        Effettivamente il giorno 16 marzo le BR rapirono Aldo Moro e ricordo solo a chi non ha vissuto quegli anni che i redattori della rivista Metropolis furono arrestati o da allora sono latitanti per aver pubblicato un “fumetto” in cui si descriveva il rapimento di Moro.

        Ci andò bene. Riscrissi il pezzo con il nome di Andreotti. Poi mi vennero dei dubbi legati ad un secondo caso possibile. Scrissi il pezzo così come è qui e fu pubblicato da “Il Quotidiano dei Lavoratori”.

*

  MEGLIO UNA “M”

Roberto Renzetti Vorrei provare ad immaginare quale  seguito popolare avrebbe avuto una formazione BM anziché BR.        

          Le BM sono le Brigate Merdaiole, formazione combattente che opera in assoluta clandestinità.  Il suo simbolo e’ una stella a tre punte ed un culo su fondo rosso. Questa formazione, per la verità con molti militanti, ha come strumento obbligato di intervento o di attacco  la  merda. Le armi dell’organizzazione sono quindi diffuse su tutto il territorio e non abbisognano di basi logistiche e nascondigli particolari. Altro vantaggio dell’arma scelta è che essa è assolutamente gratuita : non servono rapine o espropri per procurarsela (immaginate poi quale risparmio energetico comporta il suo riciclaggio).

        E veniamo al modo con cui le BM attaccano il nemico. È l’alba ; ancora poco traffico; nascosto dietro l’angolo vi è un commando delle BM armato di tutto punto con sacchetti dell’aurea sostanza; aspetta sotto un’elegante palazzina di un quartiere bene di Roma. Le mani stringono nervosamente i cartocci.

        Quando scende? E’ in ritardo di tre  minuti.  “Zitti! Eccolo!”  Si sente il rumore metallico di un portone che si apre: elegante esce il nostro bersaglio (non gli do un nome, ognuno metta quello che preferisce). Le mani si stringono più  nervosamente sui cartocci. Pronti? Parte l’attacco con tre cartocci di merda sulla faccia del nostro (si badi bene, il lancio non è fatto per arrecare contusioni  di  sorta,  ma  solo  per spargere  l’aureo   contenuto   degli   involucri sulla faccia del bersaglio).

        “Via!”. Ciascuno riprende  il  suo anominato.  Ciascuno va a lavorare come tutte le mattine. Nel frattempo, mentre scatta l’allarme generale, il nostro rappresentante  del potere cerca con le mani di togliere la vile sostanza dal suo volto. Prima passata con le mani: via il grosso. Seconda passata: si inizia a intravedere una colorazione diversa. Quale  sorpresa  quando, all’aumentare delle passate, magari di colore diverso, sempre merda si vede.

          Arrivano i giornalisti. “Che succede eccellenza ?” … “Niente, niente”. E qui non  avviene nessuna  scena  strappalacrime; non mostra con orgoglio la ferita  alla  gamba,  ma  si  nasconde pudicamente il viso.  E poi alla TV, intervistato da Costanzo. Che fa la  telecamera, che fa?  L’abbiamo vista nel passato indugiare sulle gambe e tutti  giustamente ci siamo incazzati contro  gli  utili  idioti  azzoppatori  o assassini.

         Ora la telecamera fa un primo piano sul viso, la parte colpita, e indugia.

         Dodici milioni di italiani ridono, ridono sempre di più.   E’ un boato che travolge tutto.  Qualcuno commenta: “ma possibile che la TV ci faccia vedere merda?”;  grande imbarazzo.

         Come si fa ad intervistare ulteriormente una vittima delle BM ?. Nella successiva azione, dopo che la salutare secchiata della solita arma arriva a segno il bersaglio scappa. Se ne torna a casa;   ai giornalisti che arrivano dice: “No, no.  Non e’ vero,   giochi da ragazzi” e nel dir questo un impietoso rivolino scende giù dall’orecchio. “No, in Tv non ci vado, e guai a chi mi ritrae il viso”. 

         Il successo delle BM travalica i confini nazionali.   Tutti i   grandi colpiti si chiudono in casa: Carter, Breznev Komeini, Giscard ….non si fanno vedere più in pubblico. Folle  esultanti con la bandiera rossa con la stella a tre punte ed un culo invadono i centri delle capitali.                              

         Festeggiano  la  nascita  e  l’affermazione delle BMI (Brigate merdaiole intenazionali).  Questa catarsi con la merda e’ la nuova speranza di tutti gli oppressi. Si ricomincia tutto daccapo.

        Via gli sfruttatori, viva le BM !

*

Ed ora la postfazione

Vi rendete conto che oggi le BM avrebbero un successo sensazionale? Non vi dico il nome che metterei lì, ma tutti voi lo conoscete.  

*

Ed anche una postpostfazione.   

Finalmente le BM sono diventate operative. E’ accaduto sul finire del 2003 davanti a Palazzo Grazioli, residenza romana del Cav. S. Banana.



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